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Alimentazione per Anziani

INTEGRATORI

QUALI INTEGRAZIONI SERVONO AGLI ANZIANI?

Gli anziani spesso mangiano poche proteine......ecco come rimediare. |  Farmacia Malpezzi

Le evidenze scientifiche dimostrano che gli anziani hanno bisogno di un maggior apporto di proteine ​​con la dieta al fine di mantenere lo stato di salute, promuovere il recupero dalla malattia e preservare la funzionalità fisica.  E’ noto da tempo che il trofismo muscolare è strettamente legato all’apporto di proteine, per le loro capacità di esercitare precisi “effetti “

L’anabolismo muscolare nell’anziano, a parità di proteine introdotte, è ormai dimostrato  dipendere:

  1. dalla combinazione delle proteine alimentari con altri nutrienti (soprattutto glucidi/carboidrati) nel medesimo pasto;
  2. dal momento di consumo delle proteine in relazione alla attività motoria / sportiva o alla seduta di riabilitazione;
  3. dalla loro composizione amminoacidica ( qualità proteica);
  4. dalla rapidità di assorbimento dalle proteine utilizzate.

Un gruppo di studio, raccomanda nell’anziano l’assunzione giornaliera media di 1,0 – 1,2 grammi di proteine ​​per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Le persone anziane con grave malattia renale (GFR stimato <30 ml / min / 1,73m2), ma che non sono in dialisi, sono un’eccezione a questa regola; questi individui potrebbero dover limitare l’assunzione di proteine. Il raggiungimento del quantitativo proteico può avvenire sia aumentando il consumo di alimenti proteici, sia attraverso l’utilizzo di supplementi. a base di proteine, aminoacidi essenziali e non o singoli aminoacidi. Tali preparati, sotto forma di polvere, compresse o liquidi, sono particolarmente utili nel periodo post allenamento riabilitativo, momento in cui l’introduzione di proteine e carboidrati a rapido assorbimento è maggiormente efficace ai fini del trofismo muscolare.

Frutta e verdura di stagione a Dicembre: guida utile

Frutta e verdura hanno l’80% in meno di vitamine e minerali rispetto a 30 anni fa

Gli scienziati confermano: la frutta e verdura che mangiamo ha perso quasi tutti i suoi nutrienti a causa delle ibridizzazioni delle specie, l’impoverimento dei terreni, lunga conservazione e l’inquinamento atmosferico. Si è arricchita invece di metalli pesanti.

dovremmo mangiarne almeno 7 volte tanto per ottenere le stesse vitamine e minerali che assumevano i nostri genitori e i nostri nonni, dovremmo mangiarne almeno 7 volte tanto per ottenere le stesse vitamine e minerali che assumevano i nostri genitori e i nostri nonni.

I valori di vitamine e minerali nel 1950 e nel 1999

Il Dr. Donald Davis, un ex ricercatore presso l’Istituto Biochimica presso l’Università del Texas, Austin, ha guidato un team che ha analizzato 43 tipi di frutta e verdura confrontando i valori di vitamine e minerali nel 1950 e nel 1999. Il calo più sostanziale riguarda calcio, proteine, vitamina C, fosforo, ferro e riboflavina. «Hanno avuto un crollo medio del 40%» afferma il ricercatore.  Ad esempio 100 gr di broccoli che nel 1950 contenevano 130 mg di calcio nel 1999 quel valore è sceso a 48 mg.

Non accusiamo semplicemente la dieta moderna delle malattie in crescita esponenziale della nostra epocauna carenza di vitamine e minerali può innescare ogni serie di disturbi ed aumentare la mortalità, ed oggi è sempre più difficile assimilare questi nutrienti preziosi.  

Già 30 anni fa la sola dieta sarebbe stata sufficiente a fornire un adeguato apporto vitaminico: ecco perché i nostri avi riuscivano a lavorare nei campi tutto il giorno senza mangiare molto ed erano più forti. Oggi invece, il cibo si è impoverito dei micronutrienti necessari per mantenere uno stato di salute ottimale.

Un’analisi del Kushi Institute dei nutrienti nel periodo 1975-1997 ha trovato che i livelli medi di calcio in 12 verdure fresche è sceso del 27%; i livelli di ferro 37%; i livelli di vitamina A il 21%, e livelli di vitamina C del 30%.

Un analogo studio britannico dei nutrienti nella frutta e verdura nel periodo 1930-1980, pubblicato sul British Food Journal, ha scoperto che in 20 verdure il contenuto medio di calcio era diminuito del 19%; ferro 22%; e potassio 14%.

Ancora un altro studio ha concluso che si dovrebbero mangiare oggi otto arance per ricavare la stessa quantità di vitamina A  e C che i nostri nonni avrebbero ottenuto da una.

Una ricerca eseguita in Germania dal Prof. Liesen di Monaco, sono state effettuate analisi su campioni di vegetali, ). I dati riportano le differenze nutrizionali nell’arco di circa dieci anni (1985-1996) nel contenuto di calcio, acido folico, magnesio, vitamina C e vitamina B in alcuni frutti e verdure espresse in mg.

Gli scienziati confermano: la frutta e verdura che mangiamo ha perso quasi tutti i suoi nutrienti a causa delle ibridizzazioni delle specie, l’impoverimento dei terreni, lunga conservazione e l’inquinamento atmosferico. Si è arricchita invece di metalli pesanti.

Come rimediare?

  • Acquista biologico o non trattato
  • Scegli la frutta e verdura più piccola
  • Bere molti estratti di frutta freschi fatti in casa è un modo per consumarne un grande quantità assumendo tutti i nutrienti eccetto le fibre
  • Assumi integratori vitaminici.

PER ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE.

Attenzione ai grassi.

Princìpi nutritivi o nutrienti o sostanze nutritive - Mind42: Free online  mind mapping software

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23867520/

Questo articolo ha solo fine illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

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RICETTA PER I NONNI

POLPETTE AL SUGO

polpette per tutti

È una di quelle pietanze che vanno bene a grandi e piccoli e piacciono sempre a tutti: le polpette al sugo sono un secondo piatto della tradizione di cui ogni famiglia possiede la propria ricetta.

INGREDIENTI

ESECUZIONE RICETTAFACILE
PREPARAZIONE15 MIN
COTTURA25 MIN
PORZIONI6-8 PORZIONI

INGREDIENTI

  • 3 fette di pane raffermo ( o pane grattugiato)
  • ½ bicchiere di latte
  • 800 g di carne di manzo tritata
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 3 uova
  • cipolla (per il sugo)
  • 300 g di polpa di pomodoro (per il sugo)
  • ½ cucchiaio di concentrato di pomodoro (per il sugo)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva (per il sugo)
  • sale e (pepe a gusto personale)
  • opzione – q.b. a piacere (aggiunta di prezzemolo e aglio tritato finemente)

ESECUZIONE

1 – Ammollare precedentemente il pane o il pangrattato ed il parmigiano con il latte.

2 – Mettere in una ciotola la carne tritata creare una buchetta nel centro e aggiungere tutti gli ingredienti

3 – Impastare molto bene e modellare le polpettine di grandezza uguale.

Ricetta delle Polpette al sugo il piatto della nonna - Napoli Turistica

​4 – Preparate il sugo con un battuto di cipolla e olio, rosolare lievemente e aggiungere la polpa e il concentrato di pomodoro, amalgamare bene e aggiungere dell’acqua q.b. e sale q.b. aspettare che il sugo cominci a bollire e versare le polpette con delicatezza.

In origine era un piatto fatto per riciclare gli avanzi.

Attualmente si preparano con della carne tritata di manzo acquistata allo scopo, pane raffermo ammollato nel latte e parmigiano grattugiato, assicurano un risultato eccellente. Se poi aumentate le dosi di salsa e riducete le dimensioni fino ad ottenere delle “polpettine”, saranno un condimento per la pasta strepitoso!

Spaghetti con le polpette al sugo | La Cucina che Vale



Buone a pranzo come a cena, in famiglia o con gli amici, appena fatte o riscaldate, le polpette richiamano alla convivialità e mettono il buonumore.  Anche le Polpette alle olive sono polpette di carne al sugo che invitano alla “scarpetta”, esattamente come le Polpette di ricotta al sugo.

D’altro canto le polpette sono sempre apprezzate: si possono fare fritte, al forno, e persino al vapore. E le varianti sono quasi infinite, con la carne, con il pesce, ma anche polpette vegetariane e con i legumi, come le polpette di ceci e pecorino o quelle di verdure al forno.

Ricetta rivisitata: https://www.cucchiaio.it/ricetta/polpette-al-sugo/

Buon appetito

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ALIMENTAZIONE

CONOSCIAMO LE UOVA

a cura di Salvatrice Bozzari

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L’uovo è un alimento base della nostra alimentazione.

In Italia vengono consumate 12 miliardi di uova ogni anno, per un consumo, pro capite di 13,7 kg. Parte del consumo delle uova avviene indirettamente,  con l’assunzione di alimenti che contengono uova, come pasta all’uovo, dolci, biscotti

LE CLASSIFICAZIONI DELLE UOVA

  • Sulle confezioni si trova la dicitura “categoria A” che si riferisce alle uova denominate “uova fresche”. Guscio e cuticola: forma normale, puliti e intatti;
  • Le uova di “categoria B“, denominate di “seconda qualità”, sono destinate all’industria alimentare. Camera d’aria: altezza non superiore a 6 mm, immobile; tuttavia, per le uova commercializzati con la dicitura «extra», l’altezza non deve superare i 4 mm.

IL CODICE

0 – allevamento bio,
1 – allevamento all’aperto,
2 – allevamento a terra e
3 – allevamento in gabbia/batteria.

I CODICI – METODO DI ALLEVAMENTO

Dal 1° gennaio 2004 è d’obbligo stampare sugli imballaggi e sul guscio delle uova un codice che fornisce una serie di significative informazioni ai consumatori. Tutte le uova devono recare stampigliato sul guscio un codice che identifica oltre al sistema di allevamento delle ovaiole, il produttore e l’ubicazione dell’allevamento.

Codice 0

Uova da agricoltura biologica terreno naturale all’aperto fino a 10 metri quadri per gallina;

  • mangime biologico (cereali e mais senza additivi chimici, amminoacidi sintetici, OGM e farine di pesce);
  • maggiori garanzie per il benessere degli animali.

    Codice 1

Allevamento all’aperto intensivo, le uova provengono da galline che per alcune ore al giorno possono razzolare in un ambiente esterno (solitamente protetto e controllato per ragioni sanitarie volte a prevenire contagi con animali esterni all’allevamento).

  • le galline sono lasciate libere di razzolare all’esterno;
  • il mangime è convenzionale;
  • lo spazio a disposizione per ogni gallina è di soli 2,5 metri quadri.

Codice 2 –

 Allevamento a terra: le galline vengono allevate in un capannone ad alte concentrazioni e, ad esclusione dell’allevamento verticale, le condizioni sono le stesse dell’allevamento in gabbia.

  • Vengono allevate in capannoni con luci sempre accese;
  • Lo spazio è di sette galline a metro quadro;
  • Mangime convenzionale ma anche OGM coltivato con pesticidi;
  • Uso di antibiotici
Allevamento in gabbia

Codice 3

  • Allevamento in gabbia;
  • Lo spazio è di 450/550 cm. quadrati per ogni gallina;
  • Mangime convenzionale ma anche OGM coltivato con pesticidi;
  • Uso di antibiotici

Allevamento in gabbia (batteria): le galline sono allevate in un ambiente confinato, restano sempre in gabbia, chiuse in spazi angusti: secondo la direttiva europea, ogni gallina può avere a disposizione uno spazio di 550 centimetri quadrati, che in virtù delle frequenti violazioni possono diventare anche 450, oltre 20 galline in un metro quadro (e per ognuna di loro, uno spazio inferiore a quello occupato da un foglio A4). Nella breve vita di macchine produci-uova, queste galline non potranno aprire le ali, razzolare, appollaiarsi, deporre le uova in un nido. Accalcate come sono, le une sulle altre, impazziscono e diventano aggressive: si beccano tra loro, si spennano e si cannibalizzano (per evitarlo, a volte vengono de beccate alla nascita). Frequentemente si feriscono contro le gabbie, si fratturano le ossa e si ammalano di osteoporosi. Si trasmettono infezioni. La direttiva CE 99/74 mette di fatto al bando questo sistema di allevamento dal 2012.

Per l’allevamento in batteria oggi si devono allestire gabbie modificate o arricchite con una superficie di 750 cm per capo, un’altezza di almeno 45 cm, posatoi con almeno 15 cm disponibili per capo, 12 cm di mangiatoia disponibile, almeno 2 abbeveratoi, un nido per gabbia, una lettiera per razzolare e dispositivi per il taglio delle unghie che non possono usurarsi da sole senza il sufficiente razzolamento. Le gabbie devono essere separate da corridoi larghi almeno 90 cm.

La maggior parte delle uova (86%) destinate al consumo umano diretto in Italia, provengono da un allevamento di tipo 3 (allevamento in gabbia).

DAL GUSCIO CHIARO O SCURO?

ll colore del guscio delle uova di gallina si differenzia a seconda della razza della gallina ovaiola da cui provengono. Esistono due tipologie di galline: quella Livornese e quella Padovana.

Le uova da gallina Livornese sono uova a guscio bianco dal peso di circa 55 grammi che hanno le stesse identiche proprietà e composizioni delle uova classiche dal guscio colorato. Le uova dal colore bianco candido potrebbero sembrare più delicate, ma questo non è vero, perché il sapore e le proprietà nutrizionali non cambiano e il colore del guscio non varia se la gallina razzola nei campi o vive rinchiusa.

La gallina Livornese produce in media circa 280 uova all’anno. Le uova da gallina Livornese sono adatte per preparare creme o per fare la pasta all’uovo e sono caratterizzate da un gusto più deciso e corposo.

Le uova da gallina Padovana sono quelle con il guscio sul marrone e sono quelle più diffuse nei supermercati. La varietà di gallina Padovana produce uova dal peso di circa 50 grammi l’una. C’è la tendenza a credere che l’uovo a guscio scuro sia più pregevole di quello a guscio bianco: è soltanto un mito. La colorazione del guscio non ha alcun rapporto con il valore nutritivo.

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vari colori dell’uovo

PREGIUDIZI DA SFATARE

Per lungo tempo diffamate da medici e scienziati per il loro alto contenuto di colesterolo o peri loro effetti nocivi sul fegato, le uova ora vengono riconsiderate come alimento salutare. L’idea che le uova, come fonte di grassi saturi, siano dannose alla salute in quanto favoriscono le patologie cardiocircolatorie è errata.

Al contrario, le ricerche mostrano chiaramente che le uova sono uno degli alimenti più benefici che possono effettivamente aiutare a prevenire le malattie, comprese quelle cardiache.

Uno studio del 2009 ha scoperto che le proteine nelle uova cotte vengono convertite dagli enzimi gastrointestinali in peptidi che agiscono come inibitori ACE (farmaci di comune prescrizione per abbassare la pressione sanguigna).

Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Cardiology(March 10, 2005; Volume 99, Issue 1, Pages 65-70) ha riscontrato che, negli adulti sani, il mangiare uova tutti i giorni non produce alcun effetto negativo sulla funzione endoteliale.

Un altro pregiudizio da sfatare è che le uova possano danneggiare il fegato. Al contrario, le uova sono ricche di alcune sostanze che svolgono una funzione protettiva nei confronti delle cellule epatiche.

Se non si soffre di colecistite, di calcolosi biliare o di ipercolesterolemia, si può stare tranquilli: l’uovo contiene notevoli dosi di colina e metionina, due aminoacidi che proteggono il fegato.

In effetti lo stesso tuorlo, un tempo lo imparavano tutti gli studenti di medicina, ha la capacità di far contrarre la colecisti (vescichetta biliare o cistifellea) e di espellere la bile nell’intestino migliorando il metabolismo dei grassi e la motilità intestinale.

Lo svuotamento rapido e totale della colecisti è un esercizio altamente positivo: significa che continua a funzionare bene. Se invece trattiene la bile, rischia di infiammarsi e di dar luogo a dolorosi calcoli biliari. Perciò, l’uovo non causa ma, al contrario, previene i calcoli biliari e protegge il fegato.

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Ma allora com’è nato il luogo comune sbagliato?

Per un equivoco in cui sono caduti i malati di fegato, i sofferenti di calcoli biliari e per i consigli dei medici del Novecento: è chiaro che se si soffre già, per altri motivi (non certo per colpa delle uova) di calcoli e “mal di fegato”, il solo svuotamento della vescichetta dovuto all’uovo sarà doloroso. Quindi si può dire che l’uovo fa bene al fegato sano e lo mantiene efficiente a lungo.

VALORI CALORICI E TEMPI DI DIGESTIONE

Un uovo di gallina intero di dimensioni medie apporta circa 80 calorie, dove 60-62 calorie provengono dal tuorlo (parte gialla), mentre solo 12 calorie provengono dall’albume (parte bianca).

I valori nutrizionali delle uova cambiano a seconda dell’animale da cui provengono:

– uovo di oca (peso 85 g) 160 calorie

– uovo di tacchina (peso 85 g) 160 calorie

– uovo di anatra (peso 85 g) 160 calorie

Varietà di uova

A seconda del metodo di cottura delle uova possiamo avere un aumento anche molto sostanziale delle calorie finali delle uova:

– uovo sodo: 80 calorie

– uovo in frittata: 170 calorie

– uovo strapazzato: 105 calorie

– uovo fritto: 188 calorie

Le uova impiegano 1 ora e 45 minuti per essere digerite se preparate bollite alla “coque” (massimo 2 minuti dall’inizio del bollore);

  • 2 ore e 15 minuti se ingerite crude;
  • 2 ore e 30 minuti se cotte al burro;
  • 2 ore e 50 minuti per le uova sode;
  • 3 ore per le uova in frittata.
Uova fritte

FONTE DI SALUTE CON POTENTI PROPRIETÀANTIOSSIDANTI

Grazie a uno studio condotto in Canada in cui i ricercatori hanno esaminato il contenuto in nutrienti dei tuorli d’uovo provenienti da galline alimentate principalmente a frumento, sono stati individuati due aminoacidi con potenti proprietà antiossidanti, che sono importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e del cancro:

  • triptofano e tirosina.

Vedremo in seguito che il contenuto di nutrienti, contenuti nelle uova deposte da galline ruspanti è di gran lunga superiore alle uova convenzionali. La cosa veramente interessante è che le uova convenzionali, nonostante il loro contenuto nutrizionale inferiore, sono una potente fonte di antiossidanti salutari per il cuore! I ricercatori confermano che due tuorli crudi hanno proprietà antiossidanti equivalenti a una mezza porzione di mirtilli (25 grammi ) e quasi il doppio di quelle di una mela.

La ricerca inoltre ha dimostrato quanto la cottura sia distruttiva. Le proprietà antiossidanti si riducono di circa il 50 per cento quando le uova vengono fritte o bollite e,ancora peggio, se cotte nel forno a microonde.

I tuorli d’uovo sono anche una ricca fonte di antiossidanti,

  • luteina
  • lazeaxantina,

che appartengono alla classe dei carotenoidi noti come xantofille. Questi due composti sono potenti elementi di prevenzione della degenerazione maculare, la causa più comune di cecità che colpisce soprattutto gli anziani.

Inoltre, l’aminoacido triptofano è anche un importante precursore della serotonina del cervello che aiuta a regolare l’umore, mentre la tirosina sintetizza due neurotrasmettitori fondamentali, la dopamina e la noradrenalina, che migliorano la capacità di attenzione e l’attività mentale.

LE UOVA BIOLOGICHE SONO PIÙ NUTRIENTI

Le uova sono poi una fonte incredibile di nutrienti di alta qualità come proteine e grassi di cui spesso siamo carenti e forniscono il combustibile ideale per la maggior parte delle persone. Le uova biologiche da galline ruspanti sono di gran lunga superiori per quanto riguarda le sostanze nutritive e che, la cottura distrugge molti di questi nutrienti per cui, idealmente, è consigliabile il consumo di uova crude (solo se provengono da allevamenti biologici di galline ruspanti).

Un uovo è considerato biologico se la gallina è stata nutrita solo con alimenti biologici, il che significa che non avrà accumulato alti livelli di pesticidi provenienti dai grani (soprattutto mais OGM) con i quali vengono alimentate normalmente le galline degli allevamenti intensivi.

Ulteriori test hanno confermato che le vere uova di galline ruspanti sono molto più nutrienti delle uova allevate intensivamente. In una serie di test pubblicati nel 2007 da, Mother Earth News sono stati confrontati i dati nutrizionali ufficiali del US Department of Agriculture (USDA) delle uova commerciali con quelli delle uova provenienti da galline ruspanti e hanno trovato che queste ultime contengono:

  • 1/3 in meno di colesterolo
  • 1/4 in meno di grassi saturi
  • 2/3 in più di vitamina A
  • 2 volte in più di acidi grassi omega-3
  • 3 volte in più di vitamina E
  • 7 volte in più di beta-carotene

I livelli di nutrienti notevolmente superiori sono probabilmente il risultato delle differenze nella dieta tra le galline che pascolavano liberamente e quelle allevate industrialmente.

Conservazione

COME VENGONO CONSERVATE?

  • Atmosfera protettiva: le uova vengono conservate in locali con atmosfera protetta per evitare l’evaporazione dell’acqua e la formazione di muffe.
  • Congelazione: viene eliminato il guscio, mentre il tuorlo e l’albume vengono raffreddati a una temperatura tra -10 °C e -15 °C e poi conservati a -7 °C in apposite celle frigorifere. Si tratta di un metodo utilizzato per le uova destinate all’industria dolciaria.
  • Pastorizzazione: le uova vengono pastorizzate a 65 °C per 3-4 minuti.
  • Refrigerazione: le uova vengono refrigerate ad una temperatura che varia da -3 °C a +2 °C. Questo metodo consente la conservazione per circa 6 mesi.

SAPER PREPARARE LE UOVA

Se si sceglie di non mangiare i tuorli d’uovo crudi, l’opzione migliore è quella di prepararli alla coque, facendoli bollire solo 1 minuto e poi raffreddandoli in modo che il bianco si solidifichi e il rosso, almeno parzialmente, rimanga cremoso.

Attenzione:

 Quel bel colore arancione del tuorlo quando apriamo un uovo potrebbe essere dovuto alla cantaxantina (E161g), un colorante ammes- so dalla legge, che illude di avere sottomano le uova della nonna. Un’illusione, ovviamente. Lo stesso colorante viene usato nei mangimi per i salmoni e le trote per dar loro una bella tinta di arancione.

La soluzione?

Avere un amico che alleva galline con il granoturco!

Uova strapazzate

Le uova strapazzate sono considerate uno dei peggiori modi per mangiare le uova dato che il colesterolo del tuorlo d’uovo viene ossidato. In questo caso, coloro che hanno il colesterolo alto possono effettiva- mente avere dei problemi in quanto il colesterolo ossidato causa dei danni.

Bianchi d’uovo

Non si dovrebbero invece mangiare i bianchi d’uovo crudi senza i tuorli considerato che contengono lavidina.

L’ avidina è una glicoproteina basica presente nell’ albume crudo e si lega alla biotina ( Vit. B 8 o Vit. H) formando un potente legame che l’intestino umano non può assorbire. Questa caratteristica viene perduta durante la cottura.

Un problema potenziale con l’utilizzo dell’uovo intero crudo si può verificare in caso di gravidanza. La carenza di biotina è una preoccupazio-ne comune in tale stato ed è possibile che il consumo di uova crude intere peggiori la situazione.

Per le donne in gravidanza vi sono due opzioni:
  • sottoporsi all’analisi delle urine per verificare se effettivamente esiste una carenza di biotina
  • oppure assumere un integratore o consumare solo il tuorlo crudo (e cuocere i bianchi).
Gli alimenti che possono contenere uova crude sono:

maionese fatta in casa, frappé e frullati, Caesar salad dressing, salsa olandese, gelato fatto in casa, zabaione fatto in casa.

A CASA MEGLIO TENERLE IN FRIGORIFERO?

Contrariamente alla credenza popolare, le uova fresche delle galline ruspanti che hanno una cuticola intatta non richiedono refrigerazione se non si devono mantenere per lunghi periodi.

Molti agricoltori biologici non refrigerano le loro uova.

La refrigerazione è diventata la norma, da quando la produzione di massa ha creato la necessità di far percorrere alle uova lunghe distanze e di essere mantenute in deposito per settimane o mesi prima di arrivare al punto di vendita.

La generale mancanza di igiene negli allevamenti aumenta la probabilità che le uova siano venute a contatto con agenti patogeni ampliando la necessità, sia della disinfezione che della refrigerazione, per limitarne il loro sviluppo.

Quindi, se le uova sono fresche di fattoria biologica, con le cuticole intatte, e dovranno essere consumate nel giro di pochi giorni, si possono semplicemente conservare in un luogo fresco.

La durata di un uovo non refrigerato è di circa 7-10 giorni.

SI DEVONO LAVARE?

Lavando le uova, si elimina la cuticola esterna, quella pellicola molto sottile, ma estremamente importante, poiché impedisce il passaggio di microbi attraverso i pori. Dunque, prima di metterle in frigo, non conviene lavarle. Se occorre, meglio pulirle con uno spazzolino o un panno leggermente umido.

QUANDO SCADONO?

  • Fino al nono giorno possono essere commercializzate con il marchio “Extra” o “Extra fresco”
  • Dal nono giorno in avanti vanno conservate in un luogo fresco, asciutto e buio.
  • Dopo il 18° giorno, devono essere conservate in frigorifero.
  • Dal 22° giorno devono essere consumate velocemente e non possono più essere poste in vendita.

PER SAPERNE DI PIÙ

Le notizie contenute in questo articolo sono state estratte dai seguenti blog o siti internet.

Se desiderate approfondire l’argomento, trascrive e sul vostro browser gli indirizzi riportati.

www.leziosa.com/uova.aspmain3classificazioneuova.htm

www.agraria.org/polli/uova-classificazione.htm

www.agricoltura.regione.campania.it/uova/uova-index.html

www.lacellula.net/appunti/zoologia/classificazione_delle_uova.html 

www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/bio-e-natura/3530-leggiamo-bene-le-uova-breve-promemoria-per-comprendere-al-meglio-e-novita-relative-all-etichettatura.htm

www.codacons.piemonte.it/Alimentazione/delle-uova/

www.tecnicidellaprevenzione.com/piccola%20guida/uova.html

www.nutrizionenaturale.org/alimentazione/le-uova-sono-salutari/

www.aduc.it/comunicato/rosso+uova+colorante_17192.php

Vi saluto con un pensiero,

“L’odio è il peggiore virus letale che muta il tuo DNA”

Vivi semplicemente. Ama generosamente. Parla dolcemente. Fai tutto con molta calma ed attenzione. Per tutto il resto chiedi l’aiuto di Dio

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Alimentazione per Anziani

Anziani che non possono comunicare

L’assitenza ad una persona anziana è più complicata quando ha perso le sue capacità cognitive.

Non potendo dialogare, occorre molta attenzione da parte degli altri membri della sua famiglia per provvedere ai bisogni che non riesce ad esprimere.

Dovrà essere introdotta una particolare modalità di relazione con il caregiver familiare o di chi ne fa le veci, per sopperire alla mancanza di comunicazione.

Esistono enti pubblici e privati in grado di provvedere il costante funzionamento di un servizio

che possa garantire la sicurezza, la salute ed il generale benessere del paziente.

Facilitare la comunicazione

Alcune azioni possono ostacolare la comunicazione con un anziano malato.

Vediamo quali comportamenti dobbiamo evitare se vogliamo che accetti le cure che sono necessarie alla sua salute.

La persona delegata dalla famiglia dovrebbero parlare apertamente con il paziente delle operazioni da effettuare per salvaguardare la sua salute, senza dimenticare di rispettarne le esigenze e lo spazio personale.

Un comportamento irritato o impositivo può causare una reazione insofferente. Per ottenere il suo rispetto e calmare l’agitazione occorre sempre evitare di trasmettergli ansia.

Imporre o minacciare il paziente

Il servizio di cura va presentato all’anziano in modo positivo, ragionevole. Imporgli le decisioni senza coinvolgerlo lo riporterebbe ad uno stadio infantile, rischiando di favorire il suo rifiuto.

È necessario mantenere la calma, in qualsiasi situazione. Atteggiamenti nervosi potrebbero procurare ansia, con conseguente difesa e comportamenti negativi.

Agire senza avvertire

Nel caso in cui si rendesse nccessaria l’assistenza di una figura professionale, estranea alla famiglia, è indispensabile che il paziente sia avvisato in precedenza. Una sorpresa che lo colga impreparato può causare il rifiuto di collaborazione.

Badanti e anziani: consigli per una corretta convivenza

Può capitare che il paziente sia riluttante ad accettare l’intervento di una persona sconosciuta.

La cosa migliore è consentire una preventiva conoscenza del candidato che la famiglia ha ritenuto idoneo per la sua assistenza.

Molti problemi di questo genere possono essere risolti facilmente se il paziente è stato informato con delicatezza dei cambiamenti che lo riguardano. Coinvolgerlo nelle decisioni che gli sono utili lo renderebbe più proponso a partecipare.

Si consiglia di introdurre gradualmente il nuovo assistente. I primi giorni potrebbe occuparsi solo di una parte delle incombenze che dovrà svolgere, e per un periodo di tempo breve, per abituare e rassicurare il paziente.

Con il passare dei giorni ed il proseguire della familiarità, si possono aumentare le ore di permanenza e le cure da applicare.

Sarebbe opportuno che questa nuova figura evitasse di svolgere quelle attività che il paziente può compiere da solo, laddove non ci siano problemi, oppure con una partecipazione ai compiti che ne preservino l’autonomia, alleggerendo il suo bisogno di assistenza.

Condividere le operazioni che riguardano la sua salute, può creare un buon rapporto tra il malato ed il suo assistente,

In questi casi sarebbe fondamentale rispettare i tempi necessari al paziente per svolgere determinate attività, evitando così lo stress e, di conseguenza, la perdita dell’autostima.

Per raggiungere un buon rapporto di collaborazione è indispensabile che l’assistente rispetti, dove sia possibile, la privacy del paziente.

Il bisogno di calcio nella terza età

Il calcio è il quarto componente più importante nel corpo umano, preceduto solo da acqua, proteine e grassi. Il contributo di questo minerale è indispensabile per mantenere le ossa sane e garantire numerose funzioni dell’organismo.

Assumerlo regolarmente è necessario in tutte le fasi della vita, ma dall’età di 50 anni tutti dovremmo aumentarne il consumo.

A maggior ragione dobbiamo controllare l’apporto giornaliero nell’organismo di una persona anziana, evitando l’insorgere di complicazioni nella trasmissione degli impulsi nervosi e scongiurare le contrazioni muscolari, la coagulazione del sangue, il battito cardiaco.

É essenziale che la dieta abituale sia sufficiente a coprire l’esigenza di calcio, specialmente per mantenere la salute in età avanzata. Altrimenti, dobbiamo aumentare la dose giornaliera, in modo da prevenire dolori alle ossa e malattie come l’osteoporosi.

Con l’invecchiamento l’assorbimento del calcio nell’intestino diminuisce di circa il 20%.

Ecco perché un adeguato apporto di calcio è indispensabile a qualsiasi età, ma lo è maggiomente per un anziano. Il suo organismo richiede un minor apporto di cibo, pertanto può capitare che la quantità necessaria di calcio non venga consumata.

Quindi, sarebbe necessario un apporto maggiore rispetto al precedente fabbisogno.

Bisogni e carenza di calcio

È importante sapere che se un corpo umano non riceve l’apporto di calcio necessario alle sue funzioni, prenderà ciò che gli serve dalle ossa, aumentando così il rischio di osteoporosi.

Occorre altresì tenere presente che la carenza di calcio può causare altri gravi disturbi, come crampi, dolori articolari, ritmo cardiaco anormale, deterioramento del cervello, convulsioni

Per evitare questi problemi è meglio prendere precauzioni, consumando il calcio di cui il nostro organismo ha bisogno attraverso il cibo o gli integratori.

Alimenti ricchi di calcio

Un anziano dovrebbe assumere una quantità giornaliera i calcio compresa tra i 1.000 e 1.200 grammi .

Il latte, lo yogurt ed il formaggio sono le principali fonti di calcio. Tuttavia, possiamo trovare questo

minerale in altri alimenti, oltre ai latticini,

Bere un bicchiere di latte può contribuire al consumo giornaliero di calcio, ma non è sufficiente. Per questo motivo è importante seguire una dieta che includa diversi alimenti ricchi di calcio.

Possiamo annoverarne molti cibi che contengano buone quantità di calcio.

Verdure:

cavolo

crescione

cipolla

bietola svizzera

broccoli

ed altre verdure

Gli anziani dovrebbero consumare anche i legumi.

fagioli bianchi

ceci

lenticchie

germogli di soia.

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Alimentazione per Anziani

Alimentazione pregiudizi e coabitazioni per anziani

Diciamolo subito: l’anzianità è votata ad una parità dei sessi che non sempre è gradita alle mogli.

Non ci credete? Chiedetelo alle casalinghe.

Quando l’età della pensione si traveste da professione democratica.

Dopo millenni passati a dividersi i compiti: lui fuori di casa a combattere i draghi, lei dentro a combattere con i figli e la spesa, ogni donna è costretta a scivolare in una fase che somiglia alla pratica delle cosiddette pari opportunità.

E allora, perché la sequela di sfoghi scambiati con le amiche?

Qualche estratto?

“Ora che i figli hanno i loro giri, ora che mi posso godere un po’ di meritato riposo, mi tocca l’invasione dell’unno che pretende di cucinare. E non solo la domenica, ma tutti i santi giorni!”

“E il mio? Lo sai, eh, lo sai che passo ore dietro all’aspirapolvere, tentando di sfuggire alle sue richieste? Dov’è il colino? Mi dai il pepe? Ma dove tieni il.. coso? (mestolo, tanto per citare ‘La versione di Barney.’ Ma dell’alzheimer parleremo in altra occasione).”

Ecco il lamento che si leva dalle case da quando i mariti in pensione si alzano al mattino, belli freschi di giornata e pronti ad intasare, sequestrare, sporcare la bella, scintillante cucina, custodita con ogni genere di sostanza chimica per debellare il minimo passaggio di un batterio incauto.

Insomma, anche quei rapporti coniugali che sono filati lisci come l’olio, dovranno fare i conti, da ora in avanti, con le esigenze di un’assidua convivenza.

E arriviati alla somma, son cavoli!

Eggià. I cavoli.

I nutrizionisti sostengono che siano pieni di antiossidanti che fanno tanto bene.

Io mi fido, mi devo fidare, figuriamoci, da incompetente quale sono.

Però i cavalli non mi piacciono. O specificando: non tutti.

Come si può non accontentare la minestra di pane, quando chiede, pretende, il cavolo nero, specialmente se è destinata a diventare ribollita?

E mi piace molto, troppo, il cavolfiore in gratin. Conviene alleggerirlo se non volete trovarvi, come è capitato a me, a combattere contro una terribile colica.

Un consiglio?

Da allora, i pezzetti di calfiore li faccio bollire e poi li spadello velocemente.

Prima di metterli in forno li copro con un misto di ricotta, latte e grana, con buona pace degli integralisti culinari.

Atteniamoci al buon senso, alla logica, ai propri gusti.

Le altre specie di cavoli, inclusi i cavolini di Bruxelles, li lascio agli assertori del fatto che se una cosa fa bene bisogna farsela piacere.

Ma chi lo dice? La natura, madre maestra, ci aiuta ad aiutarci. E allora diamole retta! Mio figlio non ha più assaggiato un puré da quando gli fu imposto a scuola.

E anch’io ho degli sgradevoli ricordi. Fortuna che nella mia famiglia d’origine non usavano simili barbarie.

I piatti ingrati si potevano sostituire con fette di pane e formaggio, oppure pane e pomodoro strusciato e condito e anche pane, burro e pasta d’acciughe.

Ecco perché risale dall’infanzia la mia abitudine di tenerne sempre un tubetto in frigo. Può insaporire un risotto, una pasta, dei formaggi molli, però va usato con parsimonia.

Nell’epoca dei fuochi tiepidi occorre dosare obblighi e scappatoie, calcolati con un rapporto che da stretto è diventato strettissimo, tra alimentazione e salute

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Alimentazione per Anziani

Che cosa deve mangiare un anziano?

Tutti abbiamo una ricetta salvavita e quindi anch’io. le mie non hanno la forma di regolette numerate da mettere in riga e dimenticare o, peggio ancora Dicevo?

La memoria

Alla mia età si dimentica ciò che abbiamo mangiato la sera prima, ma si riammentano episodi ormai pacificati, magari riveduti e corretti.

Con l’avanzare della età dimunuisce la capacità di reggere ciò che dà ansia. come quei film, anche belli, che accelerano i battiti del cuore e intorbano i sogni.

Quando ero giovane, essì, anch’io lo sono stata, criticavo le persone che li evitavano.

Ma ora capisco. Non li reg-go! Ecco, l’ho detto, ed a malincuore cambio canale. Ci sono tante scematine soporose come sonniferi!

Alimentazione giornaliera

Conviene affrontare ogni atto della giornata con qualche cerimonia d’apertura che dia corpo e valore alle piccole, ordinarie, cose quotidiane.

Non mi riferisco alle faccende di casa, lasciamo perdere. Si tratta di dare un tocco di colore, come il rossetto sulle labbra spente, al pranzo ed alla cena, Di giorno sistemo a modino sul vassoio un po’ di questo, un po’ di quello…

Un esempio?

Uovo al pomodo, legumi.

Oppure:

bresaola e verdurine – piadina a mo’ di pizza . riso basmati con quello che trovo in frigo – Cus cus idem.

Mangio la frutta a metà mattinata e la sera mi concedo una bella pastasciutta e, ehm, sì, qualcosina di dolce.

(L’ultima affermazione non fa parte dei consigli; è solo una confessione.)

Porto il vassoio sul tavolino davanti al televisore e dopo ia botta depressiva del telegiornale, nell’attesa del programma serale vado in caccia di un consolante programma culinario

Chissà che la loro diffusione non dipenda dall’aumento dei pensionati…

Anziani che vivono soli

Avrete capito che vivo in solitaria solitudine, se si esclude il gatto. Primadell’avvento di quel maligno coronacoso c’erano i pomeriggi dalla nipote, i passaggi dei nipoti che abitano fuorivia, le visite dell‘amica del cuore….

Menomale chesono schiava regnante della scrittura e non mi accorgo dellle ore che passo davanti all’amato computer!

In questi giorni ne sento tante; c’è chi cammina a passo di carica dalla camera al corridoio; circonvoluzione del divano in salotto e via in cucina a girare intorno al tavolo.

Un mio vicino sta trasformando il suo giardino in un deserto dei tartari; un parente ha riempito il freezer e siccome è di quelli a pozzetto, il cibo che ha cucinato durerà fino alla terza generazione.

Io sto prendendo i vizi delle zitelle. Chiacchiero da sola, litigo tra me contro i vicini che lasciano la biancheria a penzolare per mesi e credono che il pianerottolo delle scale sia un ripostiglio personale.

E capita che bisticcii di santa ragione anche con me stessa.

Ho imparato che criticarsi fa bene, sotto l’ombrello di un’affettiva indulgenza. Non pretendo di cambiare, sai la fatica; giusto una regolata per ricordarmi che sono viva, pensante e pulsante, malgrado i pannolini parabocca paravirus quando vado al supermercato.

Suggerimenti?

In tempi ‘pestiferi’ conviene starsene tranquillini.

Ne abbiamo viste tante. Passata anche questa, dovremo vincere l’apatia e ritrovare le vecchie simpatiche abitudini.

Tornare a vedere i nipoti, le amiche, e pure qualche bella passeggiata all’aria aperta, le fermate su una panchina a leggere il giornale, ad assistere alle manovre di un piccione impertinente, a chiacchierare con una vicina Tutti, anche io.

Me lo prometto sempre quando mi vedo pallida come un’ameba.

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Alimentazione nella terza e quarta età

Quando si diventa anziani a tutti gli effetti?

Alla fine dell’epoca lavorativa diminuisce l’importanza sociale. Quel tempo passato in mordi un panino e fuggi subito ad una scarica di doveri è finito.

Insomma, si diventa anziani a tutti gli effetti. Qualche dubbio lo avevamo già, ma quando è ufficialmente riconosciuto diventa una certezza.

Ed ora? Come si affronta il tempo libero?

1° caso: abitare da soli.

Se non c’è una passione da coltivare, molto del tempo è speso nella spesa.

Recarsi al supermercato diventa il motivo principale per uscire di casa. Ecco le fermate a studiare le componenti di scatole e scatolette, le tentazioni suscitate dai prodotti di lusso, nemiche delle magre pensioni. E per compensare la rinuncia si abusa di dolcetti e biscottini.

A costoro consiglio di adottare un cane. E bello grosso.

2° caso: vivere in coppia.

Se vivere da soli può indurre ad un minimo controllo dell’alimentazione, più difficile la rinuncia quando si devono accontentare gusti e malanni diversi, magari opposti. In questa situazione conviene armarsi di santissima pazienza e di un capace frigorifero.

3° caso: condividere la casa con i figli.

Il daffare non manca a coloro che fanno i nonni a tempo pieno. Un consiglio:noningurgitate tutto ciò che passa il convento e mai con la velocità e quantità dei parenti più giovani, cosa dannosissima.

In tutti i casi, nella solitudine o nella partecipazione familiare, scarsi sono gli impegni. Le amicizie rallentano, la sera si esce malvolentieri di casa, anche senza le imposizioni da virus.

E poi, la televisione offre di tutto, o quasi.

E poiché l’eros insoddisfatto si sposta nella gola, l’interesse che era dedicato al corpo come fonte di plurimi movimenti e piaceri, si stabilizza in un rione subbuglioso e periferico: la pancia.

Cucinare, che passione!

È nelll’arte della cucina che molti investono gran parte del tempo, trasformando la necessità in passione. Occuparsi dell’alimentazione dimostra che non siamo inutili, che abbiamo uno scopo, che il colore ed il sapore del cibo può sostituire quelli della vita. E così si discute sui valori della dieta mediterranea rispetto alla tailandese, la messicana, il caro pesce, sul metodo segreto per insaporire la carne.

Tutto bene, però dobbiamo controllare che queste gratificazioni non pesino troppo sui problemi di salute, congeniti e d’ordinaria usura, obbligando i nostri esausti organi ad una gara di resistenza.

Niente di nuovo sotto il sole, dicevano i filosofi antichi.

E niente di nuovo prospetta una sana dieta basata su cereali, legumi, verdura, frutta, pesci, carni bianche (nell’ordine).

Non trascurate i latticini, perché contrastano l’onnipresente osteoporosi (se non vi sono particolari controindicazioni). E non dimentichiamo che le carni rosse sono sgradite ai cuori usurati, come i prodotti integrali agli stomaci uggiosi.

Variare l’alimentazione conviene.

Togliamoci qualche sfizio senza perdere il sonno, ma evitiamo quei piatti pasticciati con cento insaporitori e chi più ne ha più ne metta! Di ricette gustose è pieno il mondo e l’Artusi.

Dobbiamo solo applicare un’accorta mediazione con le patologie del nostro organismo.

Un esempio.

Se come me non amate le verdurine lessate, stufatele con due spicchi d’aglio, un cucchiaino d’olio, uno d’acqua, due pomodirini, un pizzicotto di sale grosso.

Quando avanzano potrete unirle per insaporire un ottimo cus cus.

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Alimentazione per Anziani

Idee per attività nelle case di cura per anziani

Fornire attività stimolanti ai residenti nelle case di cura è una parte importante per migliorare la loro qualità di vita.

I terapisti / direttori ricreativi hanno bisogno di idee per molti tipi di attività che soddisferanno le diverse esigenze delle persone a loro affidate.

Attività dei residenti nelle case di cura

La più grande sfida per qualsiasi terapista ricreativo è combinare la giusta attività con le capacità fisiche e cognitive individuali di ciascun residente.

I terapisti ricreativi dovrebbero anche lavorare a stretto contatto con il personale infermieristico per scegliere l’attività che sarà più vantaggiosa per le esigenze di ogni singolo residente.

Le attività possono essere svolte individualmente o in gruppo se una determinata attività è adatta per un numero di residenti.

Gli elenchi seguenti includono una vasta gamma di attività che rientrano in tre categorie di base e potrebbe esserci un certo crossover tra le categorie in modo che una determinata attività possa soddisfare più di un bisogno o obiettivo di cura.

Attività sociali

Queste attività sono progettate per mantenere i residenti impegnati e intrattenuti, ma molti offrono anche benefici fisici e mentali.

Feste di compleanno: ci sono molte opportunità per attività qui.

Alcuni residenti vorrebbero partecipare alla decorazione di una stanza per la festa di un compagno di stanza.

Altri possono aiutare a cuocere e decorare una torta.

La festa potrebbe essere configurata come un evento privato per il residente e la sua famiglia, o potrebbe includere altri residenti in base alle preferenze dell’onorevole.

Feste sociali per godersi il gelato: questi sono sempre un grande successo tra i residenti.

Avrai bisogno di gelati al cioccolato e alla vaniglia, oltre a condimenti preferiti come salsa di cioccolata calda, salsa di fragole e panna montata, e forse alcuni extra come patatine colorate, gocce di cioccolato, Oreo macinati, arachidi e ciliegie.

I residenti possono scegliere i loro ingredienti preferiti per preparare una deliziosa sundae.

Festa pre- partita : se il tempo lo permette, possono tirare fuori una fila da una parte del parcheggio e personale di reclutamento o volontari possono parcheggiare le loro auto insieme come se fossero fuori da uno stadio.

Come in una pre-festa, dovrai allestire un’area per cucinare all’aperto e preparare deliziosi cibi alla griglia come hot dog e hamburger.

Puoi coordinarti con il personale della cucina per fornire contorni come insalate di patate, fagioli e insalata di cavolo.

Prepara tavoli dove i residenti possono mangiare e riporta tutti nella stanza del giorno del residence per guardare una partita in TV.
Storytelling: questo copre molte cose diverse.

Naturalmente, i giovani possono leggere ai residenti nelle case di cura. Tuttavia, un’alternativa interessante sarebbe che le persone anziane raccontino le loro storie ai giovani.

Molti bambini saranno affascinati dalle storie e stupiti che esistesse la vita prima dei videogiochi e dei lettori mp3. Pertanto, le storie sulla vita dopo una guerra o sul guardare la televisione per la prima volta, i progressi della tecnologia e così via vengono accolti con entusiasmo dai bambini.

Ogni persona ha una storia diversa da condividere e queste preziose storie personali meritano di essere raccontate.

Eventi musicali: considera l’organizzazione di residenti per cantare canzoni di decenni di un gruppo.

Chiedi ai residenti le loro canzoni preferite e includile. Invita gruppi di coro o musicisti per i concerti. Porta i residenti in gita ad un concerto. Inoltre, considera di riunire i residenti nella sala diurna per guardare concerti in DVD e musical famosi.
Giochi da tavolo e carte: i residenti possono raggrupparsi in base alle loro capacità cognitive per giocare a vari livelli. Il bingo è immensamente popolare tra i residenti e può essere giocato per piccoli premi.

Attività incentrate sul cibo: considera di decorare biscotti o cuocere brownies per servire come dessert quel giorno.

La cottura del pane è un’altra attività che funge anche da attività fisica in quanto richiede una certa destrezza manuale.

Produrre popcorn, colorare le uova di Pasqua e preparare insalate fresche può offrire ai residenti la possibilità di socializzare durante la preparazione del cibo.

Programmi di celebrazione: alcune idee includono la celebrazione di un picnic durante la festa del lavoro e l’invito alle famiglie dei residenti, offrendo caramelle o dispetti ad Halloween in modo che i bambini della comunità circostante possano passare da una stanza all’altra raccogliendo prelibatezze e festeggia il Natale per decorare l’albero di Natale.

Altre idee includono una caccia alle uova di Pasqua per i nipoti dei residenti o una celebrazione della festa dell’indipendenza nazionale che potrebbe anche includere la visione di fuochi d’artificio locali.

Puoi anche considerare di festeggiare il nuovo anno, anche se molte strutture organizzano feste nel tardo pomeriggio o in prima serata invece di tenere i residenti svegli fino a mezzanotte.

Attività fisiche

Queste attività sono progettate per promuovere la salute fisica e mentale.

Cane e anziano

Pet Therapy: questa attività offre una grande opportunità ai volontari addestrati di portare animali domestici, nella struttura con cui i residenti possono interagire. Tenere in mano un guinzaglio o accarezzare un cane o un gatto può essere molto terapeutico per gli amanti degli animali e persino allontanare alcuni residenti più riservati dal loro isolamento.

Esercizi: sono adattati alle capacità fisiche dei residenti. Giocare a pallone, rimbalzare o calciare palloni da spiaggia fornisce anche attività fisica e stimolazione mentale.

Alcune strutture usano persino il sistema di gioco Wii per incoraggiare i residenti a essere più attivi.

Ad esempio, i residenti su sedia a rotelle potrebbero usare le braccia per simulare movimenti come il lancio di una palla da bowling o l’oscillazione di una mazza da baseball.

Allenamento di allungamento / resistenza: queste attività includono spesso residenti che utilizzano grandi elastici per aiutarli a allungare, tonificare e rafforzare braccia e gambe. Ciò potrebbe svolgere un’attività mattutina per aiutare a rivitalizzare i residenti.
Stimolazione sensoriale: queste attività sono più adatte per i residenti costretti a letto con capacità cognitive ridotte e possono includere aromaterapia, stimolazione audio come l’ascolto di CD dal suono naturale o terapie tattili che coinvolgono un residente usando le dita per sentire trame che variano da morbide a grezzo.

Giardinaggio: questa attività sta riscattando popolarità.

Ad alcuni residenti può piacere coltivare erbe nel giardino di una finestra o piantare fiori in vaso. Sebbene molti residenti nella casa di cura non siano più in grado di curarsi da soli in un frutteto tradizionale o in un giardino fiorito, alcune strutture mantengono giardini in cui i volontari aiutano i residenti lavorando accanto a loro o seguendo le loro istruzioni.

Come minimo, questa attività fornisce ai residenti aria fresca, luce solare e stimolazione mentale che è molto necessaria per tenere lontano la noia e la depressione.

L’artigianato offre intrattenimento per i residenti e promuove la destrezza manuale.

Possono anche fornire ai residenti un senso di realizzazione e uno scopo che possono essere molto utili al loro umore.

Considera i seguenti mestieri, ma sentiti libero di chiedere ai residenti stessi a quali tipi di artigianato sono interessati.

Artigianato per anziani come il Cucito: questo può includere semplici progetti di cucito a mano, ma alcune strutture tengono sessioni di trapuntatura regolari in cui i residenti lavorano su trapunte fatte in casa che vengono poi messe all’asta per aiutare a fornire denaro per finanziare altre attività.

Tappeti manuali: questa è una grande attività abbastanza semplice da svolgere.

I residenti possono lavorare su piccoli progetti individuali, ma potrebbe anche essere considerato un progetto di gruppo in cui i residenti lavorano insieme per finire un tappeto più grande.

Pittura con le dita: questa attività potrebbe essere più adatta per un residente con capacità cognitive ridotte, ma può anche essere raddoppiata come terapia tattile.

Pittura: questa arte fa appello a uomini e donne allo stesso modo. Gli acquerelli sono un mezzo particolarmente facile con cui lavorare.

Lavoro a maglia e uncinetto: i residenti che in precedenza hanno goduto di questi tipi di artigianato e hanno ancora le capacità per farlo possono trascorrere molte ore a creare cappelli, sciarpe, coperte e molti altri oggetti utili.

Artigianato in pelle: i residenti di sesso maschile possono preferire un mestiere come questo per realizzare portafogli, borse e altri oggetti. Questa attività è generalmente adattata meglio agli individui con maggiori capacità fisiche e cognitive.

Ornamenti a tema stagionale: troverai kit di ornamenti facili da realizzare nei negozi di artigianato locale

La chiave per svolgere attività di successo

Anche se un terapista ricreativo deve adattare le attività alle abilità di ciascun residente, è importante ottenere il contributo dei residenti su ciò che vorrebbero fare.

Non è un segreto che le persone siano più propense a partecipare ad attività che corrispondono ai loro interessi e non si sa mai da dove verrà la prossima grande idea per un’attività.

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Alimentazione per Anziani

Alimentazione sana per gli anziani

Mangiare bene può aiutare a mantenere il corpo e la mente sani e ad estendere la qualità della vita.

Ma alcuni italiani più anziani possono opporsi a ottenere abbastanza nutrienti o calorie.

In molti modi l’invecchiamento può influenzare l’appetito

I cambiamenti fisiologici che derivano dall’invecchiamento possono comportare una riduzione del fabbisogno calorico, che può portare a una riduzione dell’assunzione di cibo e all’alterazione della composizione corporea, anche negli anziani sani.

Ciò può essere aggravato dall’olfatto e dal gusto ridotti e dai cambiamenti nei livelli ormonali che influiscono sulla velocità con cui ti senti pieno.

La depressione, la mancanza di indipendenza e l’isolamento sociale possono rendere il cibo meno appetibile, contribuendo ulteriormente a un’assunzione meno che ideale.

Malattie croniche come malattie cardiache, ictus, morbo di Parkinson, cancro, diabete e demenza possono influenzare l’appetito, il fabbisogno energetico e il peso.

Gli anziani possono assumere più farmaci che possono interagire con i nutrienti o produrre effetti collaterali come nausea, vomito e cambiamenti sensoriali che influenzano l’olfatto e il gusto.

I problemi orali e dentali possono influenzare la masticazione o la deglutizione.

Tutti questi fattori possono portare a una riduzione dell’apporto calorico e nutrizionale, con conseguente perdita di peso imprevista e mancanza di energia.

Superare gli ostacoli a un’alimentazione sana

Queste strategie possono aiutare a superare alcuni degli ostacoli a un’alimentazione sana che potresti incontrare man mano che invecchi.

Alla maggior parte dei pasti prova a riempire metà del tuo piatto con verdure, un quarto del tuo piatto con cereali integrali come quinoa, riso integrale o pane integrale e l’ultimo quarto del tuo piatto con proteine ​​magre come pesce, pollame, fagioli o uova.

Scegli grassi sani, che possono servire come fonte di calorie concentrate e sane. I grassi sani includono olio d’oliva, arachidi e altre noci, burro di arachidi, avocado e pesce grasso come salmone, sardine e sgombro.

Limitare i grassi saturi malsani inclusa la carne rossa grassa.

Lavorare fibra alimentare nella vostra dieta. La fibra aiuta a mantenere la normale funzionalità intestinale e può aiutare a ridurre il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiache.

La maggior parte della frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono buone fonti di fibre. Anche noci e semi sono buone fonti, ma pane e fagioli integrali possono essere più facili da masticare in caso di problemi dentali o dentiere. Assicurati di bere molti liquidi mentre aumenti l’assunzione di fibre.

Regola le dimensioni delle porzioni. Se stai cercando di mantenere un peso corporeo sano, riduci le dimensioni delle porzioni invece di sacrificare i componenti di un pasto equilibrato.

Se hai bisogno di guadagnare qualche chilo, prova ad aumentare le porzioni anziché mangiare cibi ricchi di zuccheri aggiunti e grassi saturi malsani.

Alcuni adulti più anziani trovano che il loro appetito è maggiore al mattino e durante il giorno, rispetto alla sera.

In tal caso, prova a fare una colazione sana che includa proteine, cereali integrali e frutta insieme a un pasto pomeridiano equilibrato. Poi vai leggero a cena.

Suggerimenti per la risoluzione dei problemi

Man mano che invecchi, potresti dover pensare in modo creativo quando sorgono ostacoli a un’alimentazione sana.

Ad esempio, se hai problemi a uscire di casa o a gestire borse della spesa pesanti, prova un servizio di consegna di generi alimentari.

Questo ti dà la comodità di fare acquisti online e di avere il cibo consegnato direttamente a casa tua.

Se cucinare per te ogni giorno ti dà troppi problemi o trovi che la tua energia si affievolisce di sera, prova a preparare alcuni pasti durante il fine settimana.

Conservali refrigerati o congelati e pronti a riscaldarli durante la settimana.

I pasti con una sola pentola sono un ottimo modo per cucinare rapidamente pasti sani, equilibrati e poco costosi, che possono anche essere una considerazione importante quando si invecchia.

L’attività fisica è importante per tutti gli adulti, compresi gli anziani. L’esercizio fisico aiuta a costruire e rafforzare i muscoli, aumentare i livelli di energia, mantenere la salute delle ossa, aumentare il metabolismo e sollevare l’umore.

Può aiutare anche a stimolare l’appetito.

Obiettivo per almeno 30 minuti di attività fisica quasi tutti i giorni della settimana.

Uomini e donne vivono più a lungo. Fare uno sforzo per mangiare sano può aiutarti a continuare a godere di uno stile di vita attivo.

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Alimentazione per Anziani

Consigli alimenti per anziani senza denti

La perdita dei denti a volte è un sintomo dell’invecchiamento, ma solo perché hai bisogno di cibi più morbidi non significa che la tua alimentazione dovrebbe soffrire.

Di seguito alcuni consigli utili di alimenti, ricchi di nutrienti e allo stesso tempo facili da masticare per gli anziani senza denti.

UOVA SBATTUTE

Le uova sono la fonte proteica più completa là fuori e sono anche piene di grassi sani. Le uova strapazzate sono facili da preparare e da masticare. Per un ulteriore tocco di sapore, aggiungi un cucchiaio di ricotta o panna acida leggera alle uova prima di mescolare.

PURE’

Se lasci le bucce (che forniscono ulteriore fibra), riduci il burro e usi il latte invece della panna, la purè di patate sono in realtà un contorno abbastanza salutare.

VERDURE AL VAPORE BEN COTTE

Le verdure crude possono essere difficili per gli anziani senza denti. Quando cucini le verdure, prova a usare un cestello a vapore invece di farle bollire. La cottura a vapore aiuta a trattenere i nutrienti della verdura, al contrario dell’ebollizione che lascia la maggior parte delle vitamine nell’acqua di cottura.

FRULLATI

I frullati sono un ottimo modo per migliorare la tua dieta, inoltre non è necessario masticare. Frullate i vostri frutti freschi (o congelati) preferiti, yogurt greco semplice, latte (può anche usare latte senza latticini) e qualsiasi supplemento aggiuntivo (semi di chia, farina di lino, polvere di acai, ecc.).

PESCE

Il pesce è più facile da masticare rispetto alla carne. Scegli il baccalà, il salmone o l’arancia ruvida al posto del pesce spada. Mangiare pesce almeno una volta alla settimana è un ottimo modo per ottenere proteine. Il pesce al forno o alla griglia è sempre molto più sano di quello fritto.

YOGURT

Per gli anziani che non sono intolleranti al lattosio, lo yogurt è un’ottima fonte di calcio e proteine. Scegli yogurt al latte intero invece di grassi, che di solito è caricato con zucchero e altri ingredienti artificiali.

ZUPPA

La maggior parte delle zuppe, soprattutto quelle passate, sono piuttosto nutrienti e facili da mangiare per gli anziani senza denti. Ci sono centinaia di zuppe tra cui scegliere, alcuni dei nostri preferiti includono porro di patate, pomodoro e basilico e minestrone.

AVENA

L’avena vecchio stile è in realtà uno degli alimenti per la colazione più sani che puoi trovare, oltre ad essere facile da masticare. Cerca di evitare di aggiungere un cucchiaio colmo di zucchero di canna, optando invece per miele o frutta fresca tenera.

CARNE A COTTURA LENTA

Le carni cotte a fuoco vivo sono probabilmente gli alimenti più difficili da masticare per gli anziani. Al contrario, le carni cotte lentamente come il maiale stirato o lo stufato di manzo sono opzioni molto migliori per gli anziani che hanno difficoltà a masticare.

FAGIOLI

I fagioli sono una fonte salutare di fibre e proteine ​​e quando li cuoci abbastanza a lungo, diventano completamente morbidi. Ci sono molte ricette disponibili che includono fagioli, come fagioli fritti, zuppa di fagioli neri e fagioli al forno.