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Curiosità

L’obesità anziani

Nelle persone di tutte le età, ma specialmente negli anziani, più vulnerabili a causa dello stile di vita sedentario, l’obesità non crea solo problemi estetici. È necessario controllare gli eccessi del tessuto adiposo, soprattutto se è accumulato nell’area addominale, dove può favorire le malattie cardiovascolari, una delle principali cause di mortalità.

Ci sono delle regole per calcolare l’obesità di una persona. Solitamente è in sovrappeso un girovita superiore a 102 centimetri negli uomini e 88 centimetri nelle donne .

Cause di sovrappeso

Negli anziani il sovrappeso può derivare anche da componenti genetiche, ma più spesso è correlato ad una cattiva alimentazione e dalla mancanza di un adeguato esercizio fisico. In generale, l’obesità può derivare da uno stile di vita troppo sedentario e dal consumo di cibi ad alto contenuto calorico, inadatto alla persone anziane, in special modo se sono già affette da qulche disturbo.

In questi casi si possono avere delle difficoltà nei movimenti. Nel corso degli anni il tessuto muscolare si consuma e le forze diminuiscono, portandolo all’immobilità .

L’importanza dell’alimentazione

Occorre prestare attenzione anche alle situazioni opposte.

Se l’anziano è troppo magro o mostra debolezza nei movimenti, la causa può provenire da molti fattori. Uno di questi è l’alimentazione.

Capita che alcune persone anziane, affette da depressione e solitudine, si mostrino inappetenti, causando malnutrimento e carenza di cibi proteici e vitaminici.

Gli anziani sono molto delicati e quindi i problemi di nutrizione meritano un’attenzione speciale.

Per la loro salute è importante controllare la qualità e le dosi del cibo che viene servito.

Patologie associate al sovrappeso

L’obesità incontrollata favorisce negli anziani problemi digestivi (riflusso gastrico), respiratori (ipoventilazione, apnee notturne), psichici (depressioni ecc.).

Esistono anche rischi peggiori, in dipendenza dell’età e del sesso, come i disturbi del metabolismo, quelli neuroendocrini e cardiovascolari.

È attestasto che un peso eccessivo può provocare molte malattie, come il diabete, la pressione arteriosa, vari tipi di cancro e l’aumento del colesterolo.

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Curiosità

Diversamente qualcosa

Oggi si usa iltermine ‘diversamente’ per definire ciò che esula dal cosiddetto contesto di maggioranza.

E così, per il timore che le parole attestate nel dizionario possano risultare offensive, al posto di ‘disabile’ è stato coniato ‘diversamente abile’.

Giri di parole

Come dire che una persona non autosufficiente è diversamente sufficiente.

Io sono diversamente giovane e diversamente magra, gli animali e le piante sono diversamente viventi e magari la Terra sta diversamente girando…

Non sentite quant’è stonato, cacofonico il suono ‘diversamente’? Somiglia a quegli appellativi tanto di moda usati a pappagallo: blabla Edintorni, Nonsolo pincopallo…

Gli ufo tra noi

Come sempre accade ad ogni cantonata avviata a diffusione, siamo costretti a farci una ragione delle assurdità promosse da quei cervelli poco eminenti e parecchio grigi che potremmo definire, senza fallo.’diversamente’ intelligenti.

Qui, secondo me, conviene farsi una domanda.

Che siano degli UFO?

Per dire cosa?

Non esistono due esseri umani identici. Neppure i gemelli lo sono.

E allora, che panegirico per dire che siamo tutti ugualmente diversi o, se preferite, diversamente uguali.

Come ogni pianeta è un’isola in mezzo alle altre isole del cosmo, ciascuno di noi è un mondo vivente che si esprime e sente e pensa a modo suo e tutti insieme componiamo l’universo umano.

Dovendo scegliere un modo di vivere, non trovate interessante partecipare ad una miriade di unicità?

Girovagar tra i ilbri

Viaggiando in giro per il mondo, Baudolino e i suoi amici incontrano uno sciàpode. Costui si stupisce quando gli dicono che è diverso da loro perché ha una sola gamba.

-Anche voi… se alza una gamba ne ha solo una.

-Ma tu non ne hai un’altra da abbassare!

-Perché deve io abbassare gamba che non ha? Deve tu abbassare terza gamba che non ha?

Matrigne circostanze

Chiunque siamo, comunque siamo fatti, sta a noi abitare a pieno titolo in noi stessi, anche quando la vita tenta di strapazzarci.

Non sono i fattori che dipendono da matrigne circostanze a darci la misura di noi stessi, ma come usiamo i mezzi in dotazione.

I Piani di Assagioli

“Non sono responsabile dei miei pensieri ma dell’uso che ne faccio.”

Così diceva Assagioli, il primo psicoanalista d’Italia.

Questo psichiatra, filosofo, teosofo che ha intrattenuto rapporti epistolari con Freud e che ha avuto Jung come supervisore della tesi di laurea, vedeva l’essere umano come una costruzione a più piani. Secondo la sua teoria, il nostro presente si trova tra il seminterrato, deposito bagagli del passato, e l’attico, da dove si potrà infine contemplar le stelle.

Piani del vivere

A proposito di piani del vivere, è giusto rammentare, a chi è ancora giovane, che solo chi ne ha fatto esperienza conosce il vissuto che il tempo può accumulare sulle persone della terza e quarta età, mentre noi, giovani lo siamo stati.

Soltanto noi sappiamo che sotto la facciata sciupacchiata siamo sempre gli stessi. Sono le misure che ci hanno o ci siamo imposti, le fatiche e le emozioni, necessarie o grate, che hanno slembatoi nostri corpi. E sono stati i sorrisi e le lacrime a smerlare il nostro viso.

È questa ricchezza che ha impoverito il nostro corpo, il consumo che ne abbiamo fatto.

Avremmo dovuto rinunciare a vivere perché non si vedesse all’esterno ciò che abbiamo avuto, preteso, subito? Vero che di alcune prove avremmo fatto volentieri a meno, sul momento, ma solo perché non sapevamo che fossero collegate ad altre, imperdibili.

La difformità senile

Può capitare, a chi è affetto dalla degenerazione senile, disentirsi dimenticati in un angolo solitario. Sembra perduto il valore di ciò che è stato raggiunto, e magari, ci sentiamo irrealizzati per non aver avuto la possibilità di compiere le proprie aspirazioni. A pochi è concesso un simile privilegio ma, a nostra consolazione, c’è da chiedersi se non siano stati proprio gli inciampi, le mancanze, le bizze della vita, a darci la consapevolezza della misura di ciò che siamo diventati.

Il non essere

Lo affermava Gorgia millenni fa, assai prima che Shakespeare vi ricamasse il monologo di Amleto. Va detto che il bardo doveva conoscere l’antico oratore e tanti altri personaggi e vicende di luoghi italiani. Del poco che si sa di lui, molto è stato detto e scritto sulla nazionalità un po’ sospetta.

Che fosse diversamente inglese?

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Salute

Le sane abitudini per anziani

Si può ricorrere ad alcune semplici abitudini per migliorare i problemi degli anziani affetti da malattie riguardanti le articolazioni.

Non è conveniente alzarsi dal divano con un unico movimento. Per sostenere il corpo potrebbe essere utile l’uso di un bastone, appoggiato accanto alla persona anziana. In mancanza di questo supporto, si possono utilizzare le mani per spostarsi dalla posizione seduta alla posizione eretta.

Quando l’anziano è rimasto seduto a lungo, magari davanti al televisore, prima di alzarsi dovrebbe eseguire dei movimenti per allungare gli arti e sostenere i muscoli delle gambe, in modo da evitare improvvisi dolori articolari.

Sarebbe opportuno che un fisico gravato da patologie articolari. non restasse fermo troppo a lungo, per non sottoporre le parti più deboli a reggere il peso del corpo.

Esercizi frequenti

Esistono dei movimenti particolari da ripetere più volte durante il giorno, per aiutare la circolazione e tenere in esecizio i muscoli. così come dovrebbero essere evitati quelli che potrebbero peggiorare una situazione già compromessa.

È importante che una persona anziana esegua questi esercizi con cautela e nel rispetto delle sue possibilità, così da mantenere nel miglior modo le sue articolazioni.

Bisogna assolutsmente evitare che trasporti dei pesi che potrebbero danneggiare gli arti sovraccarichi e sarebbe conveniente che indossasse calze e calzature idonee a garantire la stabilità dei movimenti.

Se la famiglia non ha la possiblità di seguire il corretto svolgimento di queste operazioni, sarebbe opportuna la presenza di personale specializzato nell’assistenza agli anziani.

Anziani in sovrappeso

Nelle persone anziane sono molti i rischi derivanti dall’obesità. Occorre sempre controllarne il peso, in special modo quello di coloro che sono afflitto da problemi articolari, perché il sovrappeso potrebbe aggravare la sua patologia.

L’obesità può essere la conseguenza di uno o più fattori.

Può derivare ds cause genetiche, dalla scarsa mobilità o da una dieta errata. Comunque sia, tutti questi fattori andrebbero controllati per trovare la terapia più adatta a risolvere il problema dell’accumulo di grasso.

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Curiosità

In cammino per anziani

Evvia, la sessantena sta per finire. Alleluja!

Appena avremo il via alla libera uscita, chissà quanti si faranno un bel viaggio per dimenticare i giorni dell’iorestoacasa?

Viaggiare in casa

Non dimentichiamo che ci sono altri modi per viaggiare. Sono convinta che questo periodo abbia portato molti di noi a fare delle puntatine di fronte alla libreria di casa, dopo aver fatto i soliti cento giri intorno al tavolo.

Nei libri non troveremo gli infiniti universi di Giordano Bruno, non siamo pronti per simili imprese, ma infiniti modi di stare al mondo. Nel nostro, dico, che già ci basta ed avanza.

Viaggiare in se stessi

La maggior parte degli scrittori, antichi e moderni, amano il tema del viaggio come la perfetta metafora per pesticciare dentro le nostre gabbie psichiche. L’intento è quello di spingere il lettore a scoprire, non chi è, ma chi non deve essere; e non dove va, ma dove non gli conviene andare.

Sarebbe troppo complesso inoltrarsi nei meandri di ciò che siamo. Di tutto quello che siamo.

Viaggiare leggendo

Nel romanzo ‘L’isola del giorno prima,’ Umberto Eco descrive la storia di un naufrago che riesce a salvarsi grazie ad una nave abbandonata. Nell’esplorarla, oltre a trovare alcuni animali, scoprirà dei libri rivelatori.

Così il personaggio descrive la sua condizione, in una lettera alla sua amata:

‘….sono, credo, a memoria d’uomo, l’unico essere della nostra specie ad aver fatto naufragio su di una nave deserta.’

Forse è ciò che è successo all’umanità. Abbiamo fatto naufragio in un mondo deserto. O meglio, abitato solo dagli animali. Deve essere andata così.

Verso l’ignoto

Molti grandi viaggiatori si sono inoltrati nelle terre ignote.

Di alcuni sappiamo grazie ai loro resoconti, come Marco Polo, per esempio. Dopo essere stato a spasso lungo la via della seta dettò le sue memorie a Rustichello da Pisa e da bravo mercante le chiamò ‘Il Milione’. Circola il sospetto che lo scrivano vi abbia messo del suo per rendere la narrazione più avvincente.

Tralascio Colombo e compagni, che tutto o quasi si sa sulle loro venture, per saltabeccare fino all’eccelente Pietro della Valle. Uomo di sentimenti fedeli e curiose abitudini, mai si separava dalla bara della moglie defunta. Quelli erano uomini che sapevano amare le donne! Altroché!

Viaggiatori d’altre contrade

Mi soffermo su Darwin,giusto per menzionare le spedizioni che lo portaronoad elaborare la teoria sull’evoluzione delle specie. Doveva essere un tipo simpatico e on che avesse proprio torto, però, alzi la mano chi non avuto, almeno una volta, la voglia di dirgli: scimmia sarai tu!

Torniamo rasoterra. E dunque alle mie fobie.

Il mal d’auto

Da bambina soffrivo il mal d’auto. Chi non lo ha provato non può immaginare la nausea, il disgusto e tutto quello che ne consegue.

C’era stato un viaggio traumatico nella prima infanzia e forse la mia antipatia proveniva da quel primo trasloco. Quattordicenne, un lungo viaggio all’estero sancì l’intolleranza. Ormai cresciutella, andai con alcuni amici a trovare dei parenti che abitavano nella riviera ligure. Mi godetti il bello scenario fino a quando un incidente mi obbligò a puntinare un sopracciglio. Fortuna che non ne è rimasta traccia.

E pure il mal di mare

Ne vogliamo parlare?

Fui contenta di non soffrire il mal di lago, la serata che trascorsi in un battello sul lago Leman. Un improvviso incendio si risolse in fumo, però…

Voi che avreste pensato? Mi convinsi d’esser destinata a vivere da stanziale.

Ovvio che fossero inutili le lodi che una zia spendeva sulla costa amalfitana. E Sorrento qui, e Capri di sopra e Ischia di sotto. Ascoltavo senza curiosità. Tra me e quel posto c’erano parecchi chilometri. E poi le isole, col mar di mare….

Tanto bastava a farmi perdere l’interesse.

Lidi evocativi

Il mio futuro marito ed io accompagnammo un’amica a Positano.

Non immaginavo che la natura potesse creare tanta perfezione. E va detto che venivo da Firenze. Alla bellezza ci sono abituata.

Qui ci vuole un intermezzo. Che Paese delle Meraviglie è il nostro!

Positano era una calamita. Ci siamo tornati molte volte e così conobbi anche Ischia e Capri. Il mio ex marito amava giudare di notte. In teoria aveva ragione lui, nella pratica, io ci mettevo due giorni per riprendermi.

Ormai mi limito agli spostamenti da un rione all’altro della città, salvo le periodiche escursioni in treno per vedere i nipoti che abitano fuoriporta. Qualche altra gitarella l’ho fatta. E non solo per tornare a respirare nei luoghi che sono rimasti i lidi dell’anima.

Ho azzardato più volte il navigar per l’aere, benché sia sempre stato un sollievo ripestar le zolle. Non ho sofferto il mal d’aria e se non fosse per il timore del capitombolo….