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Salute

L’ambiente familiare per anziani

La famiglia è molto importante per le persone anziane. E’ grazie alle premure e all’affetto che vi ricevono se possono rimanere  uno stile di vita sano e una buona qualità di vita. L’ambiente familiare è utile perché consente agli anziani di sentire ancora partecipi. È la condizione ideale per mantenerli attivi, quindi è conveniente conoscere il modo migliore di occuparsi del loro benessere

L’assistenza  nell’ambiente familiare

Se nella famiglia vi sono persone che non lavorano, sarà più facile occuparsene senza l’aggravio della spesa. Altrimenti, si può ricorrere ad una assistenza professionale a domicilio, con orari e mansioni da concordare. In determinati casi può essere utile, se non indispensabile, il supporto di personale istruito nell’esercizio di specifiche cure di cui l’anziano può avere bisogno.  E’ importante che questi assistenti siano competenti e capaci di assolvere nel miglior modo il loro compito. 

La solitudine

Uno dei principali mali degli anziani è la solitudine. Sentirsi isolati può comportare dei problemi psicologici che potrebbero coinvolgere lo stato fisico ed emotivo. Fino a quando saranno indipendenti, possono anche vivere soli, purché la loro routine sia arricchita dalle visite regolari dei parenti.

In questo compito può essere d’aiuto anche l’appoggio di chi gravita intorno al nucleo familiare, come parenti conoscenti ed amici, E’ importante, per gli anziani, ricevere l’affetto e le cure della famiglia. 

Conviene adottare delle abitudini che lo facciano sentire meno solo. Si può stabilire un giorno settimanale o mensile per visitarlo e fargli compagnia durante un pasto. Condividere con lui una passeggiata o un interesse comune può aiutarlo a sentirsi meno solo. 

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Assistenza agli anziani

L’età bisbetica negli anziani

L’anzianità è una bisbetica democratica. Bisbetica, sì, perché c’è sempre da ridire sul comportamento dei muscoli, le giunture, i crampi notturni ecc ecc. Ed è democratica giacché, prima o poi, coglie tutti quelli che al vitale treno in corsa restano agganciati.

Dietro le quinte

Una della grandi emozioni della mia vita, l’ho provata dietro le quinte di un teatro.La semioscurità era punteggiata da viavai farneticanti, calpestii ansiosi, fruscio di lunghe gonne. Qualche spiraglio mostrava il pubblico in attesa.Poi il palco si è illuminato. Il sipario è scivolato ai bordi della scena. Stava per essere rappresentato ‘Le nozze di Figaro’ di Beaumarchais. Gli attori hanno dato il via a dialoghi che conoscevo a memoria. Dalla sala buia emergevano le persone sedute in prima fila.Ebbi la sensazione, mentre seguivo lo spettacolo da un angolo buio, di assistere al senso della vita. È stato indimenticabile.

Luce riflessa

Quando andai in pensione mi sembrò di vivera di luce riflessa, come quella sera. Però senza emozioni.A lungo ero stata protagonista di me stessa, pigiata da quotidiani esigenze in mezzo a comprimari, partecipanti, spettatori legati alle mie vicende, ed io alle loro, da una distanza più o meno ravvicinata.Conoscevo persone che avevano superato gli 80 anni e lavoravano vispe e attive. Cosi avrei fatto anch’io. Sembrava non finisse mai, invece dovetti cedere alle imposizioni della salute.

Una come me

Non che fosse sgradevole tutto quel tempo libero, però mi sentivo spaesatafiacca, in colpa e pure inutile. Non era ancora iniziata la filata dei nipoti.Affrontai un trasloco furioso cui seguirono mesi a dimensionare gli spazidella nuova casa all’uso e consumo di tutto l’ambaradan che mi porto appresso.

Presi a ciondolare tra pensieri e oggetti da sistemare. E scrivevo. Non facevo altro. Calmati i bollori, il mio organismo calò nel pendio opposto. Ero ingrassata, le gambe dolevano, vedevo le ‘lucciole’ quando mi alzavo dalla sedia.

Mi misi con buona lena a sezionare ordinatamente le attività delle giornate: colazione, ginnastica, pulizia, spesa, cucina, scrittura, amici.

Il denaro era più contato di prima, però concedeva qualche ventura il cui costo stava nel tempo che m’avanzava. Avrei potuto fare l’apprendista in qualche bottega artigiana e andar per mostre e poi c’era il teatro e qui e là e questo e quello….

Dovetti limare quei progetti per ridurli nella misura che il carico degli anni suggeriva.Oggi sono una curiosa rumentina. Prima dell’epidemia uscivo per andare dai nipoti, incontrare vecchi amici sotto i portici di piazza della Repubblica. Si comprava un libro, capitava che si pranzasse dal cinese dietro l’angolo. Qualche volta ci ritrovavamo a consumare il pranzo della domenica dalla più talentuosa a cucinare.Sarà bello rivedere i nipoti e gli amici, ritrovare le care consuetudini.

Una come voi

Una volta liberi dagli impegni lavorativi, anche voi avrete pensato di fare, disfare, riorganizzarvi la vita,Ora che il palcoscenico è spento, quella vita che abbiamo preso a bracciate e boccate, quella dove gli esami non finiscono mai, prosegue oltre noi.Va avanti per conto suo.Seduti dietro le quinte, abbiamo una visione d’insieme che mancava quando eravamo sul fronte del ‘come fai sbagli’. Potremmo chiederci se la nostra parte sia stata ben assolta, fare confronti, ricavare moniti, insegnamenti. E magari partecipare alle rappresentazioni altrui,

Affrettati lentamente

Il mio motto è festina lente – affrettati lentamenteNon so voi, ma io ho sempre detestato gli incitamenti a fare le cose inj fretta e furia. Non perché io sia una perfezionista. O meglio, lo sono nelle cose che amo e su quelle m’impunto. Ma anche dove sono ciabattona ho bisogno del mio ritmo.Con me non funziona il bastone, e neppure la carota. Non mi tiro indietro davanti a ciò che sento come un dovere, ma perdo le coordinate nell’usare tempi e spazi alla maniera altrui. Niente arriva a maturazione col fiato altrui sul collo.Nel mio tranquillo tran tran trovo sempre il modo di compiere tutto il mio daffare. Oddio, Proprio tutto…. Insomma,

La ricetta del… dopolavoro

Parodiando le ricette di cucina, ecco un procedimento utile:

Ungere le ore con grate faccende, aggiungervi qualche nipote, se li avete, condire di buonumore, lasciar riposare e servire.

Volete sapere quali sono le ‘faccende grate’? Frugate nella vostra dispensa mentale e tirate fuori qualche spezia con cui spolverare e lucidare le giornate.Rammentate la parabola dei talenti? Li volete riportare intonsi?Non voglio dire che dovete dirigere un film a 89 anni, come Clint Eastwood.Che poi, finché c’è il tempo di provare altre misure, chi lo sa…

‘Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga una vita.’

Questo diceva il mio caro Oscar.Ed io aggiungo: prima si impara, meglio è

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Salute

Insufficienza renale negli anziani, sintomi e trattamento

Man mano che le persone invecchiano dovrebbero iniziare a preoccuparsi di quei problemi di salute legati all’età non più giovanile.

Ecco ciò che accade negli anziani con scarsa funzionalità renale. Prima di iniziare ad avere problemi, è necessario comprendere quali possono essere le cause della scarsa funzionalità renale, quali possono essere i sintomi e quali possono essere le cure per il suo trattamento.

In questo articolo descriveremo i punti più importanti dell’ insufficienza renale negli anziani. Spiegheremo di cosa si tratta, quali sono le cause e quali i sintomi, i fattori di rischio e i trattamenti possibili.

Che cos’è l’insufficienza renale

L’insufficienza renale assieme alla conseguente scarsa funzionalità di tali organi può essere causata da un minore afflusso sanguigno in sede per una malattia della loro arteria . Normalmente, i reni regolano i fluidi corporei e la pressione sanguigna, oltre a regolare la chimica del sangue e ad eliminare i rifiuti organici. Tuttavia, una corretta funzionalità renale può essere alterata quando le arterie che li riforniscono di sangue si restringono.

In alcuni soggetti tale insufficienza può essere asintomantica o con sintomi lievi. Altri possono sviluppare l’ ipertensione, con scarsa funzionalità renale o insufficienza renale tale da richiedere la dialisi.

Fattori di rischio per insufficienza renale negli anziani

I fattori di rischio per insufficienza renale dovuti ad una malattia dell’arteria renale sono quelli associati all’aterosclerosi. Ecco un elenco con i più alti fattori di rischio per insufficienza renale :

Fattori genetici
Iperlipidemia (grassi elevati nel sangue)
Storia familiare

Genere

Obesità
Età avanzata
Ipertensione (alta pressione sanguigna)
Fumo
Diabete
Razza o etnia

Cause e sintomi della scarsa funzione renale negli anziani

Con l’avanzare dell’età gli individui presentano un rischio maggiore di patologie renali e del tratto urinario. La cattiva notizia è che la malattia renale può essere piuttosto grave se non è affrontata rapidamente. D’altra parte, la buona notizia è che un trattamento corretto e una diagnosi precoce possono aumentare il ripristino di una buona funzionalità renale.

Per quanto riguarda i sintomi di cui i soggeti con insufficienza renale possono soffrire , taluni hanno sintomi lievi, taluni non li hanno proprio, mentre altri possono soffrire di una grave ipertensione . Una delle cause più comuni di una funzionalità renale ridotta può essere causata dal diabete. Il diabete, anche se ben controllato, può danneggiare i nervi e i vasi sanguigni del rene . Quindi si deve usare cautela.

Ci sono molte altre ragioni per cui i reni con l’avanzare degli anni non funzionano più correttamente. In età non più giovanile, in particolare nelle donne, vi sono maggiori probabilità di contrarre infezioni del tratto urinario . Se non trattata, l’infezione può diffondersi ai reni. Inoltre, gli anziani hanno maggiori probabilità di avere problemi di incontinenza urinaria rispetto agli adulti più giovani.

L’incontinenza urinaria è la perdita incontrollata di urina dalla vescica e può essere causata dall’indebolimento della muscolatura pelvica. Ciò può aumentare la possibilità di contrarre un’infezione del tratto urinario, che a sua volta aumenta la possibilità di danni ai reni. Molte persone sanno che l’ipertensione può danneggiare anche il loro cuore, ma potrebbero non rendersi conto che può anche danneggiare anche i loro reni.

Infine, la malattia renovascolare, che sta restringendo o addirittura bloccando l’arteria renale, può ridurre l’afflusso di sangue ai reni con conseguente riduzione funzionale. Questa è la ragione più comune di insufficienza renale negli terza e quarta età.

Trattamento dell’insufficienza renale negli anziani

Fortunatamente esistono trattamenti per la cura della scarsa funzionalità renale anche per l’età senile . L’obiettivo è correggere la causa della malattia renale riducendo le proteine ​​nelle urine, controllando i livelli di fosforo, controllando il diabete, abbassando la pressione sanguigna e migliorando i livelli di colesterolo.

Il medico può trattare la malattia renale da diverse direzioni contemporaneamente. E il primo passo è determinare se è necessario ridurre uno qualsiasi dei farmaci assunti dal soggetto in questione o interromperne completamente l’assunzione.

Ecco un elenco di alcuni farmaci che possono causare problemi negli anziani con insufficienza renale:

Anticoagulanti.
Antibiotici.
Antistaminici.
Ibuprofene.

Oltre a quanto sopra, il medico può anche prescrivere pillole di ferro, integratori di vitamina D o farmaci che abbassano i livelli di fosfato. Inoltre, la dieta deve essere attentamente analizzata per determinare la quantità di proteine, potassio e fosforo che viene ingerita quotidianamente.

Se per un adulto in età senile il declino della funzionalità renale può derivare da uno squilibrio di liquidi o elettroliti, può essere trattato modificando l’assunzione di acqua o consumando elettroliti aggiuntivi. Per problemi renali più gravi, si può rendere necessaria una dialisi temporanea per evitare complicazioni .

Se è temuta un’insufficienza renale, è importante assicurarsi che sia seguita una buona alimentazione , che alcune pillole ingerite non possano influire negativamnete fra di loro per dar luogo ad un ‘ infezione del tratto urinario, e incontinenza.Porre attenzione a questi campanelli d’allarme da comunicare prontamente al medico con i propri timori è il modo migliore per evitare che un piccolo problema diventi un problema molto più grande in futuro.

Conoscevi il problema dell’insufficienza renale negli anziani? Ti sei trovato in questa situazione? Condividi la tua opinione nei commenti, siamo sicuri che la tua visione dell’argomento arricchirà altri lettori.

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Curiosità

Suggerimenti utili per gli anziani

Con il passare gli anni non deve peggiorare la qualità della vita. Raggiungere la terza età può causare disagio fisico o psicologico. È per questo motivo che vogliamo darvi alcuni consigli per chi,questa età, la sta raggiungendo o vivendo.

Seguendo una routine sana possono essere anticipati molti problemi dovuti al passare del tempo . Il corpo e la mente possono essere mantenuti giovani molto più a lungo. E’ molto importante iniziare e vivere la giornata con ottimismo, attivi e pieni di energia.Tutto questo manterrà la muscolatura e la memoria in piena capacità.

Suggerimenti per accelerare la memoria negli anziani

Il cervello è il motore del nostro corpo. Se lo alleniamo ogni giorno, non saremo fermati da ostacoli, e affronteremo qualsiasi sfida che ci porremo. Eccovi 5 suggerimenti per accelerare la memoria . Siamo convinti che daranno degli ottimi risultati

Restare intellettualmente attivo

È importante leggere, giocare a giochi di memoria, fare puzzle o completare hobby come sudoku, puzzle di parole … Sono dinamiche molto efficaci per mantenere attiva e allenare la memoria.

Mantenere la vita sociale

E’ molto importante non isolarsi dagli altri. È molto bello interagire con altre persone ed è anche il modo migliore per trascorrere più tempo con i nostri amici e familiari. Parlare, ascoltare e sentirsi amati e circondati da volti familiari aiuta molto, sia a livello di memoria che emotivamente.

Esercizio fisico

Tutti i medici concordano sulle virtù dell’esercizio fisico moderato.Camminare,ascoltare la musica e ballare,fare una ginnastica dolce,stimola il buon umore e fa sentire subito più forti. Aiuta a sentirsi meglio, ad essere più agili e ad ascoltare il proprio corpo. Il movimento e l’attività fisica sono i grandi alleati per migliorare l’ umore e mantenere quell’energia di cui tutti hanno un gran bisogno.

Adottare routine semplici

Avere una giornata scandita da attività ordinate aiuta la memoria e scandisce le ore dando più senso alla giornata stessa .L’ordine aiuta ad interiorizzare le attività da svolgere e da ricordare. Desiderando allenare la memoria, è possibile segnare gli eventi quotidiani che ne caratterizzano la routine.Sarà così facile notare un miglioramento della memoria e servirà a non dimenticare qualcosa di essenziale come ad esempio quando assumere un farmaco.

Seguire una dieta equilibrata

E’molto importante riuscire ad avere una dieta nella quale vengano assunti cibi sani, in particolare cibi ricchi di fosforo, vitamina C, acido folico e omega 3. Grazie a questi nutrienti verrà attivata la memoria. Questi nutrienti si trovano in frutta a guscio, pesce o uva. E’ altrettanto importante un equilibrio nei quantitativi dei cibi assunti a pasto e la moderazione con le bevande alcoliche da evitare il più possibile.

Suggerimenti per migliorare la qualità della vita

Ogni persona è un mondo a sé, che si espande e si contrae con le proprie leggi. Abbiamo visto alcuni suggerimenti per le persone non più giovani, ma non sono i soli ad avere bisogno di consigli. Ognuno deve scegliere scegliere quelli più adatti alla propria personalità ed al proprio stile di vita.

Attualmente, la percezione tra giovani e anziani è sfocata.E’ fondamentale in ogni caso comprendere che è lo spirito con cui viene affrontata la vita che determina la frontiera dell’età. Se la vita è vissuta e concepita in modo positivo, la sua qualità migliorerà enormemente. Ecco altri 5 consigli per vivere con ottimismo

Prestare attenzione alle cose

In una conversazione è fondamentale prestare attenzione a ciò che viene detto. Sembra banale, ma pensare a qualcos’altro mentre una persona conversa con un’altra, fa perdere la capacità di concentrazione e di memorizzazione. E questo, a lungo andare, finirà per indebolire la memoria e la capacità di ragionamento. Pertanto, è importante sforzarsi di essere vigili quando viene eseguito un compito specifico .

Essere organizzati

Quante volte è successo di mettere a posto oggetti importanti e di non ritrovarli ? È come se qualcuno fosse incaricato di nascondere le chiavi o il cellulare, giusto? Per evitarlo occorre essere organizzati e posizionare sempre questi oggetti nello stesso posto. Dare ad ogni oggetto una sua collocazione,sempre la stessa. In questo modo, sarà molto più facile ritrovarlo e crearsi un’ordine mentale.

Rilasciare lo stress accumulato

Cercare di essere più rilassati possibile, aiuterà ad affrontare la vita in maniera più ordinata e serena e ad avere la testa al posto giusto con una conseguente giusta concentrazione e serenità. Coltivare un hobby, come ad esempio passeggiare nella natura, dipingere o ascoltare la musica preferita,saranno valvole antistress….

Ripetizione

Da bambini viene insegnato a ripetere ciò che va ricordato. All’inizio costa fatica, ma nel tempo servirà per allenare la memoria e il ragionamento per compiere ciò che serve per vivere, come camminare, parlare o studiare. Per questo motivo, per ricordare qualcosa, è molto importante ripeterlo più volte.

Annotare le commissioni

Che si tratti di un notebook o di un telefono cellulare tramite allarmi e note, scrivere ciò che si vuole ricordare sarà di enorme aiuto. Da un lato serve per non dimenticare le cose e dall’altro per scrivere e leggere allo stesso tempo.

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Curiosità

E’ l’ora del giardinaggio per anziani

In questo giardino meraviglioso che è la Creazione, diceva un antico filosofo, il giardino, i giardinieri e i profumi sono la stessa cosa.

Un altro, meno poetico forse, ma più realista, sosteneva che la Natura schiude la sua corteccia e rivela i suoi segreti solo all’uomo che la rispetta.

Ci siamo capiti?

In onore di Herman Hesse

“Vi brillavano allegri convolvoli e gerani, cui facevano eco, nell’ombra, tarde violacciocche gialle; i rosai erano carichi di rose e rigogliose crescevano le siepi di sanbuco e di lillà.”

Dopo ciò che ha detto il grande scrittore, cosa posso aggiungere, se non commemorare le passate, primaverili opulenze?

Giardini delle mie brame

Il mio giardino ideale somiglia, in piccolo, a due che conoscevo bene.

Il primo, nostrano, aveva grandi vasi di bergenie che dominavano i lati di un terrazzo pavimentato con il cotto. Una piana scalinata di pietrisco e ghiaia, coperta da un pergolato di vite, conduceva agli ulivi assolati, a tre ciliegi ed alle fronde ombrellose di un vecchio diospero (o caco, se preferite). Cerco tra i rosai l’angolo dei mughetti, il posto delle fragole, e ritrovo il glicine che faceva capolino dalla soglie delle finestre.

Il secondo giardino si trova in una costa forestiera, affacciata però sul Mare Nostro. Là mi sedevo, sotto seducenti cascate di fiori dai densi colori tropicali. Pareva che danzassero insieme i tralci della bouganville, della plumbago, la bignomia. E forse ancora. Chissà.

Chi è il più bello del reame?

I miei sono ricordi, non lamenti. Ciò che è stato è stato ed è una grazia averlo conosciuto. Vero è che ho sempre fatto dipendere la scelta della mia abitazione, quando potevo farlo, dalla presenza di un giardino, un cortile, un terrazzo. Feci eccezione per un appartamento molto bello. Non oso dire quanta verzura dovette contenere il terrazzino che a malapena ospitava due persone.

Le piante più grandi stazionavano nel cortile condominiale. Qualche volta vi entravo per salutarle.

Sono ancora convinta che una casa senza respiro esterno sia come una bella donna priva di capelli, un auto fuoriserie priva dello spazio di manovra. Dove c’è bellezza, la bellezza resta, però nessun dubbio che manchi qualcosa.

Un toccasana, un amuleto

Oggi il mio spazio di manovra è un cortilotto diviso in due parti. Potrei piantarvi solo alberi bonsai. La plumbago si è adattata, ma un glicine sgretolerebbe quei muri di confine che hanno già qualche ammaccatura.

Durante l’inverno trascuro quei quadrucci di terra, però so che ci sono, aldilà della finestra. E loro sanno che la mia indolenza si spegnerà con l’avvento della primavera.

C’è ancora un freddo birbone; il clima si vendica delle tiepide giornate che ci ha regalato in anticipo. Menomale che non ho tolto le mutande ai limoni. E non ho potato I rosai, mondo befano. Vero che hanno già una profusione di gemme, di boccioli, anche se I miei vicini potrebbero dire che esagero, un pochino.

Il tempo dell’acqua e delle cesoie

Difendo con le unghie e con i denti (quelli che restano) la sessione mattutina davanti al computer, ma ora che le giornate sono lunghe, al sonnolento post pranzo segue un ripartire che si fa rapido dopo il té-tisana.

Una carezza al gatto ed eccomi fuori, a lavorar di lena negli antri sterpagliosi.

A me, mia proda!

Fare e disfare

Il mio passapomeriggi ha delle regole che voglio mantenere.

E così, prima di iniziare le manovre stagionali, mi sono avvicinata alle piante di vecchia data per il rituale saluto. Stavo civettando con loro per farmi perdonare la lunga incuria, ma la beata intesa è finita con l’arrivo falsamente paciocco della belvetta che i figli di Flora, secondo me, chiamano Attila. Ama giocare a guardie e ladri, il lazzarone, ma si cimenta volentieri nel ruolo dell’Otello, pronto a devastare ciò che attira il mio interesse, e dunque il suo. MI affretto ad esibire un’espressione neutra nel salutare di passata il gruppetto di mammole, le margherite (tre), ed i ranuncoli sparsi nel praticello con la tranquillità di chi trascorre le vacanze estive sempre nel solito posto.

Arnesi da giardinaggio

La maggior difficoltà sta nell’aprire il cassetto degli attrezzi. Dopo vari scotimenti e qualche parola irripetibile, sono riesciuta a frugare in un accumulo che nulla ha di artistico. Nella ricerca delle cesoie, piccole e grandi, dei fili metallici ed altri ammennicoli, i guanti escono sempre per ultimi. Forse li diverte il mio timore d’incappare in qualche bestiolina appena uscita dal letargo.

Come trasformare un cortiletto nel giardino di Boboli

Finalmente ho dato il via a piani e conteggi, aiutata dal confortante ausilio dei libri di giardinaggio.

Ho fatto intendere la ragione alla bella ma invadente passiflora cerulea che ambula alacramente dai giardini altrui. Parlano spesso, nei canali cucinieri, di ricette fatte col frutto della passione. Avranno bisogno di cure particolari per diventare commestibili quei tondi, selvatici noccioloni che pendono da ottobre sulla mia testa?

A seguire, ho dimostrato chi comanda alle impudenti foglie intruse che tentavano di far danno ai limoni ancora incappucciati, ed a quel coso, quel fusto che si eleva per togliere la luce all’agapantus….

Avevo appena finito di borbottare contro le verzure che si fanno largo senza riguardo per i miei tesori quando ho scorto le ortiche. O meglio: loro, le malefiche, hanno scorto me.

Tutti gli anni è la stessa storia! Mi è capitato d’affamigliarmi con qualche inedito rigurgito, ma trancio sempre senza pietà quei cespi spinosi. Saranno anche buoni da mangiare, e pure fertilizzanti per le piante, messi a macerare nell’acqua, ma trovarsele alle caviglie è un’esperienza che non vi consiglio.

Lo so che non è Boboli

Prima di rientrare in casa ho dato un’occhiata in giro per controllare che tutto fosse dove e come deve stare.

E intanto respiro un nugolo di aromi da arrosto che sale dalla vascona metallica adibita ad orticello: salvia, rosmarino alloro, il basilico in estate,

Dite la verità. Non sembrava che parlassi del Giardino di Boboli?

È il mio cortilotto e va bene così. Chi mi darebbe la forza fisica e il denaro per misurarmi con simili imprese?

Inno alla natura

Ho voglia di canticchiare. ‘Fioriii! Chi vuol fiori dal mio paniereee…’

Mi accorgo di mugolare, immobile, con le piccole cesoie nelle mani guantate.

Chissà cosa pensano i vicini.

Alla buon ora! Diamoci da fare che oggi non ho ‘compicciato’ nulla! Via al Sangue di bue, ai lupini ed a tutto l’ambaradan necessario a far crescere liete ed arzille le pianticelle.

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Sicurezza per gli anziani

Guida e sicurezza negli anziani

La sensazione di libertà di poter disporre di un’auto propria e di una patente di guida è eccezionale e regala sicurezza ed indipendenza. Anche se diventa insicuro nel corso degli anni, molte persone anziane rinviano per questo motivo la decisione di smettere di guidare.

Naturalmente ogni caso è diverso dall’altro. Per taluni guidare può ,però, divenire addirittura pericoloso. Con il passare degli anni,diminuiscono i riflessi che divengono più lenti,la visione ,l’attenzione e la concentrazione sono meno vivaci . Per motivi di sicurezza per tutti, sarebbe necessario considerare di abbandonare la guida ,dopo una certa età. Queste considerazioni andrebbero sempre fatte in maniera obbiettiva e, magari, e ne andrebbe parlato con il proprio medico di famiglia,che può consigliare a seconda dei casi se è meglio smettere di guidare o se a suo parere è ancora possibile farlo senza pericolo per se stessi e per gli altri.

La cosa più importante è tenere in considerazione i cambiamenti legati all’età. Con un’idea più globale, ognuno sarà bene a conoscenza dei pericoli della guida. Ecco alcune informazioni e suggerimenti sulla sicurezza per i conducenti meno giovani, per garantire ai genitori e ai loro cari più anziani la sicurezza sulla strada.

Le modifiche legate all’età possono rendere la guida pericolosa

Le statistiche mostrano che l’ età e la salute del conducente possono influire sulle sue capacità di guida e comprometterne di conseguenza la sicurezza al volante. Ecco alcuni fattori legati all’età che possono influenzare il conducente :

Cognizione: durante la guida, occorrono più abilità contemporaneamente, tra cui attenzione, memoria ed elaborazione visiva. Nel caso in cui giudizio e velocità di elaborazione siano compromessi, è compromessa la capacità di guida.
Audizione e perdita della vista: esami della vista e dell’udito regolari sono indispensabili per una guida sicura. In questo modo sara possibile ascoltare le sirene di emergenza e vedere la strada, i pedoni, i segnali e altri veicoli.
Condizioni mediche: morbo di Alzheimer, demenza, diabete, pressione alta e bassa, sclerosi multipla, disturbi del sistema nervoso, artrite grave, depressione grave, disturbi del sonno o altre malattie possono rendere la guida pericolosa.
Farmaci: alcuni farmaci possono ridurre le capacità di guida, inclusi antistaminici e farmaci per la depressione, il diabete e la riduzione del dolore. E’ importante chiedere sempre al proprio medico come i nuovi farmaci influenzeranno il modo di guidare proprio e dei propri congiunti.
Funzione motoria: con l’ avanzare dell’età, la flessibilità diminuisce, le articolazioni diventano più rigide, i muscoli si indeboliscono. Azionare i pedali del freno, della frizione e dell’acceleratore, girare la testa per vedere il traffico e usare il volante può essere più difficile nel corso degli anni.

Risorse per la sicurezza dei conducenti più anziani

Fortunatamente, ci sono risorse che gli operatori sanitari, i genitori e le persone care possono utilizzare per garantire la sicurezza del guidatore di ogni età . È necessario elaborare un piano per tutti . Dopotutto, guidare mette a rischio la sicurezza di tutti,la propria e quella degli altri.

L’anziano autista

Le capacità di guida sono compromesse a causa del passare del tempo. Per compensare, ci sono alcuni consigli che i conducenti e soprattutto quelli più anziani dovrebbero prendere in considerazione:

Cercare di percorrere strade ben conosciute .
Limitare i viaggi verso aree vicine e allo stesso tempo, con passaggi di facile accesso, evitare le curve a tornante, passi di montagna o strade strette.
Cercare di evitare incroci con più corsie.
Evitare di guidare di notte o nei giorni in cui la visibilità e il tempo sono scarsi. E’ sconsigliabile per tutti,non solo per i meno giovani, guidare nei giorni di pioggia, neve, grandine o nebbia.

Corsi di sicurezza per conducenti senior

Frequentare questi tipi di corsi potrebbe non interessare in primo luogo il conducente senior. Queste classi di sicurezza , tuttavia, possono aggiornare le proprie conoscenze e questo tipo di lezione può insegnare ad avere un miglior adattamento alla guida .

Esame di coscienza nei conducenti più anziani

Tutti i guidatori ed in special modo quelli meno giovani, dovrebbero imparare a autocriticare le proprie capacità nel condurre un veicolo ,nel viaggiare per le strade .Ognuno dovrebbe essere pronto ad accettare i segni che lo rendono meno adatto alla guida. Essere testardi con questo argomento non porta a nulla.L’autocritica è la miglior posizione per evitare gli incidenti.

Punti da tenere d’occhio per i guidatori più anziani

Se l’abilità di guida di un membro della famiglia più anziano, è messa in discussione conviene quanto prima fare un giro in macchina con lui o lei e prestare attenzione a quelle che possono essere le problematiche sopravvenute . Questa semplice azione ed attenzione darà la certezza se sia giusto continuare a farlo guidare o se sia utile prendere delle misure di sicurezza per la sua incolumità e per quella degli altri.

Valutazione e decisione finale nel guidatore anziano

Il dottore

Il medico di famiglia è riconosciuto come colui a cui è possibile riferirsi per un giudizio sulla capacità di guida in sicurezza. Dopo aver esaminato il paziente , potrà trarre conclusioni e dimostrare empiricamente la sua incapacità o capacità di continuare a guidare.

famiglia

La famiglia e gli amici dovrebbero essere i migliori giudici per determinare se una persona anziana è ancora adatta alla guida. Talvolta però, consciamente o inconsciamente, i familiari per affetto,per non addolorare il parente in questione, non ne giudicano obbiettivamente la guida spericolata distorcendone l’effettiva valutazione .

Riporre la propria fiducia nella sua capacità di muoversi autonomamente alla guida del proprio veicolo può evitare un conflitto ,ma allo stesso tempo, può significare non voler riconoscere che la malattia del parente sta peggiorando.

Come gestire la situazione

Il momento più delicato, a livello psicologico, è riconoscere che non è più sicuro guidare, né per la propria salute né per quella degli altri. Conviene serenamente sollevare l’argomento sulla preoccupazione di una futura guida poco sicura. E’ molto difficile convincere se stesso o un parente che si ama di questo fatto, è importante comprendere la sensazione di sgomento nel riconoscere che una propria capacità si sia ridotta o sia proprio finita. Non è facile adattarsi quando si invecchia, a perdere l’autonomia .

Talvolta, non potendo guidare, alcune persone possono sentirsi depresse. Per questo motivo, sono importanti in chi sta loro vicino ,la comprensione, l’incoraggiamento e le rassicurazioni.

L’importanza della prevenzione

I cambiamenti dell’età, devono essere compensati in qualche modo. Ecco alcuni suggerimenti su come prevenire questi eventi:

Come già consigliato precedentemente, è molto importante l’ esercizio fisico moderato su base regolare. Una persona attiva avrà sempre maggiore agilità al volante.
Chiedere al medico gli effetti di un farmaco sulla guida.
Eseguire controlli medici ogni anno. La cosa raccomandata, a partire da una certa età, è di procedere con il rinnovo della patente di guida e controllare la vista e i riflessi.
Non guidare in condizioni di scarsa visibilità come con neve, pioggia, nebbia o di notte.
Evitare di guidare in zone molto trafficate.
Provare ad utilizzare i mezzi pubblici e camminare, attraversare sulle strisce pedonali.
Pianificare il percorso in auto se non è noto per evitare di perdersi o disorientarsi. Se il viaggio è lungo, cercare di effettuare soste ogni ora, per attivare la circolazione e rimanere idratati. In caso di stanchezza fermarsi in un area di servizio a riposare.

Misure per conducenti anziani con demenza e Alzheimer

Ci sono momenti in cui colui a cui è stato legalmente impedito di guidare, ignora e rifiuta di accettare questo fatto. Ci sono alcune situazioni, in caso di demenza senile o di malattia di Alzheimer in cui le persone dimenticano di non poter guidare.

È in questi casi che il caregiver di queste persone deve prendere alcune misure di sicurezza Questi sono alcuni consigli:

Se non ascoltano alcuna ragione, va loro dimostrato che ” non possono guidare” con un ordine insegnato dal medico.
Oltre al medico, può essere necessaria un’altra figura autoritaria come un avvocato o un prete per convincere il malato che non ha più il pieno potere di guidare.
Vanno nascoste o sostituite le chiavi dell’auto in modo che non possa essere avviata.
Va venduta l’auto o rimossa la batteria se non c’è altro modo.
Va distratta la persona per farle dimenticare di voler prendere la macchina.
Parcheggiare l’auto lontano da casa. .

Ti invitiamo a condividere le tue esperienze di sicurezza con noi nei commenti in modo che altre persone nella tua stessa situazione sappiano come comportarsi.

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Suggerimenti per evitare la disidratazione negli anziani

L’estate sta arrivando e, con essa, vari problemi come il colpo di calore e soprattutto la disidratazione in particolare nelle fasce d’età più delicate come i bambini e le persone anziane che possono avvertire meno sete e talvolta dimenticare di bere.

Per evitare la temuta disidratazione,in estate, vanno bevuti almeno sei bicchieri d’acqua al giorno .

La riduzione della sete può rendere la disidratazione una seria minaccia nei giorni caldi. È per questo motivo che tutti si devono sforzare di bere prima ancora di avvertirne la necessità. Il caregiver servirà per ricordare sistematicamente a tutti di bere durante la giornata .

La disidratazione è molto pericolosa fino al punto di aumentare i tassi di mortalità tra i pazienti più anziani ospedalizzati. Con l’aumentare dell’età questo problema crea il rischio di ripetute degenze in ospedale se il contenuto di acqua del corpo diminuisce con esso aumenta il rischio di gravi conseguenze . Conoscendo i rischi della disidratazione , la prevenzione è essenziale ed è qualcosa che non può essere ignorata.

Sulla base di questa premessa, come è possibile comprendere quando una persona è da considerarsi disidratata ? La cosa principale e più importante è conoscere quali sono i sintomi della disidratazione per poter agire di conseguenza e determinare quale sia il trattamento appropriato.

Sintomi di disidratazione negli anziani

I primi sintomi avvertiti in caso di disidratazione sono le mucose e la pelle asciutte, seguite da costipazione e diminuzione della quantità delle urine. Se la disidratazione è più grave, è possibile perdere peso bruscamente, vedere l’urina divenire più scura, soffrire di sonnolenza e, in generale, provare affaticamento in tutto il corpo.

Oltre a questi sintomi, una persona anziana disidratata soffre di un calo della pressione sanguigna. E, al tempo stesso, il cuore batte più velocemente per bilanciare . Possono insorgere altri problemi come sentire uno stato confusionale o provare vertigini, fino a raggiungere situazioni più estreme come la sincope.

I caregivers degli anziani devono cercare di far consumare ai loro pazienti tra 1,5 e 2 litri di liquidi al giorno; come del resto viene raccomandato da medici e nutrizionisti a tutti per vivere in buona salute, bambini,giovani e meno giovani. Non necessariamente deve essere tutta acqua, poiché possono essere ingerite anche altre bevande come tè, succhi di frutta, latte o infusi . Il corpo umano disidratandosi perde acqua. con una maggior concentrazione di più sostanze nel sangue, il che può essere pericoloso.

Alcune strategie per incoraggiare il consumo di liquidi

Per la nostra salute e per quella di chi abbiamo vicino e di chi ci prendiamo cura, che sia un bambino,un parente,un paziente, o come caregiver di se stessi e degli altri è importante incoraggiare sempre l’assunzione di liquidi,soprattutto con il caldo estivo.Per la nostra salute e quella degli altri è necessario bere :

Offrire liquidi durante il giorno
Incoraggiare il consumo di acqua insieme ai farmaci
Assicurarsi che la persona ,di cui ci prendiamo cura, abbia sempre accesso all’acqua durante il giorno
Offrire bevande salutari e che siano possibilmente quelle preferite

Promemoria per evitare la disidratazione negli anziani

Bere è essenziale per la vita, molto più importante del cibo che mangiamo.
Nei giorni caldi è necessario avere un’adeguata idratazione.
È importante idratarsi prima di avere sete, che non è altro che un segnale di avvertimento nel nostro corpo.

Trattamento per la disidratazione

Prevenire è meglio che curare.

Per evitare la disidratazione il buon senso suggerisce soprattutto nei giorni caldi e soleggiati di bere quanto più liquidi possibile anche senza sete.

Difronte ad una persona disidratata il trattamento più efficace consiste nel recuperare elettroliti e fluidi persi. Una lieve disidratazione porta a vomito, diarrea o febbre. Per reintegrare i liquidi persi è consigliabile usare questi liquidi:

Acqua . È il liquido per eccellenza e più benefico contro la disidratazione.
siero orale . La preparazione di un siero orale fornisce tutti i nutrienti che vengono persi a causa della disidratazione. Le bustine che possono essere sciolte in acqua sono disponibili in tutte le farmacie.
bevande isotoniche . Le bevande sportive contengono un’alta percentuale di elettroliti, utili per idratare il corpo e aiutare a ritrovare lo stato di salute.

Come prevenire la disidratazione negli anziani questa estate

Come prevenire la disidratazione soprattutto in estate, il momento in cui è più facile soffrirne.

Non abusare di bevande zuccherate come bevande analcoliche. Rendono difficile l’idratazione!
Portare una bottiglia a mano. Con essa vicino ricorderemo di tanto in tanto la necessità di bere.
Evitare di fare sforzi fisici nelle ore più calde.
Bere molta acqua.
Aumentare il consumo di frutta e verdura.
Rimanere in luoghi freschi e ombreggiati quando è possibile.
Prendere maggiori precauzioni nelle ondate di calore.
Bere vari drink: infusi, succhi di frutta, frullati …
Visitare o chiamare le persone anziane che vivono sole.

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Salute

Esercizi fisici per le persone anziane

Gli esercizi fisici per le persone anziane servono per essere più forti, più agili e per poter continuare a fare le attività preferite ancora per lungo tempo. È il modo più efficace per migliorare la mobilità, la forza e il coordinamento, che ha un impatto su una migliore qualità della vita.

Una vita sedentaria rende gli anziani più anziani velocemente.

Una vita attiva, al contrario, fa il miracolo di ringiovanire e riuscire a svolgere compiti quotidiani che altrimenti non potrebbero essere fatti.

Vantaggi degli esercizi fisici per le persone anziane

L’esercizio fisico e l’attività fisica fanno bene a quasi tutti,bambini,adolescenti,giovani e meno giovani .

Tra gli innumerevoli benefici, i più ovvi sono il miglioramento sia della salute fisica che di quella psicologica.

Un esercizio fisico moderato aiuta anche a mantenere un peso corporeo adeguato.

Allo stesso modo, la percentuale di grasso corporeo si riduce, giorno per giorno,cosa molto positiva per una buona salute,per l’armonia psicofisica e per la voglia di vivere.

Oltre ai suddetti benefici, gli esercizi fisici per tutti e maggiormente per i meno giovani presentano altri vantaggi.

Eccoli:

Riduce fortemente il rischio di possibile depressione.
Rafforza l’autostima.
Aumenta lo stato di benessere e di felicità poichè rilascia endorfine.
Stimola la neurogenerazione, ritarda e riduce il declino cognitivo.
Riduce i problemi di stress e di insonnia.
C’è meno rischio di patologie come l’ipertensione, il diabete o i disturbi cardiaci.
L’esercizio fisico aiuta a controllare la glicemia.

Tipi di esercizi per le persone anziane

La quantità di esercizio di cui una persona anziana ha bisogno dipende dall’ età e dal suo stato di salute.

Pertanto, è sempre consigliabile parlare con un medico del tipo di esercizio appropriato per ciascun caso. Se l’adulto più anziano non è attivo, può iniziare lentamente e raggiungere gradualmente il proprio obiettivo.

Esistono quattro tipi principali di esercizi e ognuno di essi è diverso. Se la persona anziana riesce a fare tutto in modo equilibrato, ne trarrà tutti i benefici.

Attività di resistenza o aerobica

Gli esercizi di resistenza aumentano la respirazione e la frequenza cardiaca.

Nel caso degli anziani, ecco alcuni esempi delle attività da poter fare per migliorare la resistenza:

Camminata veloce o jogging.
Dancing.
Nadar.
Andare in bicicletta

Esercizi di forza

E’ necessario per non perdere la forza dei muscoli eseguire esercizi di forza moderata.

Rafforzare i muscoli dovrebbe essere una priorità per mantenere una buona qualità della vita. Quali esercizi possono fare?

Sollevamento pesi
Usare una banda di resistenza.
Squat.

Esercizi di equilibrio

E’ molto importante prevenire le cadute soprattutto nella terza e quarta età durante le quali le ossa possono aver perso calcio divenendo più fragili con una maggior facilità di rottura .

Esercizi di bilanciamento preciso aiutano a prevenire quelle temute cadute e conseguenze. Ecco alcuni esempi di esercizi di equilibrio:

Equilibrio su un piede. È importante mantenere un supporto con un oggetto come una sedia.
Camminare in linea retta sollevando le braccia all’altezza delle spalle.
Mettersi in punta di piedi.
Alzare le gambe indietro.

Esercizi di flessibilità

La flessibilità, come la forza, sono qualcosa che gli anziani tendono a perdere.

Questi esercizi allungano i muscoli e possono aiutare il corpo a rimanere agile. Ecco alcuni esempi di esercizi con i quali poter migliorare la flessibilità:

Girare la testa da sinistra a destra e da destra a sinistra.Ripetere per 10 volte
Alzare le mani con i gomiti flessi e i palmi rivolti verso il soffitto. ” “
Tenere un asciugamano dietro la schiena con una mano e tirarlo con l’altra.
In piedi, inclinare il corpo in avanti e appoggiare le mani contro il muro.
Sedersi su una sedia e allungare la gamba su un’altra sedia che è stata posizionata accanto ad essa.

Esistono attività di routine con cui esercitare diverse parti del corpo senza accorgersene.

È il caso di salire e scendere le scale invece di usare l’ascensore, mettere la lavatrice, appendere i vestiti, legare i lacci delle scarpe, giocare con i nipoti …

Smettere di essere attivi intristisce a tutte le età,ma maggiormente nell’invecchiare.

Quindi non ci sono scuse, è tempo di tornare attivi e fare gli esercizi fisici che fanno ringiovanire e sentire più felici.

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Nutrizionista

Dieta sana per gli anziani

Fortunatamente oggi si invecchia molto più tardi perchè siamo molto più attivi di quanto non fossero i nostri nonni ed i nostri bisnonni, decenni fa. Oltre all’esercizio fisico, l’origine di questo cambiamento è l’integrazione di una dieta sana per tutti ,giovani e meno giovani.

In effetti, mangiare una varietà di cibi aiuta a fornire i nutrienti di cui una persona ha bisogno mentre invecchia.

Il modo migliore per evitare di cadere nella spirale di chili in più e malattie associate è iniziare a mangiare sano.

Un piano alimentare salutare enfatizza frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi. Allo stesso tempo, include carne magra, pollo, pesce, legumi, uova e noci. E non va dimenticato che il regime alimentare deve essere povero di grassi saturi, grassi trans, sale (sodio) e zuccheri aggiunti.

Alimentazione sana per gli anziani

Mangiare bene non deve essere difficile nella terza e quarta età . Devono essere seguite alcune linee guida dietetiche, che non implicano però di mangiare cibi senza sapore.

Ecco alcuni consigli per seguire una dieta sana:

Mangiare frutta e verdura. Possono essere consumate congelate e in scatola, ma per mantenere intatte le loro proprietà, è consigliabile mangiare verdure fresche di stagione.
Variare le opzioni proteiche con più pesce, legumi e piselli.
Sandwich di cereali integrali, pane e cracker con riso e pasta.
Mangiare latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi come latte, yogurt o formaggio. La vitamina D aiuta le persone anziane a mantenere le ossa sane.
I grassi sono necessari, ma si dovrebbero consumare grassi sani come i grassi polinsaturi e monoinsaturi. L’olio d’oliva è il grasso più sano per eccellenza ed è quello usato durante la dieta mediterranea.

Suggerimenti per una dieta sana per le persone anziane

Oltre a tutto quanto menzionato sopra ecco altri consigli:

Le persone in generale, e gli adulti più anziani in particolare, non dovrebbero mangiare prodotti industrializzati. Questi alimenti contengono grassi, che sono un tipo di acido grasso insaturo il cui apporto può essere dannoso per il corpo.

È di vitale importanza idratarsi e bere liquidi anche senza sete. Bere a piccoli intervalli, mescolando l’acqua con le infusioni, i succhi naturali, un brodo, una zuppa … Naturalmente, dovrebbero essere evitate le bevande zuccherate o gassate, così come l’alcol. In quest’ultimo caso, e se non controindicato dal medico, si può bere un piccolo bicchiere di vino a pranzo e cena.

Per una buona digestione sono consigliabili 4-5 pasti al giorno:

Colazione, pranzo, merenda e cena, con un’opzione per avere qualcosa di leggero nel mezzo della mattina prima del pranzo.

E’ necessario cercare di ridurre la quantità di cibo consumato. Soprattutto a cena, che deve essere leggera.

Aggiungere attività fisica

Equilibrare l’attività fisica a una dieta sana è la ricetta migliore per mantenere intatti salute e fitness. Ottimo sarebbe fissare almeno l’ obiettivo di essere attivi per 1 ora al giorno. Ci sono persone che lo trovano eccessivo, ma è stato dimostrato che un corpo attivo è un corpo molto più sano.

Per non stancarsi eccessivamente è consigliabile dividere l’attività in più sessioni in modo da non provare troppa stanchezza.

Chi è attualmente inattivo, può iniziare con alcuni minuti di attività, come camminare, e aumentare gradualmente man mano che diventa e si sente più forte.

Tuttavia, prima di iniziare un nuovo programma di attività fisica è consigliabile consultare il proprio medico, soprattutto quando l’attività, invece di camminare, lavora il cardio ed è più impegnativa fisicamente.

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Assistenza agli anziani

Controllo, somministrazione e monitoraggio dei farmaci negli anziani

E’ molto importante il controllo, la somministrazione e il monitoraggio dei farmaci prescritti dal medico in caso di patologie. È un punto chiave della cura il rispetto degli orari in cui somministrare i farmaci . In caso di una persona anziana non autosufficiente è necessario affiancargli un caregiver o comunque una persona specializzata nella cura della sua patologia,che lo aiuti a rispettare gli orari delle cure mediche e che sia in grado di prestare assistenza in caso di necessità .

Problemi di terapia negli anziani

L’aspettativa di vita aumenta nel corso degli anni. E ciò è dovuto, in gran parte, grazie ai progressi della medicina e ai farmaci sempre più efficaci.

In cambio, i progressi non sempre risolvono tutte le difficoltà. In effetti, i cambiamenti fisiologici del corpo influiscono notevolmente. Questo è il caso del modo in cui i farmaci vengono metabolizzati e / o assorbiti.

Di seguito spieghiamo un problema che è possibile incontrare:

Diversità farmacologica .

Abbiamo visto che ci sono medicine sempre migliori. Tuttavia, ci sono anche più varianti. Ciò semplifica la somministrazione sia a casa che negli ospedali.

Gli anziani che non possono badare a se stessi .

Ognuno di noi, ha una diversa situazione personale e familiare. E, in molti casi, c’è bisogno dell’aiuto dei membri della famiglia per svolgere attività di base, come l’assunzione di un farmaco. Questo fatto, insieme agli obblighi lavorativi dei loro caregiver, rende difficile la somministrazione di farmaci. Ecco perché ci sono aziende che si prendono cura di persone. Il nostro obiettivo è essere in grado di aiutarti e raggiungerti quando hai bisogno di noi.

Eccesso di farmaci.

A partire dall’età di 65 anni, molte persone assumono medicine ogni giorno. Non solo, ma quasi la metà dovrebbe assumere 4 o 5 farmaci diversi per ogni tipo di disturbo. E cosa implica questo eccesso di farmaci? Da un lato, potrebbero esserci maggiori complicazioni. E dall’altro, potrebbero esserci disabilità cognitive nelle attività quotidiane o interazioni farmacologiche serie.

Come controllare i farmaci negli anziani

Ci sono alcuni compiti e azioni che possono essere eseguiti per il controllo dei farmaci negli anziani. E’ talvolta consigliabile rivolgersi e chiedere aiuto a personale qualificato nel caso in cui non si sia sicuri di sapere come mantenere un buon controllo dei farmaci da assumere o da far assumere ai propri cari quotidianamente.

Ecco alcuni consigli per aiutare a semplificare il controllo dei farmaci della persona amata:

Usare un organizzatore di medicinali. Ne esistono divisi per giorni , mattina, pomeriggio e sera.
Avere sempre con sè l’elenco di tutti i farmaci da assumere o far assumere durante la giornata. Ciò include anche la dose, la quantità e la frequenza dell’assunzione.
Andare nella stessa farmacia per acquistare i farmaci è molto utile, poiché semplifica notevolmente il controllo dei farmaci. E quella relazione con il farmacista aiuta perché hanno informazioni molto dettagliate sui farmaci. E, in caso di dubbio, sapranno rispondere chiaramente e offrire suggerimenti.
Elencare gli effetti collaterali che possono causare l’assunzione di farmaci. In questo modo, sarà più facile identificare eventuali complicazioni che possono sorgere.
Chiedere al medico se poter assumere le medicine contemporaneamente. Non è sempre possibile, ma ci sono molti farmaci che possono essere regolati per assumere contemporaneamente. Ciò semplifica il controllo e la somministrazione dei farmaci e semplifica il processo.

Considerazioni per la somministrazione di farmaci agli anziani

Vogliamo sottolineare ancora una volta l’importanza di un buon follow-up sull’assunzione di farmaci che le persone dovrebbero portarsi dietro. Come caregiver, devi sapere come monitorare i farmaci e, allo stesso tempo, capire come devono essere somministrati. Per questo motivo riteniamo opportuno prendere in considerazione questi punti:

Non è necessario saltare gli orari o modificare la dose dei farmaci.
Per evitare la perdita di qualsiasi pillola o fiala, è necessario aprire le lattine su una superficie piana priva di elementi.
Nessuno dovrebbe mai prendere la medicina di un’altra persona.
Collocare i farmaci in luoghi in cui i bambini e / o gli animali non possano accedere.
Conserva i rispettivi farmaci in aree ben separate.
Conservare i farmaci in luoghi in cui non sono soggetti a umidità o calore.
Andare dal medico in caso di dubbio.
Non mescolare i farmaci e, naturalmente, buttare via quelli che sono scaduti.

Aiuto professionale per il monitoraggio dei farmaci

E’ molto importante che il familiare sia affidato alle cure di persone o strutture serie e competenti. Per questo motivo, dovete affidarvi a persone con la massima attenzione, qualità umana e professionalità per prendersi cura della salute della persona amata.