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Salute

Messaggi e video telefonici nell’era coronavirus

Si dice che la verità renda liberi.

A monte è la libertà che rende liberi, di imparare pensare conoscere, e niente come la sua mancanza ci fa sentire orfani.

Bando alle ciance crepuscolari! Nell’attesa che altri giorni tranquilli spuntino dietro l’angolo, ben venga la musica dalle strade. Ci fa compagnia. Ci ricorda che non siamo soli.

Sfizi da consolazione al tempo del coronavirus

Queste sono le considerazioni di una donna che si trova sul ciglio della terza età, ad una spanna o due dall’era quarta. E non state a sottilizzare. È una fortuna che i varchi tra una fase e l’altra non siano decretati da Greenwich.

Attraverso diligente questo periodo opaco perché voglio uscirne presto, e specialmente viva, ché tanto c’è da fare. Le consuetudini che anch’io, come tutti, ho dovuto sospendere saranno più apprezzate dopo l’astinenza.

Figli e nipoti li vedo e li seguo su whatsapp, e così i parenti e gli amici di sempre, più vicini ora che sembrano lontani. Condividiamo furiosi scambi di video: bizzarri, ironici, commoventi, scostumati, patriottici. Sono questi i talismani contro la balìa dei pannolini parabocca paravirus. L’ironia non manca e nemmeno l’amor patrio, ora che serve. Non ci resta che ridere, direbbe Massimo Troisi, della follia collettiva, positivamente contagiosa, per non disperdere il gusto tutto nostrano per la vita.

Le care abitudini

Coraggio, che ne abbiamo viste di peggio! Finito il coprifuoco torneremo ad organizzare con maggior entusiasmo i viaggi, gli incontri con gli amici, a frequentare la palestra, il cinema, per non parlare dei nipoti da baciottolare.

Intanto, c’è da rispolverare le passioni che si possono coltivare in casa, persino quelle che negli anni sono state trascurate. E magari a trovarne di nuove.

Diceva Goethe.

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità magia forza. Comincia ora.

Ecco. Cominciamo ora.

Passioni d’arte, musica e manufatti

Io ne ho avute di passioni, ma la maggiore, costante e irrinunciabile, è la scrittura.

E non solo perché ho molto passato alle spalle e voglio condividere le aspettative sul resto di vita che mi sarà concesso dal destino e dalla salute.

Una mia vecchia amica diceva che sono talmente fissata che scriverei anche gli elenchi telefonaci e gli orari ferroviari. Non è vero, ovvio.

Provate anche voi. Non a scrivere elenchi ed orari, ma pezzetti di vita, diari, le piccole e grandi cronache quotidiane da mettere sul profilo, sul blog o dove vi pare. E non preoccupatevi, nessuno si aspetta un novello Dante.

Se scrivere non fa per voi, ricorrete ad altre risorse. Tutti abbiamo dei talenti. Cercate il vostro, ora che il tempo vi avanza. Potrebbe essere la musica, i manufatti artistici, artigianali o chissà cos’altro. Non disdegnate il Faidate. Potreste riparare il motorino, una sedia sgangherata e magari costruire un bel castello con la plastica

Hai voglia di sbizzarrirti!

Alimentazione. Consolazione e Salute

Oggi mi faccio un pranzetto con i baffi. Riso cantonese rivisitato: uovo strapazzato, piselli, gamberetti. E stasera pasta condita con l’amato, dissacratissimo pesto. Sì, perché lo compro già fatto e ci aggiungo pure qualche pomodorino.

A me va bene così e sui gusti….

Musica nelle strade deserte.

Dalla finestra ntra a tutto volume l’azzurro da pomeriggio di Celentano; a seguire, i voli blu di Modugno. Che dire? Mai, prima d’ora, quei colori hanno avuto tanta volontà, e capacità, di commuovermi.

Qualche attimo di sospensione ed ecco il silenzio militare di Nini Rosso.

Evvai che do la sveglia con il concerto d’Aranjuez!

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Viaggi e Tempo libero

I passatempi per gli anziani

Quali possono essere gli svaghi degli anziani al tempo del coronavirus? I viaggi sono sospesi, le palestre chiuse. L’unico sport concesso sta nella giratina al supermercato e ritorno.

E così corrono i pensieri alle gesta, nostre ed altrui, che si svolgevano fuori dalle mura domestiche.

C’era una volta, e speriamo che torni presto, l’uso di svagare le giornate con le lezione di danza, classica o popolare, le biciclettate all’aria aperta,

E si sospira per i perduti capannelli con gli amici, le curve e le gradinate deserte.

Rievocazioni storiche

Chissà se la prossima estate potremo assistere agli storici tornei. Piacciono anche agli anziani i gagliardi spettacoli, malgrado le spinte alla globalizzazione, o forse, per accogliere i mutamenti degli ultimi decenni senza disperdere le proprie usanze.

Nella mia Toscana, il ricordo deile antiche giostre rionali si ritrova nel calcio in costume, il palio, la giostra del saracino e tanti altre festose commemorazioni del nostro passato.

Nei tempi pandemici conviene rivolgere l’attenzione alle abilità che non sono misurate in mezzo alla folla, di campioni forzuti a due o quattro zampe. Anche nell’alimentazione ci sono le faide campanilistiche. E come ci si accapiglia nel contestare la provenienza ‘vera’ delle cosiddette ricette regionali!

Le nonne cuciniere

Io non sono una di quelle nonne cuciniere inneggiate alla televisione dai ricordi di chef e comuni mortali, nostalgici del buon vecchio, indigesto, cibo.

Ho sempre cucinato per bisogno, supportata l’imperizia dall’avvento dei prodotti surgelati e da qualche straccio di fantasia.

Corso di cucina.

Ecco perché, parecchi anni or sono, frequentai un corso di cucina. Alla ‘maestra’ che eseguiva i piatti applicando istruzioni che si trovano dovunque, chiesi di inserire qualche variabile, tanto per cambiare. Lei si risenti. “Qui si insegnano i metodi tradizionali!”

Io, tapina, mi tacqui, ohibò.

Tornai a casa borbottando: chi vuole cucinare le ricette come sono nate dovrebbe far ricerche sugli usi alimentari in voga centinaia di anni fa. Forse millenni.

Un esempio.

La scottiglia è un tipico piatto etrusco, a cui, oggi, si aggiungono i pomodori. All’inizio, come molti piatti popolari, era fatta con gli avanzi, probabilmente di carni arrostite.

Il resto dipendeva, ed ancora dipende, dalle zone in cui si pratica.

Ricette del tempo che fu: scottiglia di Pratovecchio

Mario da Monte, pseudonimo di un gaudente gastronomo vissuto nei primi anni del novecento, prevede una base di manzo agnello pollo anatra tacchino faraona coniglio piccione maiale. Pare che si possa evitare soltanto il manzo e il piccione. E menomale!

Preparazione:

Fate imbiondire il classico battuto di cipolla carota, sedano in un tegame d coccio, se lo avete; altrimenti usate il solito tegame, sperando che l’autore della ricetta non la prenda male.

Aggiungere le carni, girandole più volte nell’olio evo per farle rosolare. A seguire: abbondante vino rosso e brodo di carne.

Dopo due ore di lento blo blo, unire passata e concentrato di pomodoro, sale, peperoncino.q.b. Infine, la chicca: fette di pane ben tostato e agliato.

Questa è la ricetta in uso a Pratovecchio, delizioso paese del Casentino. Messa così, sembra un piatto eccellente, forse troppo ricco per noi dell’era quarta! Nei paesi limitrofi corrono altre versioni; figuriamoci le mutazioni, appena ci si allontana!

Insomma, tutto fa brodo, purché sia saporoso, per realizzare la scottiglia!

Variante per stomaci bizzosi

La mia personale rivisitazione, e pazienza se scandalizzerò qualche contrada, prevede pollo e coniglio, arrostiti separatamente con olio evo, peperoncino (pochino) aglio, rosmarino, salvia, sale e mezzo bicchiere di vino; al maiale, o all’agnello (metto solo uno dei due), aggiungo l’alloro. A fine cottura unisco le carni e le spadello insieme a qualche pezzetto di pomodoro.

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Alimentazione per Anziani

Che cosa deve mangiare un anziano?

Tutti abbiamo una ricetta salvavita e quindi anch’io. le mie non hanno la forma di regolette numerate da mettere in riga e dimenticare o, peggio ancora Dicevo?

La memoria

Alla mia età si dimentica ciò che abbiamo mangiato la sera prima, ma si riammentano episodi ormai pacificati, magari riveduti e corretti.

Con l’avanzare della età dimunuisce la capacità di reggere ciò che dà ansia. come quei film, anche belli, che accelerano i battiti del cuore e intorbano i sogni.

Quando ero giovane, essì, anch’io lo sono stata, criticavo le persone che li evitavano.

Ma ora capisco. Non li reg-go! Ecco, l’ho detto, ed a malincuore cambio canale. Ci sono tante scematine soporose come sonniferi!

Alimentazione giornaliera

Conviene affrontare ogni atto della giornata con qualche cerimonia d’apertura che dia corpo e valore alle piccole, ordinarie, cose quotidiane.

Non mi riferisco alle faccende di casa, lasciamo perdere. Si tratta di dare un tocco di colore, come il rossetto sulle labbra spente, al pranzo ed alla cena, Di giorno sistemo a modino sul vassoio un po’ di questo, un po’ di quello…

Un esempio?

Uovo al pomodo, legumi.

Oppure:

bresaola e verdurine – piadina a mo’ di pizza . riso basmati con quello che trovo in frigo – Cus cus idem.

Mangio la frutta a metà mattinata e la sera mi concedo una bella pastasciutta e, ehm, sì, qualcosina di dolce.

(L’ultima affermazione non fa parte dei consigli; è solo una confessione.)

Porto il vassoio sul tavolino davanti al televisore e dopo ia botta depressiva del telegiornale, nell’attesa del programma serale vado in caccia di un consolante programma culinario

Chissà che la loro diffusione non dipenda dall’aumento dei pensionati…

Anziani che vivono soli

Avrete capito che vivo in solitaria solitudine, se si esclude il gatto. Primadell’avvento di quel maligno coronacoso c’erano i pomeriggi dalla nipote, i passaggi dei nipoti che abitano fuorivia, le visite dell‘amica del cuore….

Menomale chesono schiava regnante della scrittura e non mi accorgo dellle ore che passo davanti all’amato computer!

In questi giorni ne sento tante; c’è chi cammina a passo di carica dalla camera al corridoio; circonvoluzione del divano in salotto e via in cucina a girare intorno al tavolo.

Un mio vicino sta trasformando il suo giardino in un deserto dei tartari; un parente ha riempito il freezer e siccome è di quelli a pozzetto, il cibo che ha cucinato durerà fino alla terza generazione.

Io sto prendendo i vizi delle zitelle. Chiacchiero da sola, litigo tra me contro i vicini che lasciano la biancheria a penzolare per mesi e credono che il pianerottolo delle scale sia un ripostiglio personale.

E capita che bisticcii di santa ragione anche con me stessa.

Ho imparato che criticarsi fa bene, sotto l’ombrello di un’affettiva indulgenza. Non pretendo di cambiare, sai la fatica; giusto una regolata per ricordarmi che sono viva, pensante e pulsante, malgrado i pannolini parabocca paravirus quando vado al supermercato.

Suggerimenti?

In tempi ‘pestiferi’ conviene starsene tranquillini.

Ne abbiamo viste tante. Passata anche questa, dovremo vincere l’apatia e ritrovare le vecchie simpatiche abitudini.

Tornare a vedere i nipoti, le amiche, e pure qualche bella passeggiata all’aria aperta, le fermate su una panchina a leggere il giornale, ad assistere alle manovre di un piccione impertinente, a chiacchierare con una vicina Tutti, anche io.

Me lo prometto sempre quando mi vedo pallida come un’ameba.

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Alimentazione per Anziani

Alimentazione nella terza e quarta età

Quando si diventa anziani a tutti gli effetti?

Alla fine dell’epoca lavorativa diminuisce l’importanza sociale. Quel tempo passato in mordi un panino e fuggi subito ad una scarica di doveri è finito.

Insomma, si diventa anziani a tutti gli effetti. Qualche dubbio lo avevamo già, ma quando è ufficialmente riconosciuto diventa una certezza.

Ed ora? Come si affronta il tempo libero?

1° caso: abitare da soli.

Se non c’è una passione da coltivare, molto del tempo è speso nella spesa.

Recarsi al supermercato diventa il motivo principale per uscire di casa. Ecco le fermate a studiare le componenti di scatole e scatolette, le tentazioni suscitate dai prodotti di lusso, nemiche delle magre pensioni. E per compensare la rinuncia si abusa di dolcetti e biscottini.

A costoro consiglio di adottare un cane. E bello grosso.

2° caso: vivere in coppia.

Se vivere da soli può indurre ad un minimo controllo dell’alimentazione, più difficile la rinuncia quando si devono accontentare gusti e malanni diversi, magari opposti. In questa situazione conviene armarsi di santissima pazienza e di un capace frigorifero.

3° caso: condividere la casa con i figli.

Il daffare non manca a coloro che fanno i nonni a tempo pieno. Un consiglio:noningurgitate tutto ciò che passa il convento e mai con la velocità e quantità dei parenti più giovani, cosa dannosissima.

In tutti i casi, nella solitudine o nella partecipazione familiare, scarsi sono gli impegni. Le amicizie rallentano, la sera si esce malvolentieri di casa, anche senza le imposizioni da virus.

E poi, la televisione offre di tutto, o quasi.

E poiché l’eros insoddisfatto si sposta nella gola, l’interesse che era dedicato al corpo come fonte di plurimi movimenti e piaceri, si stabilizza in un rione subbuglioso e periferico: la pancia.

Cucinare, che passione!

È nelll’arte della cucina che molti investono gran parte del tempo, trasformando la necessità in passione. Occuparsi dell’alimentazione dimostra che non siamo inutili, che abbiamo uno scopo, che il colore ed il sapore del cibo può sostituire quelli della vita. E così si discute sui valori della dieta mediterranea rispetto alla tailandese, la messicana, il caro pesce, sul metodo segreto per insaporire la carne.

Tutto bene, però dobbiamo controllare che queste gratificazioni non pesino troppo sui problemi di salute, congeniti e d’ordinaria usura, obbligando i nostri esausti organi ad una gara di resistenza.

Niente di nuovo sotto il sole, dicevano i filosofi antichi.

E niente di nuovo prospetta una sana dieta basata su cereali, legumi, verdura, frutta, pesci, carni bianche (nell’ordine).

Non trascurate i latticini, perché contrastano l’onnipresente osteoporosi (se non vi sono particolari controindicazioni). E non dimentichiamo che le carni rosse sono sgradite ai cuori usurati, come i prodotti integrali agli stomaci uggiosi.

Variare l’alimentazione conviene.

Togliamoci qualche sfizio senza perdere il sonno, ma evitiamo quei piatti pasticciati con cento insaporitori e chi più ne ha più ne metta! Di ricette gustose è pieno il mondo e l’Artusi.

Dobbiamo solo applicare un’accorta mediazione con le patologie del nostro organismo.

Un esempio.

Se come me non amate le verdurine lessate, stufatele con due spicchi d’aglio, un cucchiaino d’olio, uno d’acqua, due pomodirini, un pizzicotto di sale grosso.

Quando avanzano potrete unirle per insaporire un ottimo cus cus.

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Salute

Cura della pelle negli anziani

Prendersi cura della pelle negli anziani è molto importante, poiché nel corso degli anni invecchia e perde qualità.

La caratteristica più visibile della pelle degli anziani è che compaiono le rughe. Inoltre, la pelle perde grasso e allo stesso tempo diventa più sottile.

I passaggi da seguire per la cura della pelle negli anziani

La pelle dei nostri anziani è più sensibile, quindi perde la capacità di proteggersi dagli agenti esterni.

Questo fatto influenza in particolare la loro qualità di vita e benessere, motivo più che sufficiente per proteggere e prendersi cura della pelle con cura.

La cura della pelle negli anziani non dovrebbe limitarsi ai casi di malattia. Altrimenti, metteremo a rischio la tua salute.

Uno degli aspetti più influenti nella cura della pelle è proprio l’ igiene nelle persone anziane .

In sintesi, vogliamo enfatizzare l’uso di saponi a pH neutro, nonché la corretta pulizia di piedi e mani.

Poiché le cellule della pelle diventano più sensibili e fragili, l’idratazione diventa essenziale.

Di seguito lo dettagliamo in modo più approfondito:

Idrata la pelle

La pelle, come regola generale, deve essere mantenuta idratata.

Nel caso dei nostri anziani, inoltre, c’è una maggiore secchezza.

Quindi, per evitare lesioni, la migliore protezione che possiamo offrire ai nostri anziani sono idratanti e oli naturali come le mandorle. Allo stesso modo, un altro aspetto di cui dobbiamo occuparci è la nutrizione.

Le persone anziane, per idratare la pelle, devono bere molta acqua. E, allo stesso tempo, dovrebbero aumentare il cibo con i liquidi.

Per questo motivo fa bene alla salute mangiare 5-7 pezzi di frutta ogni giorno.

Questa routine quotidiana fornirà antiossidanti naturali, aiutando a rallentare la perdita di proprietà della pelle.

Proteggi la pelle dal sole

Come abbiamo precedentemente commentato, la pelle si secca nel corso degli anni.

Pertanto, dobbiamo coprire la pelle dal sole in modo che non diventi nemmeno più secca.

Abbiamo interiorizzato che gli anziani devono proteggersi dal sole in estate, che è quando ha la maggiore incidenza negativa.

Ma non dobbiamo dimenticare che un’esposizione prolungata non fa bene alla salute della pelle. In questo caso, avremmo due opzioni: una di queste sarebbe quella di applicare creme protettive ogni due ore.

L’altro, e più efficace, sarebbe evitare il contatto diretto con il sole nelle ore di maggiore forza. Cioè, l’intervallo di ore di mezzogiorno.

Evitare e proteggere gli sfregamenti

L’uso di tessuti inappropriati negli indumenti provoca irritazioni. Questo porta a ferite fastidiose o alla comparsa di piaghe.

La nostra prima raccomandazione è che le persone anziane usano tessuti naturali come il cotone per prendersi cura della propria pelle.

Nel caso delle calzature, le donne dovrebbero evitare l’uso del tallone e, in generale, uomini e donne dovrebbero indossare calzature comode e larghe.

Se per qualche motivo si è verificato uno sfregamento, non appena li rileviamo possiamo applicare loro creme protettive.

Sono rapidamente assorbiti, quindi agiscono immediatamente. Questo ci farà rilevare il problema e cambiare vestiti o scarpe mentre guariamo la ferita.

Altri fattori da considerare per la cura della pelle negli anziani

Oltre a quanto sopra, la cura della pelle negli anziani non finisce qui. In effetti, devi evitare alcune abitudini, prestare attenzione ed essere consapevole dei futuri eventi della pelle.

Ti diamo alcuni esempi:

Stress quotidiano. Lo stress non fa bene a nessuno, giovane o vecchio. Né è per la pelle, quindi devi sapere come rilassarti e condurre una vita tranquilla.
Evita le cattive abitudini. Tabacco, alcool o alimenti trasformati sono agenti che attaccano l’intero organismo. Pertanto, il suo consumo deve essere ridotto o rimosso dalle abitudini quotidiane.
Evitare luoghi con molto vento o aria molto secca.
Non abbronzarsi. Altrimenti, potremmo essere a rischio di cancro della pelle.

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Curiosità

Apatia negli anziani

L’ apatia negli anziani è un fatto che, via via che invecchiano, non v’è un aumento del rischio di una più nitida.

Fortunatamente, questo non è sempre il caso, e alla fine dell’articolo vogliamo presentarti un esempio che è l’esatto contrario dell’apatia.

Affinché gli anziani non cadano in apatia, come famiglia, amici e caregiver dobbiamo cercare di rilevarlo in tempo.

Dopotutto, con piccoli gesti possiamo riaccendere quella scintilla che li riempie di energia. E questo, senza dubbio, influenzerà il tuo benessere e la tua salute.

Sintomi di apatia negli anziani

L’ apatia negli anziani va al di là di un comportamento più individuale. In effetti, ci sono molti sintomi che possono avvisarci di come si sente o si comporta una persona anziana.

Descriviamo i sintomi più caratteristici dell’apatia negli anziani:

Perdita di interesse per le persone che li circondano .

Ciò si traduce in una perdita graduale della loro vita sociale, che può portare a tristezza e solitudine.
Mancanza di motivazione . Tutti noi abbiamo un hobby o qualcosa che ci motiva. Se vedi che la persona amata perde motivazione in cucina, pittura, passeggiate, giochi di carte o ciò che sai che gli piace, dovresti agire e incoraggiarlo.

Pigrizia o riluttanza a svolgere attività . Come dice il proverbio, “La pigrizia è il peggior nemico dell’uomo “.

E la pigrizia è un sintomo molto comune di apatia negli anziani.

Trascurano i loro legami emotivi . L’apatia può rendere le persone anziane meno affettuose e trascurare i loro legami affettivi.

Ecco perché è così importante che, con i tuoi piccoli gesti o parole amorevoli, vedano quanto li apprezzi.
Le sue prestazioni fisiche e cognitive peggiorano . Tutte le azioni vanno di pari passo. La maggiore pigrizia fa sì che gli adulti più anziani facciano qualsiasi cosa, meno lo fanno.

E questo finisce per peggiorare le tue condizioni fisiche e le prestazioni cognitive.
Perdita di iniziativa nella tua giornata . Senza iniziativa, è normale che la pigrizia appaia attraverso la porta.

E se non facciamo qualcosa per invertire questa situazione, può avere un impatto negativo sul benessere della persona amata.

Trascurare se stessi . A questo punto, la persona anziana può iniziare a trascurare la sua immagine, la sua dieta, la sua igiene o i suoi amici.

Indifferenza . L’indifferenza è un male difficile da sradicare. Quindi, prima che il tuo familiare o amico non si preoccupi di tutto ciò che lo circonda, dovresti cercare di incoraggiarlo e incoraggiarlo a iniziare a fare attività.

Ammazza l’apatia: pubblica il proprio disco all’età di 102 e 88 anni
Ciò che è stato promesso all’inizio dell’articolo è il debito.

Per questo motivo, vogliamo raccontarvi la storia accattivante di due anziani di una casa di cura in Pennsylvania, negli Stati Uniti.

I loro nomi sono Alan R. Tripp e Marvin Weisbord e, al momento della pubblicazione del loro primo album, avevano 102 e 88 anni.

Come hai visto, in molte occasioni l’età è semplicemente una barriera mentale.

Dopo tutto, è più facile lasciarsi andare che essere attivi. Ma attraverso queste notizie, puoi vedere come una vita attiva può portare a godere di una vecchiaia in piena condizione fisica e mentale.

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Salute

Dolore cronico negli anziani

Il dolore cronico negli anziani è difficile da assimilare.

Quando ti prendi cura di una persona che soffre, a volte è difficile capire l’entità del dolore che provano.

E questa persona, a sua volta, si sente impotente di fronte al dolore ricorrente.

Perché la qualità della vita delle persone anziane sia la migliore, dobbiamo cercare di avere pazienza, un atteggiamento positivo, una comunicazione fluente, saper ascoltare e aiutare il più possibile.

Origine del dolore cronico negli anziani

Ognuno può soffrire di dolore ad un certo punto della propria vita: dopo un’operazione, per aver subito un incidente, derivato da una malattia.

Ma nelle persone anziane è più comune trovare dolore cronico. Perché succede? È più frequente perché, con l’aumentare dell’età, le malattie croniche sono più probabili.

Un esempio molto chiaro sono, tra gli altri, l’artrosi, le malattie cardiovascolari o le neuropatie.

Inoltre, devono essere aggiunti i fattori di possibili disturbi del sonno, perdita di mobilità parziale o totale e problemi psicologici o neurologici.

Il dolore è una percezione sensoriale localizzata e soggettiva risultante da una stimolazione delle terminazioni nervose.

A sua volta, il dolore influenza notevolmente la psicologia di coloro che ne soffrono.

La prima cosa da chiarire è che, essendo soggettivi, è molto difficile stabilire scale di intensità obiettive.

Ogni persona prova dolore in modo diverso. E così dovrai affinare la tua empatia e cercare di comunicare il meglio possibile con l’adulto più anziano a tuo carico.

Cause di dolore cronico negli anziani

Sono state identificate quattro cause di dolore cronico. Di seguito ti mostriamo la loro classificazione in modo che tu li conosca più da vicino:

Dolore nocicettivo
spondiloartrosi
osteoporosi
Morbo di Paget
Polimialgia reumatica
fratture
Artrite reumatoide
Processo oncologico

Dolore neuropatico
Neuropatie Nutrizionali
Neuropatie periferiche
Nevralgia posterpetica
Nevralgia del trigemino
Processo oncologico o secondario alla radio o alla chemioterapia

Dolore misto
fibromialgia
Dolore miofasciale
spondiloartrosi
Processo oncologico o secondario alla radio o alla chemioterapia

Dolore psicologico
Il dolore psicologico associato al dolore cronico può far ammaccare i nostri anziani.

Di fatto, di fronte al dolore che non si ferma, l’unico modo possibile è l’accettazione di quel dolore.

E se non lavoriamo la mentalità degli anziani, quel dolore cronico può portare a problemi psicologici. Tra questi dolori psicologici, è molto facile trovare i seguenti sintomi:

depressione
insonnia
irritabilità

Questi problemi cambiano l’umore delle persone anziane, il che influisce inevitabilmente sulle relazioni personali.

Pertanto, non dobbiamo trascurare i loro sentimenti ed è fondamentale sapere come ascoltarli, incoraggiarli e farli affrontare la vita in modo positivo.

Trattamento per il dolore cronico negli anziani

Quando devi prenderti cura delle persone anziane con dolore cronico, devi assicurarti che soffrano il meno possibile.

Per questo ci sono alcuni strumenti a portata di mano che dettagliamo di seguito:

Assicurati che la persona con dolore adotti posture corrette che impediscono che il dolore aumenti
Identificare possibili alimenti che non vengono digeriti correttamente.
Aiutarti a fare esercizi quotidiani che evitano possibili dolori muscolari. Consultare una fisioterapia per eseguire gli esercizi specifici che maggiormente giovano all’anziano responsabile.
Ti insegnano le tecniche di rilassamento.
Ricorrere a medicine alternative come l’agopuntura.
Realizza programmi di distrazione che aiutano coloro che soffrono di essere distratti per un po ‘.

È stato dimostrato che è utile svolgere attività che piacciono alla persona che soffre di dolore perché focalizza il cervello e dimentica, anche se solo per un breve periodo, il dolore che soffrono.

Può essere un compito arduo, ma cerca di farlo ridere, lo apprezzerà sicuramente

Nonostante tutto quanto sopra sia molto importante, perché evita altre complicazioni, nella maggior parte dei casi non è sufficiente e hanno bisogno di trattamenti farmacologici che alleviano o eliminano totalmente la sensazione di dolore.

Certo, sempre sotto prescrizione medica e raccomandazione medica. Pertanto, è necessario seguire sempre le istruzioni del medico.

Comprensione del dolore cronico per aiutare la persona amata

Quando ti prendi cura di un vecchio che soffre di dolore, prima di tutto, devi capire cosa sta soffrendo nel miglior modo possibile.

Essendo un problema frequente nella popolazione anziana, è molto probabile che dovrai affrontarlo.

Soprattutto, una valutazione corretta è essenziale per il trattamento precoce poiché previene future e ulteriori complicazioni.

Il dolore è soggettivo e come abbiamo visto, ogni persona lo sente con intensità diversa. Tuttavia, ci sono diversi metodi per valutarlo. Per questo, una comunicazione corretta è fondamentale per gestire e interpretare nel modo più accurato.

Il personale medico può aiutarti a identificare possibili indicazioni di dolore, nel caso in cui la comunicazione non sia possibile.

E soprattutto, una delle cose più importanti è accompagnare il vecchio nel suo dolore, cercare di fargli soffrire il meno possibile e aiutarlo nei momenti in cui soffre e non farlo sentire solo.

La solitudine può essere un grande aggravante del dolore, quindi con le visite o con i gesti semplici come una telefonata, li farai sentire al riparo.

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Salute

Coronavirus COVID-19 negli anziani

Il coronavirus, noto come Covid-19, è un problema di attualità che dobbiamo tenere presente nel campo della cura personale.

I coronavirus nelle persone anziane hanno un rischio più elevato, e crediamo che sia il caso di parlare dei loro sintomi e come per evitare il contagio.

L’aumento dei casi di coronavirus in Italia significa che dobbiamo essere informati, ed è per questo che vogliamo condividere con voi consigli sulla prevenzione del coronavirus nei caregiver .

Prevenzione del coronavirus negli anziani

Al momento non esiste un vaccino per il coronavirus Covid-19. Questo rende la prevenzione del coronavirus negli anziani più importante che mai.

Stiamo parlando delle persone anziane, soprattutto perché sono il settore della popolazione più colpito.

Per evitare il contagio, quindi, l’igiene gioca un ruolo fondamentale.

Evitare il contatto con persone infette.

Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o soluzioni alcoliche.
Proteggi naso, occhi e bocca.
Indossare una maschera se si è in contatto con possibili infetti. Le maschere consigliate per il coronavirus sono le maschere ffp2 o ffp3.
Copri bocca e naso con un tessuto usa e getta se starnutisci o tossisci.
Evitare il contatto con animali vivi o morti o animali selvatici nelle aree colpite dal virus.

Che cos’è il coronavirus Covid-19

I coronavirus esistono da molti anni. In effetti, sono stati scoperti negli anni ’60, anche se è vero che la loro origine non è stata ancora identificata.

Esistono diversi tipi di coronavirus e Covid-19 è l’ultimo ad arrivare.

Il nuovo coronavirus è stato causato dal virus SARS-CoV-2. E come abbiamo detto prima, gli anziani sono i più vulnerabili.

Per darti un’idea, i coronavirus causano malattie comuni come il raffreddore, sebbene possano portare a gravi malattie.

Un chiaro esempio è la grave sindrome respiratoria, che si può dire che sia più dannosa della normale polmonite. Come è stato possibile verificare, il coronavirus colpisce le vie respiratorie, quindi le misure di prevenzione sono simili alla polmonite o al raffreddore.

Quando e dove ha origine il Covid-19

L’epidemia di coronavirus ebbe origine nella Cina centrale, più precisamente nella città di Wuhan.

Questa città appartiene alla provincia di Hubei e ha una popolazione di circa 12 milioni di abitanti.

Il primo caso del coronavirus è stato segnalato il 30 dicembre 2019, momento in cui il comitato sanitario municipale della città di Wuhan ha avvisato della polmonite per cause ancora sconosciute.

L’origine del Covid-19, fino ad oggi, non è ancora molto chiara.

Si sospetta che la trasmissione sia avvenuta da un animale a una persona, ma non è stato possibile dire quale animale.

E c’è ancora l’ipotesi che alcuni animali vengano infettati proprio come un essere umano.

Sintomi di coronavirus

Il coronavirus non può contenere alcun sintomo o può essere rilevato attraverso sintomi respiratori lievi o acuti.

I sintomi del coronavirus negli anziani sono i più gravi, seguiti da persone con basse difese o con precedenti malattie.

Tra questi, gli anziani con cancro, insufficienza renale, malattie polmonari, diabete o immunosoppressione sono i più colpiti.

Attraverso il seguente elenco, vogliamo mostrarti i sintomi del coronavirus negli anziani.

Almeno il più comune e quelli che conosciamo finora:

febbre
Disagio generale
tosse
Mal di testa e mal di gola
Insufficienza respiratoria acuta, difficoltà a respirare
Naso che cola e naso che cola
brividi
polmoniti

Cosa fare se si hanno sintomi di coronavirus

Nel caso in cui ritieni che tu o il tuo parente più anziano abbiate sintomi del coronavirus a causa del contatto con un portatore, dovreste seguire una serie di azioni.

I sintomi, ti ricordiamo, sarebbero respiratori, con possibile tosse e febbre.

Di seguito ti forniamo le linee guida raccomandate dal Ministero della Salute .

Resta a casa.
Non andare in ospedale. Ciò potrebbe causare l’infezione di altre persone.
Contatta i servizi sanitari.

Nel caso in cui credano che tu abbia un positivo per il coronavirus, quindi attiveranno il protocollo sanitario e procederanno alla valutazione.

Gli anziani sono più vulnerabili al coronavirus COVID-19

Le persone più colpite dall’influenza sono gli anziani, gli immunosoppressi e coloro che soffrono di malattie cardiache o respiratorie .

Pertanto, è comprensibile che questi gruppi siano anche più vulnerabili all’infezione da COVID-19.

Per questo, ti dico che sia il coronavirus che l’influenza sono due malattie che hanno il potenziale per portare alla polmonite .

La mortalità e le gravi complicanze del coronavirus sono concentrate negli anziani.

Ciò è spiegato, almeno, dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie in uno studio epidemiologico che ha condotto.

Osservando le statistiche Covid-19 in Cina, il 50% dei decessi si verifica in pazienti di età superiore ai 70 anni.

Superare quella barriera di età, a partire da 80 anni, muore 1 persona su 7 con coronavirus.

Logicamente, questi dati variano negli altri paesi, compresa l’Italia, poiché l’assistenza ricevuta dai pazienti varia a seconda dei sistemi sanitari.

Come si diffonde il coronavirus e qual è il periodo di incubazione

Wuhan Covid-19 si diffonde per contatto umano o per via aerea, quindi mantieni una distanza di 1 metro con una persona con sintomi di infezione.

Dopotutto, il contagio viene effettuato per mezzo delle piccole gocce di saliva che una persona infetta espelle quando tossisce.

La persona infetta può toccare quella saliva con le mani mentre la passa attraverso il naso e la bocca.

Ciò significa che puoi anche lasciare il virus su qualsiasi superficie a contatto con la tua mano.

Fino ad ora si riteneva che il periodo di incubazione per il coronavirus fosse di 14 giorni.

Tuttavia, gli ultimi studi indicano che il periodo di incubazione può durare fino a 24 giorni.

Conoscere il periodo di incubazione del coronavirus è molto importante, poiché è in questa fase che il virus si diffonde.

Pertanto, questa fase è quella in cui gli anziani dovrebbero prestare maggiore attenzione.

Dovrei essere preoccupato per COVID-19?

Per contrarre il coronavirus, è necessario aver viaggiato in aree a rischio nell’ultimo mese, essere stato in contatto con una persona infetta o essere stato al centro dell’infezione.

In caso contrario, le possibilità di ottenere Covid-19 sono molto piccole.

Per questo motivo, devi rimanere calmo.

E sebbene sia consigliabile prendere sul serio il rischio di infezione e informarsi, non dovresti preoccuparti più del necessario.

La nostra raccomandazione è di rimanere informato sull’evoluzione della situazione nel luogo in cui vivi.

Allo stesso modo, ti invitiamo a seguire le misure di sicurezza proposte dal tuo paese o dalla tua comunità per proteggerti dal coronavirus in ogni momento.

In effetti, la cosa più sensata da fare è seguire i consigli delle autorità sanitarie locali.

COVID-19 può essere grave e persino fatale in alcuni casi.

Come abbiamo precedentemente indicato, gli anziani e quelli con patologie precedenti come diabete, ipertensione o problemi cardiaci sono i più vulnerabili.

Tuttavia, vogliamo che tu sappia che nella maggior parte dei casi COVID-19 rimane una malattia lieve che il corpo stesso può curare.

Ultimo minuto del coronavirus in Italia
Sebbene diverse settimane fa la stessa Organizzazione mondiale della sanità abbia definito ridotte le possibilità che il coronavirus si espanda oltre i confini della Cina e dei paesi vicini, la verità è che la situazione è cambiata.

L’allerta è nata a causa di un focolaio di infezione nell’Italia settentrionale, che si è diffusa rapidamente fino a raggiungere tutto il territorio. La facilità con cui le persone attualmente si spostano attraverso mezzi di trasporto come l’aereo, facilita la diffusione di un virus.

Tuttavia, le informazioni che ci arrivano dalla Cina sono incoraggianti. Ed è che i casi del Covid-19 stanno scendendo.

Questo ci porta a pensare che le misure di contenimento stiano funzionando, quindi è un processo che Europa e Italia dovranno seguire.

Il contenimento del coronavirus dipende da ciascun paese, c’è ancora tempo per evitare una pandemia.

Cosa dovresti sapere sul nuovo coronavirus?

Oggi puoi misurare l’interesse o la preoccupazione delle persone verso un argomento.

Possiamo affermare che il coronavirus è fonte di preoccupazione.

E per questo motivo abbiamo voluto darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Soprattutto, dovresti rimanere calmo poiché il tasso di mortalità per coronavirus è del 2,3%.

Questa percentuale lo rende molto più basso di quello di altre malattie infettive.

Per tutto questo, ti consigliamo di stare tranquillo e di seguire le precauzioni per la prevenzione.

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Salute

Igiene negli anziani

La Cura e la salute nelle persone anziane è uno degli aspetti più importanti della cura.

Ecco perché riteniamo opportuno darti consigli e offrire informazioni dettagliate su come si devono pulire gli adulti più anziani.

Sappiamo che ogni situazione è diversa e la cura non può sempre essere combinata con il posto di lavoro.

Per questo motivo, ti invitiamo a leggere quando assumere i servizi di assistenza domiciliare per gli anziani .

Avere una buona igiene nelle persone anziane è molto importante per la prevenzione delle malattie e stimoliamo le abitudini di uno stile di vita sano.

Obiettivi di igiene negli anziani

Le persone anziane devono mantenere la loro igiene personale con l’aiuto, sia con un caregiver familiare o con l’aiuto di caregivers dei pazienti .

Essere un caregiver implica avere una grande responsabilità sia per l’utente che per il caregiver stesso.

Per evitare possibili infezioni, è necessario compiere sforzi per rendere l’ambiente dell’anziano pulito e disinfettato prima dell’igiene.

Questo caregiver deve tenere conto di diversi aspetti per garantire lo sviluppo dell’igiene in modo corretto.

Li dettagliamo di seguito:

Mantenere il paziente pulito, evitando cattivi odori.
Prendi buone abitudini igieniche.
Promuovere l’autostima del paziente con cura.

I risultati dell’igiene negli anziani

Anche se sembra che i piccoli gesti non abbiano importanza, dovresti sapere che l’ igiene negli anziani può migliorare notevolmente la loro qualità di vita.

Di seguito elenchiamo i risultati e i benefici che possono essere raggiunti:

Creiamo una sensazione di benessere, benessere e riposo.
Rimuoviamo l’eccesso di olio e sporco dalla pelle.
Rimuoviamo le cellule morte dalla superficie della pelle a causa del peeling continuo.
Stimoliamo la circolazione sanguigna.
Manteniamo la pelle del paziente in buone condizioni.

tutte queste parti del corpo devono essere adeguatamente lavate:

capelli
Zona genitale
pelle
Denti e bocca
unghie
Area anale
orecchie

Igiene personale negli anziani: l’importanza di lavarsi le mani

Fin dall’infanzia ci è stato detto dell’importanza di lavarci le mani.

È qualcosa che abbiamo preso per abitudine ma a cui non ci atteniamo sempre, e questa semplice dimenticanza può portare a più di un problema.

Se questo aspetto dell’igiene è fondamentale nella nostra vita quotidiana, diventa più rilevante quando parliamo di cura delle persone e igiene nelle persone anziane.

Poiché i caregiver devono lavarsi le mani ripetutamente, prendersi cura di loro è vitale a causa dell’attrito e dell’uso ripetuto di saponi.

Una misura che può essere presa è quella di asciugare bene le mani e idratarle bene con creme speciali.

Come evitare di infettare le persone anziane attraverso l’igiene

Essere un caregiver implica avere una grande responsabilità sia per il paziente che per il caregiver stesso.

Per evitare possibili infezioni, è necessario compiere sforzi per rendere l’ambiente del paziente pulito e disinfettato.

Allo stesso modo, poiché i caregiver devono lavarsi le mani ripetutamente, prendersi cura di loro è vitale a causa dell’attrito e dell’uso ripetuto di saponi.

Una misura che può essere presa è quella di asciugare bene le mani e idratarle bene con creme speciali.

Se siamo caregiver e indossiamo anelli, orologi o bracciali, è consigliabile che nei nostri giorni lavorativi rimuoviamo dalle nostre mani qualsiasi elemento che possa fungere da veicolo per i germi o che possa danneggiare il paziente.

Nel caso in cui siamo donne, dobbiamo anche prendere precauzioni con le nostre unghie.

Dobbiamo tenerle corte e non dipinte, poiché una semplice infezione può avere conseguenze abbastanza gravi.

Questi sono i casi in cui dovremo essere più prudenti con l’igiene delle nostre mani:

Prima di eseguire una cura
Nei casi in cui il paziente ha una ferita
Prima e dopo aver toccato il paziente
Dopo aver avuto contatto con i fluidi corporei

Per qualsiasi procedura di igiene per gli anziani, dovremmo sempre usare i guanti, in modo che il contatto con i germi sia il meno possibile.

L’obiettivo del lavaggio delle mani

Durante il giorno tocchiamo innumerevoli oggetti con le nostre mani e, sebbene non possiamo vederli ad occhio nudo, ci sono innumerevoli germi e batteri in essi.

Se non ci laviamo spesso le mani, saremo portatori di questi germi e batteri, quindi possiamo contrarre una malattia o far ammalare altre persone senza accorgercene.

Quindi, l’obiettivo del lavaggio delle mani è un’igiene adeguata per prevenire le malattie.

Dopotutto, con le nostre mani possiamo toccare naso, bocca e occhi, il che rende molto facile la trasmissione di malattie.

Perché è importante lavarsi le mani

Evitare la diffusione di questi batteri o germi ad oggetti non contaminati.
Non far venire malattie
Per proteggere le persone anziane e quindi aiutare anche gli operatori sanitari e il personale sanitario

Dobbiamo tutti renderci conto dell’importanza del lavaggio delle mani per l’igiene negli anziani, non solo per la nostra salute ma anche per le persone che ci circondano.

Eviteremo la diffusione di germi e questo migliorerà la qualità della vita dei pazienti e degli stessi caregiver.

Igiene orale negli anziani

Uno degli aspetti da tenere a mente nell’igiene degli anziani è la loro igiene orale.

Nella cura di base è essenziale evitare le infezioni. Si consiglia la pulizia dopo ogni pasto o almeno due volte al giorno.

Per fare questo è necessario utilizzare il dentifricio contemporaneamente al collutorio con fluoro.

Un altro elemento che deve essere utilizzato è il filo interdentale, poiché grazie ad esso è possibile pulire aree inaccessibili allo spazzolino convenzionale.

Ci sono situazioni in cui l’adulto più anziano non è in grado di pulire adeguatamente i propri denti da solo.

In questi casi, il caregiver deve svolgere questo compito.

Allo stesso modo, se la persona anziana usa una protesi dentale, questa deve essere pulita correttamente ogni giorno.

Dopotutto, è una possibile fonte di infezione. Pertanto, dobbiamo pulire accuratamente ogni parte della protesi.

Prendere in considerazione l’igiene orale degli anziani

Le protesi dentarie semplificano la vita, ma è necessario prestare estrema attenzione e cura durante la pulizia.

Un altro punto da tenere a mente è che le persone anziane sono più inclini alla carie e al deterioramento di denti e gengive.

Questo fatto implica che è necessario un follow-up più regolare con il dentista per prevenire complicazioni.

Un disturbo comune che aumenta negli anziani è secchezza delle fauci.

Questo fatto può danneggiare i denti ed è molto importante rivederlo con uno specialista. Cosa causa questa secchezza?

Esistono diversi motivi, come alcuni disturbi medici o controindicazioni all’uso di determinati farmaci.

I denti devono essere curati in tutti i loro aspetti. Pertanto, la dieta delle persone anziane deve essere sana ed equilibrata.

Assumendo tutti i nutrienti nei denti, è più facile mantenere una bocca sana e ben curata.

Cura dei piedi negli anziani

Nel tempo, i piedi degli anziani richiedono cure speciali.

Ecco i nostri consigli per mantenere i piedi sani:

Idrata i piedi ogni giorno.
Immergi i piedi in acqua calda se ti senti stanco o hai dolore ai piedi. Quindi devi asciugarli bene.
Evitare indumenti stretti come calze.
Indossa scarpe comode

Seguendo queste semplici raccomandazioni, oltre a visitare un medico in caso di instabilità o dolore, è possibile semplificare l’igiene personale degli adulti e la cura dei piedi.

In questo modo saremo in grado di ridurre le possibilità di una caduta e, allo stesso tempo, aumentare la sicurezza degli anziani quando camminano.

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Assistenza agli anziani

Vantaggi per l’assistenza domiciliare per gli anziani

Uno sguardo cerca sempre nei muri il ricordo di un passato che non viene mai dimenticato, di una vita piena e felice che non vuole fare i bagagli e uscire di casa.

Alcune persone, nel corso degli anni e in condizioni di salute peggiori, iniziano a smettere di essere autonome, o semplicemente si ammalano e hanno bisogno di più cure abituali.

È per questo motivo che i loro parenti a volte decidono di ammetterli in case di cura o centri medici specializzati.

In molti casi, tuttavia, queste persone anziane possono essere curate a casa propria attraverso i servizi di assistenza oraria delle famiglie.

A volte i membri della famiglia non sono incaricati di prendersi cura dei loro parenti anziani, non solo perché non hanno il tempo necessario, ma perché non hanno le conoscenze necessarie per fornire loro cure adeguate.

In questi casi, è anche consigliabile assumere servizi di assistenza domiciliare.

In questo modo, i membri della famiglia possono essere certi che la persona amata viene curata da uno specialista che fornirà tutto ciò di cui hanno bisogno.

Ci sono molti benefici nella cura degli anziani a casa.

Di seguito ne dettagliamo alcuni.

1. L’ assistenza domiciliare è conveniente :

un caregiver professionale, oltre ad essere conveniente, offre un’assistenza di alta qualità.

Nella maggior parte dei casi, mantenere i propri cari anziani a casa costa molto meno all’ora di quanto sarebbe mandarli in una casa di cura.

2. Offre alla famiglia il comfort di casa :

per molti familiari più anziani, la sensazione di essere a casa, dove si sentono a proprio agio e con la famiglia e gli amici che li circondano, può favorire il recupero.

Se tuo padre, tua madre o un membro della famiglia sono stati dimessi dall’ospedale di recente, l’opzione degli operatori sanitari per gli anziani consentirà loro di riabilitare con la comodità di essere a casa propria.

3. Consentire un’attenzione personalizzata :

i caregiver che si prendono cura dei propri cari a casa hanno un solo scopo e quello di garantire che si riprendano completamente o siano ben curati e accompagnati.

La persona amata riceverà l’attenzione personalizzata di cui ha bisogno per farli sentire completamente a proprio agio.

4.  Indipendenza, conforto e fiducia :

secondo uno studio, quasi il 90% delle persone anziane vuole invecchiare nella propria casa.

I servizi di assistenza domiciliare per anziani possono variare da promemoria di farmaci e assistenza alle attività quotidiane, preparazione dei pasti e shopping, ecc.

5. L’umore della persona anziana migliora:

l’incapacità di svolgere determinati compiti, non ricordare certe cose o la solitudine costante, può portare a una grave depressione nelle persone anziane.

La cura e, soprattutto, la compagnia di un caregiver, aiuteranno la persona anziana a sentirsi molto meglio emotivamente e ad essere più felice.

6. Maggiore aspettativa di vita:

trovandosi nel proprio ambiente e circondato da persone di fiducia e affetto, la persona anziana si sente accompagnata, percepisce di non essere sola, in modo da evitare problemi legati al reddito come la depressione.

7. Creare routine:

alcune malattie devono fare movimenti quotidiani, sia per migliorare la salute sia per rimanere attivi e indipendenti.

Con un caregiver a casa, è garantito che hai piena disponibilità a svolgere queste attività e non essere consapevole del fatto che tu possa occuparti o meno della persona anziana quel giorno.

8. L’assistenza domiciliare riunisce le famiglie:

in tempi di vecchiaia o malattia, un forte legame familiare è fondamentale.

Le famiglie sono un’ottima fonte di supporto emotivo per le persone anziane. Sapere che la persona amata si trova in un ambiente sicuro e terapeutico può ridurre i sensi di colpa che si associano al carico del caregiver.

9. Assistenza domiciliare:

quando porti a casa un caregiver per prendersi cura della persona anziana, stai facendo molto di più che assicurarti il ​​miglior tipo di assistenza per loro.

Con un caregiver orario, offri al tuo familiare o amico la compagnia e l’assistenza professionale di qualità di cui ha bisogno.

10. Servizi di accompagnamento:

si raccomanda agli anziani di prendere aria all’aperto.

Il caregiver li accompagnerà in queste passeggiate e non saranno soli per la tranquillità dell’intero nucleo familiare.

Allo stesso modo, quando è necessario per la persona anziana frequentare le consultazioni mediche, la riabilitazione …

anche i caregiver saranno incaricati di fornire la compagnia di cui hanno bisogno.

11. Migliorare la qualità della vita per tutta la famiglia:

avere un familiare a carico e combinare le sue cure con le faccende quotidiane è senza dubbio una grande sfida che spesso può essere estenuante.