Specifichiamo: non tutti
Alcuni li detesto, come le zanzare i ragni falene moscerini; insomma, tutti quei mostriciattoli che non chiedono il permesso per invaderti la casa.
Dico io, non potrebbero finire tra le specie in estinzione, al posto dei Pulcinella di mare, quegli uccelli tanto educati da perder molto tempi nei saluti? Non che siano belli, però mi ci sono affezionata grazie ad un cartone animato che ho visto e rivisto con la nipote. E i Pellicani? Anche alcuni di loro sono a rischio d’estinzione. E pensare che la femmina della specie si ferisce col becco per nutrire ii figli col proprio sangue, quando non trova abbastanza cibo!
Non divaghiamo. Di uccelli ed altri animali parleremo in altra occasione.
Ecco a voi Cani e Gatti
Oggi sono di scena cani e gatti, questi figli, amici, compagni del mondo animale.
Quante diversità mostrano gli animali che convivono da millenni con molti di noi! Sembrano simili nella vigilanza alle nostre azioni e reazioni, come nell’essere sempre affamati di cibo ed affetto, però ci amano in maniera differente, come differenti sono i loro congegni mentali nell’affrontare le abitudini umane.
Il fatto è che entrambi devono lottare contro un istinto per noi indisciplinato, costretti a compiacere i loro coinquilini, che sia un padre, un fratello, un padrone; oppure una madre, sorella, matrigna.
Noi e loro
Osservate come il vostro cane caracolla spensierato. Eppure, non vedete l’ansia palese, innocente, nello sguardo interrogativo che vi rivolge?
Il gatto è più sofisticato. Vogliono sembrare indifferenti i begli occhi che vi studiano, mentre esibisce movenze sinuose, felpate, precise per essere ammirato. Ma attenti! La pagherete cara se gli fate mancare il cibo o l’amore, che per lui sono la stessa cosa.
Un cane chiamato Tobia
C’è stato un cane molto amato nella nostra casa, parecchi anni fa.
Non era un cane d’elite; era un piccolo meticcio, razza ‘bastardaun’ scherzavano le amiche.
Era così affettuoso, così partecipe! Difendeva i figli dai miei rimbrotti alzando una zampina davanti a loro, sebbene fosse l’unico ad esserne impaurito.
Tirava il guinzaglio fiutando l’aria in cerca di terragnoli olezzi e di pasticci, pronto ad ogni sorta di impresa, eroica o crudele.
Ce ne sarebbero di storie da raccontare!
Tobia non amava i gatti, o almeno, non quelli del vicino di casa che ogni tanto veniva a cercarlo col fucile. Un giorno rincorse un pastore tedesco prima di accorgersi della sua mole. L’inseguito divenne inseguitore e fu una fortuna che si arrestasse sull’uscio di casa, dove si era rintanato con un precipitoso dietro front. Lo salvò la potenza di una buona educazione di cui lui faceva volentieri a meno.
Morì tra le mie braccia dopo un’operazione.
Uno dei figli disse: In questa casa non entrerà un altro cane. E così è stato.
Dopo qualche anno principiò l’avvento dei gatti.
Sua maestà il Gatto
La moglie di un famoso pittore toscano mi disse che doveva ‘smaltire’ una cucciolata felina. La sua preziosa gattina si era data al bel tempo con un vagabondo dei boschi ed i frutti della relazione erano radunati nel garage adibito ad orfanatrofio. Diedi un’occhiata ai nuovi nati per sentire, da brava fatalista, se ce ne fosse uno che mi spettasse. Decisi che avrei preso quello che fosse venuto da me. Tutti i neonati si allontanarono salvo uno, anzi una, che mi fissava, immobile.
Amata Alice
In nuce c”era già tutto il temperamento della mia amata Alice, una gatta forte e tenera, dispettosa e amorosa, che ha convissuto con me per quasi vent’anni.
Ne faceva di cose curiose! Alcune sono talmente assurde che è inutile raccontarle, tanto sembrano impossibili perfino a me, che le ho vissute.
Ebbe un compagno, dei figli. Se ne andarono, in vari modi. Lei rimase.
Si ammalò. Sembrava vergognosa della sua malattia. Prese a vivere sopra l’acacia che si trovava davanti alla porta della cucina. Scendeva solo per mangiare. Un giorno sparì, intenzionata a morire per conto suo. Così mi dicevano. Inutili furono le ricerche.
Dissi basta. Da ora in avanti vivrò sola.
Peccato che non sia femmina
Arrivò un minuscolo esserino che fu spacciato per femmina. Era, è, identico ad Alice. Cosa potevo fare?
Così è cominciata la convinvenza con uno zuzzerellone che conosce a menadito l’arte di istruirti sul suo concetto di alimentazione, in barba ai consigli veterinari. Quanto alle coccole d’ordinanza, è un maestro nell’allungare una zampina sulla mia mano per farsi grattare la bella testolina.
Dovreste vedere come resta sorpreso e s’indigna del mio ingrato rifiuto, accompagnato con urla e scotimenti davanti ai poveri feriti o morticini che lui considera doni…
Parola di scrittori
Si dice che i gatti siano i migliori amici degli scrittori, parola di Balzac, Baudelaire, Dickens, Hemingway, Twain e tantissimi altri.
Molti hanno intinto l’ingegno sulle loro abitudini. Colette, per esempio, scrisse un lungo, delizioso dialogo tra un cane ed un gatto.
Coinquilini a quattro zampe
Non sa cosa si perde chi rinuncia alla compagnia di questianimali intelligenti che ci amano, ci osservano, qualche volta, secondo me, deridono le nostre manie, i nostri riti. Chissà che non abbiano ragione, loro che di sfizi hanno pochi, e tanto essenzali da lasciare il mondo com’è.
Un animale perfetto
Non vi è dubbio che l’uomo sia il re degli animali. Solo lui è capace di erigere splendide, immortali costruzioni, e poi distruggerle, insieme a tutto ciò che lo circonda. È arrivato da poco, è ancora un ragazzino, e non si rende conto dei danni che produce su questo antichissimo pianeta. Sugli altri, vicini o lontani, non so cosa accada, però c’è da augurarsi che siano governati da sovrani più saggi.
Devo chiudere. Il coinquilino segue ogni mio movimento con troppa attenzione. È l’ora di preparare il pasto della belva. Mi devo spicciare, altrimenti chissà che mi scombina!