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ANZIANI IN AUMENTO

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Censimento anziani. Secondo i dati ISTAT in Italia aumentano gli anziani : la SFIDA è aumentare i servizi.

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Riporto integralmente questa notizia su dati ISTAT sul censimento degli anziani riportata Da #CeWeb  il 15 Dicembre 2020

Con quasi 1,5 milioni di anziani over 65 in più in Italia è necessario aumentare i servizi e l’assistenza sul territorio nazionale anche nelle aree più svantaggiate e isolate. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat sul censimento della popolazione italiana con l’emergenza Covid che sta colpendo gli anziani in famiglia e nelle case di riposo.

La percentuale di popolazione con oltre 65 anni è passata dal :

  • 20,8% (12.384.972 persone) del 2011 al 
  • 23,2% (13.859.090) nel 2019

sottolinea Uecoop – e un aumento sensibile si registra anche per le età più avanzate con gli ultrasettantacinquenni, passati dal:

  • 10,4% del 2011 (6.152.413)
  • all’11,9% del 2019 (7.063.716),

gli ultra 85enni, che passano dal

  • 2,8 al 3,7% sul totale della popolazione.
In pratica ci sono 5 anziani per ogni bambino in Italia.
Il Bambino dai 3 ai 6 anni
Un bambino
Gruppo Di Personaggi Dei Cartoni Animati Della Gente Anziana Illustrazione  Anziana Felice Di Vettore Degli Amici Illustrazione Vettoriale -  Illustrazione di disegno, signora: 100586156
Cinque anziani per ogni bambino

In una realtà come quella italiana dove gli anziani sono sempre più al centro dello scenario sociale – spiega Uecoop – serve un continuo miglioramento dei servizi di welfare che vedono con in prima linea 350 mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono 7 milioni di famiglie affiancando il lavoro dei servizi pubblici. L’allungamento della vita – evidenzia Uecoop – sta cambiando le metodologie di cura in relazione ai nuovi bisogni della popolazione. Si sta delineando – sottolinea Uecoop – una società dove gli anziani cresceranno ancora di numero insieme al bisogno di assistenza e servizi sia nelle città che nei piccoli centri urbani a fronte di network familiari con minor capacità di seguire i parenti più avanti negli anni.

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E nonostante le quasi 8 mila case di riposo italiane abbiano in media un buon livello di qualità dell’assistenza e siano cresciute del 30% in dieci anni – spiega un’analisi di Uecoop – la disponibilità media a livello nazionale è solo di 1 posto letto ogni 41 anziani con richieste in aumento nonostante rette che vanno dai 1.000 ai 3.000 euro al mese a seconda della posizione della struttura, dai servizi offerti e dalla possibilità di ospitare anche a persone non autosufficienti.

Proprio gli anziani non autosufficienti – sottolinea Uecoop – raddoppieranno fino a quasi 5 milioni entro il 2030. In base agli ultimi dati disponibili – spiega Uecoop –

  • 1 anziano su 3 ha gravi difficoltà a prepararsi da mangiare, fare la spesa, prendere le medicine, pulire la casa.
  • l’11% ha problemi a prendersi cura di se stesso: dal fare il bagno o la doccia a sdraiarsi o sedersi sul letto fino a indossare abiti o svestirsi.

IN AUMENTO LA DOMANDA DI ASSISTENA E SERVIZI

Una situazione – conclude Uecoop – che impone di organizzare un sistema di welfare in grado di soddisfare la domanda di assistenza e servizi delle famiglie italiane potenziando la collaborazione fra il settore pubblico e quello privato.

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Dandovi appuntamento al prossimo post vi saluto con una frase

La generazione più giovane è la freccia, la più vecchia è l’arco. John Steinbeck 

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Assistenza agli anziani

NONNI TECNOLOGICI

Per non sentirsi soli e distanti dal mondo.

Tecnologia per non sentirsi soli

Per i nonni che non vogliono sentirsi soli in questo periodo di lockdown, sarebbe una buona idea avvicinarsi alle tecnologie digitali, computer, tablet, smatphon.

Sono quasi 14 milioni gli anziani in Italia che in questo momento sono più a rischio sia per la diffusione del contagio sia per la sofferenza legata alla solitudine.

Ricoverati nelle RSA o isolati in casa, lontani dagli affetti di figli e nipoti, senza poter incontrare nessuno, l’isolamento le la paura sono fattori di rischio per ansia e depressioni.

 La mancanza di relazioni sociali può sfociare in sentimenti di irritabilità, tristezza, senso di vuoto, sconforto, stress, insonnia e anche paura con la conseguenza di indebolire il sistema immunitario. https://www.anziani24.it/blog/sistema-immunitario/

Anziani e tecnologia: ecco i 5 migliori cellulari pratici ed economici
Nonni tecnologici

La tecnologia, dagli smartphone ai social media, possono essere di grande aiuto.

Saper usare un computer o uno smartphon, poter inviare un messaggio su whatsapp più precisamente una chat (in italiano letteralmente significa “chiacchierata”), delle foto, messaggi vocali per chi ha problemi di vista e anche Skype per effettuare videochiamate gratuite e perché no anche giochi.

Vettoriale - Videochiamata Online Con Genitori O Nonni Di Età Avanzata.  Image 97679805.
Videochiamate
  • Tutto questo creerebbe una situazione di contatto sociale con la sensazione di non essere soli.
  • Per semplificare al massimo l’utilizzo di questi apparati, le varie applicazioni dovrebbero essere installati e configurati da persone esperte.

Manuale utente con lente d'ingrandimento. documento guida utente e lente  d'ingrandimento. icona di vettore del manuale, manuale, istruzioni e guida  | Vettore Premium

PROGETTO

MANUALE PRATICO

Serve un manuale d’informatica di base per imparare ad usare il computer o il cellulare una guida per principianti e non solo.

Possiamo pianificare un progettino che comprenda:

  • manuali con vari livelli di difficoltà,
  • lezioni videoregistrati,
  • immagini
  • altro materiale che possa servire per agevolare l’apprendimento dell’argomento.
tablet-smartphone-per-anziani

E’ necessario portare avanti idee e progetti per poter contrastare solitudine e depressione anche perché queste situazioni anticipano la morte e “ogni anziano che muore è paragonabile ad una biblioteca che brucia” (Amadou Hampatè)

Vi saluto con una frase, “L’amore è l’unica risposta alla solitudine”

(Madre Teresa di Calcutta)

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Assistenza agli anziani Curiosità

IN DIFESA DELL’ETÀ INVISIBILE

Aria, vegliardi! Fate posto!

Quando noi eravamo giovani, quelli che entravano nell’età invisibile erano rispettati. Avevano lavorato tutta la vita, così dicevano, ed il riposo se lo erano guadagnato. Doveva invecchiare la nostra generazione perché fossero, fossimo, considerati un peso e un costo.

Anche la nuova pestilenza ci ha dato dentro e c’è il sospetto che se la siano inventata per fare pulizia e sgombrare il campo dalla gente di ‘una certà età’. Eccheccavolo!

Potenza delle frasi fatte

Il potere dissacrante dei modi di dire! ‘Tu che hai una certa età…’ Ai tuoi tempi…’ Per non parlare di eufemismi come ‘babbioni’parola nota al Lasca ed al Carducci per indicare grulli e citrulli; o ‘carampane’ da Ca’ Rampani, il rione veneziano che anticamente ospitava le prostitute.

Come conosco l’origine di ‘carampana’? A qualcosa servirà la zattera di Internet!

La parola alla difesa

E così corre il ricorso alla difesa. Tuttavia, dobbiamo essere imparziali e un tantino clementi nel giudicare lecontumelie a nostro danno. A me conviene sicuramente. Non so cosa ne pensate voi, ma io non posso privare la controparte di ragioni. Due sono i validissimi motivi: il primo, personale, è che figli e nipoti potrebbero togliermi il saluto; l’altro, più generale, è che siamo stati giovani anche noi, sebbene i giovani non ci credono.

Cerchiamo di capirli quando ci rispondono con sassate di parole. Tesi asvicolare dalla strada che la generazione precedente imponeva, vuole, chiederà (il verbo corrisponde al mutare dei modi e dei tempi), saranno dispiaciuti a posteriori per aver trasformato i timori in accuse che hanno preso la via di sfogo. Proprio come accadeva a noi.

Presto si accorgeranno che la giovinezza si fugge tuttavia, ed è bene saperlo subito quanto sia passeggera.

Chi ha inventato l’acqua calda?

Va considerato il fatto certo, anzi certissimo, che non l’hanno inventata loro l’acqua calda. Cosa si credono? Neppure noi si scherzava nell’insolentire gli avipiù prossimi. Vadano, vadano i giovinastria controllare! Termini come bacucchi, cariatidi, mummie o matusa (da Matusalemme, ovvio), rientravano nel modello convenuto per denigrare i nostri vecchiarelli.

Non si contano le frasi di questo genere: ‘Il mio dirimpettaio ha fatto due guerre.’ – Sarà stanco morto. – ‘Più morto che stanco, ma nessuno glielo ha detto.’ ‘Il fornaio era partigiano e stava per essere fucilato. – Per questo è un po’ rimbambito? – ‘Macché! È morto ieri e non se n’è accorto. ‘Omammmamia, chi poteva immaginare che quella ‘vecchietta dell’aceto’ fosse una bellona,ai suoi tempi!’ – Ai tempi di Cleopatra? –

La risposta preferita

Le tiritere continuavano: Tizio è stato… Caio ha vinto… Sempronio ha visto…

E noi: ‘Ma che bravi sono stati!’ Così veniva parodiata una delle pubblicità di ‘Carosello’, quella di Calimero, il pulcino nero: ‘Or che bravo sono stato posso fare anche il bucato.’

E ridevamo pure. Che screanzati! Potevi ascoltare senza infierire, ma quel passato ancora prossimo era risolto con sarcasmo perché è difficile praticare la misericordia quando non siamo stati misurati. Ottenevano un blando interesse i grigi corridoi di un vissuto che ospitava nugoli di esperienze e azzardi e vittorie e delusioni. Raramente le memorie che potevano trasmettere oltrepassavano il vaglio delle emozioni. Le folate di osanna o di sdegno erano riservate alle cronache di attualità para politica o magari scandalistica di gente schiribillosa, istrionica, ma anche eroica, pronta a deridere o provocare il malcostume di turno.

E diciamolo, via, che per i giovani di qualunque epoca e costume i vecchi nascono vecchi e amen.

Torna in mente la favola-ammonimento sul piatto sbrecciato da riservare al vecchio di casa. Un’antica lezione sul non fare ciò che non vuoi sia fatto a te.

Ci siamo intesi? Oggi a noi, domani a voi.

Animo figlioli!

Tranquilli, dalli e dalli arriverete a Canossa, dove imparerete che le feste di riconciliazione durano assai poco. Lasciamo a voi il compito di credere che dietro ‘l’angolo’ di questa palla ci sia un mondo nuovo, migliore. Scoprirete a vostre spese che stuzzicare i concetti costituiti in cambio di utopici ideali non impedisce la legge di compensazione, ché se una parte migliora, ce n’è sempre un’altra a rischio.

E vi va bene che vi sia toccato l’oggi. Le generazioni precedenti, e alcune ancora, avevano le loro guerre per smaltire le energie da tenere a freno. Eppoi c’era il servizio militare che insegnava ad obbedire ai superioriViene il sospetto che il detto antico’Se vuoi la pace prepara la guerra’,avesse il sottinteso di togliersi di torno, non il vecchiarellume, ma le belle, fresche, energie in esubero.

Meditate pivelli!

Guerre mondiali Guerriglie domestiche

Il problema sta nelle dissonanze tra i bisogni delle diverse caste, che di caste, infine, si tratta. Se è un problema tenere a bada le ragioni dell’irruenza giovanile da parte di coloro che si trovano nell’età adulta, attaccati con braccia e gambe al daffare in corsa, come vi possono riuscire dei vecchiarelli tanto inutili e rompiballe da essere maltrattati perfino dal virus in circolazione?

Ogni nuova leva se la vuole inventare la vita, consumando l’eccesso di energie sul piede di guerra, anche se con l’altro auspicano la pace. E ce ne vogliono di confronti, avanti di raggiungere la consolante certezza che gli esemplari della nostra specie, di qualunque luogo ed epoca, hanno affrontato gli stessi sentimenti e capitomboli prima di adeguarsi a ciò che altri fanno e disfano.

Ma chi? Noi?!

O com’è che ora ci viene rinfacciato di tutto, dall’ostinazione nel resistere, in barba al sovraffollamento ed al costo delle pensioni, fino alla de-cadenza del pianeta.Ma è proprio vero che lo abbiamo fatto noi un simile disastro? Noi che sognavamo i Garibaldi, gli Zorro, i Robin Hood, i Che? Noi che non abbiamo voluto guerre, se non imposte da altri, noi che abbiamo modernizzato il costume per costruire un mondo migliore…

Nessuno più di noi, ragazzi del dopoguerra, sa quanto fosse difficile accettare l’autorità di chi ritenevamo colpevole di aver contribuito, volente o nolente, ad eventi irrimediabili. Il destino non sarà stato nelle mani dei nostri genitori, presi uno ad uno, ma il risultato finale lo avevamo sotto gli occhi.

Chi poteva immaginare che anche noi saremmo stati accusati di eventi decisamente irrimediabili? E menomale che adesso si scoprono gli altarini. Pare che le prime avvisaglie sul pericolo planetario risalgano ai primi del 1960, quando noi eravamo solo dei fanciullini. Rifatevela con quelli che oggi avrebbero, più o meno, 100 anni.

Sono incorreggibile

Santi numi! Alle solite ho divagato dal tema che mi ero prefissata: come goderci gli anni invisibili. Non è forse vero che sempre si ricomincia dal principio? Anche le nostre cellule cambiano continuamente, e senza il soccorso della chirurgia estetica. Misteri delle ingiustizie umane: com’è che loro si rinnovano e noi s’invecchia?

Bando a piagnistei e patetismi. Occupiamoci delle nostre faccende che è meglio, ora che siamo in crisi d’astinenza dal vivere, dopo i consensi ed i nonsensi degli infiniti anni dei doveri. O almeno lo sembravano, infiniti.

Arresi davanti ad un presente che sembra privo di scopo, non sappiamo quante pagine bianche restano nel nostro diario, ma sono convinta, convintissima che non vadano scarabocchiate solo con pratiche uggiose e foto ricordo. È inutile star lì a rimestare nell’attesa delle ricorrenti imprese del minotauro personale.Qualcos’altro dovrà pur venir fuori dai nostri polverosi cilindri, per incitare la nuova, giovane vita da vecchi, dopo le fatiche della vecchia vita da giovani.

Convenuto sui bisogni primari, il trittico Salute Famiglia Casa, si vada qui ad illustrare altri settori molto utili nella terza e quarta età. Mi riferisco ad amici, passatempi, giochi, svaghi… Primari anche questi, perché tengono alto il morale.

Sennò, cosa ne vogliamo fare delle residue energie? Segatura?

Ecco perché insisto

Abbiamo tempo e coraggio per partecipare al grande biribissaio, finché possiamo ed a modo nostro, senza evitare i bordi. Ci siamo abituati a stare cavalcioni nei confini. Su molte prospettive ci siamo distesi e molti orizzonti ci hanno sorretto. Ne abbiamo visti di mutamenti, abbiamo già sofferto di illusioni. Oggi possiamo contentarci della consapevolezza. Che sensazione di riposo dell’anima, respirare il mondo e le sue cose senza attese o pretese.

A noi si addicono le nuance di mezzi toni da quando i nostri angoli si sono fatti curvi, ma se qualche pennellata barocca ci piace, ci somiglia, nonrinunciamo a riaffacciarsi alla vita con le follie compensatorie e la voglia di strafare che ci siamo negati. Diamo una sferzata allo spirito sonnolento e pigiamo il vigore sui sensi sciupacchiati, tanto per spendere il tempo residuo a diventare ciò che eravamonati peressere.O almeno, a chiederci se siamo come avremmo voluto essere, anche se comporterebbe una conoscenza più approfondita del sorprendente, incompreso apparato mentale che ci portiamo appresso.

Si dice che il cervello sia l’intestino della mente e che abbia svariate diramazionisu cui baloccarsi. Chissà cosa potrebbe uscire da quei labirinti se ci mettessimo il foraggio della curiosità! E quella non è roba che puzza…

Ocean cleanus

In chiusura vorrei condividere la meraviglia per l’Ocean cleanus, l’enorme macchinario che elimina dai mari il vecchiume abbandonato…..

Ohinoi! Mi è proprio scappata!

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Assistenza agli anziani Salute

Esercitazioni pratiche per stimolare le funzioni cognitive

Alcune funzioni cognitive si trasformano in un normale processo di invecchiamento.

Tra queste, troviamo la velocità di elaborazione, la memoria a breve termine e la capacità di risolvere problemi astratti.

I cambiamenti nel funzionamento cognitivo fanno parte di questo processo; d’altra parte,

ci sono persone che sviluppano un lieve deficit cognitivo ed altre che, sfortunatamente, sviluppano la sindrome della demenza.

Uno studio recente conclude che qualunque sia la situazione, è stato dimostrato che tenersi informati procura un evidente vantaggio, associato alla stimolazione cognitiva, rallentandone il declino.

Molte volte i familiari, i caregivers e gli stessi anziani si chiedono quali esercizi siano adatti a mantenere agile ed attivo il proprio cervello.

È necessario che il nostro cervello si dedichi ad attività varie e stimolanti, dove occorre una memoria rapida, attenzione, linguaggio, calcolo, capacità di percezione visiva.

Ad esempio, alcuni eseguono sudoku, rebus, cruciverba, puzzles; altri leggono, si iscrivono a corsi di arte artigiana, si interessano alla vita sociale.

Qualunque attività che richieda applicazione e concentrazione porta benefici al benessere personale ed alla qualità della comunicazione e dell’interazione sociale.

Il nostro tempo di dormire

Ti svegli stanco? Conosciamo tutti quella sensazione: passare la giornata intontiti, irritabili e pigri.

Potrebbero esserci giorni in cui non dormiamo abbastanza, ma in realtà quante ore di sonno abbiamo bisogno? Possiamo recuperare le ore accumulate di sonno? Dovremmo dormire sempre allo stesso tempo, indipendentemente da quanti anni abbiamo? Nell’articolo di oggi risolveremo queste domande.

Di quante ore di sonno abbiamo bisogno a seconda della nostra età?

Abbiamo sempre sentito che per avere una vita sana è necessario dormire per circa otto ore al giorno, qualcosa che non possiamo sempre soddisfare, sia a causa del lavoro, della mancanza di tempo, delle bevande contenenti caffeina, ecc.

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L’importanza dell’intelligenza emotiva negli anziani

Durante la nostra vita, ognuno di noi ha vissuto momenti di notevole tensione, per motivi diversi: lavoro, studio, relazioni umane ecc. Come affrontare questi momenti?

Probabilmente ci sono situazioni in cui è più facile rimanere calmi e risolverere i problemi in modo assertivo; in altri, pensiamo che “l’unica soluzione sia l’aggressività”.

Essere in grado di scegliere come reagire nelle varie situazioni è ciò che è noto come intelligenza emotiva.

Cos’è l’intelligenza emotiva?

Secondo Martín (2018):

“È la capacità di accettare e gestire consapevolmente le emozioni, tenendo conto dell’importanza delle decisioni che prendiamo e dei passi che facciamo nel corso della vita, anche se non ne siamo consapevoli”.

L’intelligenza emotiva è un processo che coinvolge tutta la nostra vita. Quindi è possibile svilupparlo da adolescenti come da adulti. Una delle caratteristiche dell’età avanzata è che deve affrontare dei mutamenti biologici, psicologici, sociali. Il modo di vivere dell’anziano varia. Finita l’era del lavoro è iniziata quella del pensionamento, dove può utilizzare il tempo libero dedicandosi a nuove attività che prima non conosceva.

Ciò può creare tensione, poiché i cambiamenti provocano paura e disagio in alcune persone. Questa situazione potrebbe causare delle reazione in famiglia e tra gli amici.

Come debbono comportarsi i familiari in questa situazione?

La prima cosa da fare è cercare di entrare in empatia con il proprio parente, cercando di comprendere le problematiche che sta attraversando. Questo atteggiamento è importante per comunicare in modo assertivo e rassicurante il nostro pensiero.

La seconda cosa è quello di mostrare il nostro sostegno, far presente ciò che sentiamo e pensiamo in una determinata situazione.

La terza è far comprendere alla persona in difficoltà che si possono trovare delle alternative.

Ci saranno momenti in cui vi sentirete stanchi o disturbati, magari anche a causa di altri fattori, e non sarete in grado di dare una risposta assertiva, In questi casi è bene prendersi del tempo per respirare e riflettere quindi parlare con calma, ricordando che ci sono vari modi per dire le cose.

È sempre consigliabile utilizzare i punti di forza, presentandoli come aspetti di miglioramento, piuttosto che mostarsi aggressivi o nervosi, menzionando i problemi e le preoccupazioni che vi assillano.

Ad esempio, è meglio dire: “Anche io ho voglia di parlare con te. Lo faremo molto presto.” oppure: “Non ho tempo per parlare con te.”?

L’intelligenza emotiva è un’arte che, fortunatamente, possiamo sviluppare per tutta la vita.

È solo questione di farne un’abitudine e di usarla come pratica costante. Controllare pensieri ed emozioni può portare molti benefici, come acquisire maggiore tranquillità nel relazionarsi con gli altri, risolvere i problemi in modo positivo, capire i motivi del comportamento altrui nei propri confronti.

Ricordate che essere in grado di riflettere sulle nostre reazioni quando capitano dei problemi può impedirci di averne altri.

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Qual è la differenza tra le case di cura?

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la popolazione umana è in rapido invecchiamento.

“tra il 2015 e il 2050 la percentuale della popolazione mondiale con più di 60 anni raddoppierà, passando dal 12% al 22%. L’aumento previsto va da 900 milioni a 2 miliardi di persone di età superiore ai 60 ”.

Le nuove modalità familiari e la mancanza di una cultura del buon invecchiamento hanno, sfortunatamente, un forte impatto sulla cura degli anziani.

Ci sono delle alternative che offrono assistenza, attenzione e stimolo a questo settore della società, tuttavia l’ignoranza e le cattive gestioni di alcune case di cura hanno squalificato molte di queste strutture. portando alla disapprovazione, la diffidenza ed il rifiuto anticipato.

Fortunatamente, nell’ultimo decennio, molte case di riposo hanno dimostrato con i fatti che ci sono nuovi modi per portare soddisfazione e felicità alle persone anziane, in questo stadio della loro vita.

Oggi vogliamo esporvi 5 differenze tra un asilo e una residenza per anziani. Con queste informazioni è possibile determinare quale di queste soluzioni può soddisfare le esigenze dei vostri parenti in età avanzata, e scoprire le differenze tra diverse modi di gestire questi luoghi. Cominciamo!

1.- In alcune strutture gli anziani possono ricevere i loro parenti solo in alcuni giorni della settimana ed a tempo limitato. In altre, i familiari dei residenti possono visitarli sette giorni alla settimana, con qualsiasi orario, e possono persino condividere con loro attività e terapie.

2.- In alcune casa di cura esiste una dieta precedentemente stabilita, che è generica per tutti i pazienti. In altre, di solito c’è uno chef che progetta vari piatti con le porzioni nutrizionali ideali per colazione, pranzo e cena; quindi, i residenti hanno una varietà gastronomica ogni giorno, appropriata alla loro salute.

3.- Il personale di alcune case di cura si limita a fornire ai pazienti i farmaci di cui hanno bisogno, secondo le relative prescrizioni mediche. In altre, troverete personale specializzato nell’aiutare e preservare la sicurezza dei residenti, supportandoli nelle attività quotidiane, porgendo negli orari stabiliti medicine e integratori, oltre alle prefissate attività ricreative, il tutto con un approccio di sostegno che mantiene l’indipendenza e la dignità dei loro ospiti.

4.- In alcune strutture non esistono programmi specializzati adatti a stimolare le capacità cognitive, fisiche ed emotive dei pazienti. In altre vi sono vari programmi con attività terapeutiche che aiutano a rallentare il progresso delle malattie dei loro residenti, ad esempio i danni cognitivi causati dall’Alzheimer.

5.- Il personale impegnato al 100% per il benessere delle persone anziane, lavora seguendo una disciplina che permetta ai residenti di vivere in un regime adatto a garantirne la stabilità psicofisica. Queste persone sono preparate a soddisfare i più alti standard di qualità nella cura dei loro ospiti. Inoltre, vengono periodicamente addestrati a sostenerli e motivarli, tessendo un legame da cui trarranno vantaggio tutte le attività programmate nella giornata.

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20 idee da fare con le persone anziane senza uscire di casa

Ci troviamo ancora in una situazione di disagio a causa del pericolo di contagio del coronavirus.

Il settore della popolazione con il più alto rischio di mortalità è sicuramente rappresentato dagli anziani. Per questo motivo dovrebbero evitare di uscire dal proprio domicilio.

Quando devono fare acquisti o recarsi in farmacia sarebbe opportuno che fossero sempre accompagnati da un familiare o da una badante.

Tuttavia, una persona anziana costretta a vivere in isolamento non deve abbandonarsi alla noia ed alla pigrizia. Per invecchiare lentamente e nel modo migliore occorre mantenere sane abitudini quotidiane. Si possono trovare molte attività fisiche e mentali adatte a sfruttare il tempo da passare reclusi. Migliorare la salute e la qualità della vita promuove l’indipendenza e sviluppa l’autostima.

Di seguito troverete un elenco di attività interessanti da svolgere insieme con la persona anziana di cui vi occupate per aiutarla a rimanere attiva e in salute pur restando a casa.

Elenco di attività:

1. Cucinare

Passare il tempo a studiare ricette per cucinarle in compagnia aiuta a mettere in sequenza, pianificare e realizzare qualcosa di utile e gustoso che può dare soddisfazione.

2. Lettura

La lettura di un romanzo o del giornale offre un ottimo intrattenimento. Immergersi in una storia o nei fatti di cronaca quotidiana distrae dai propri problemi e migliora la capacità di concentrazione.

3. Rilassamento

Le pratiche di rilassamento sono benefiche per tutti e maggiormente per quei pazienti che soffrono di stress legato a disturbi fisici ed alla difficoltà di riposare. L’aria fresca e la luce del sole sono un toccasana per il corpo umano. Se la casa della persona anziana di cui vi state occupando è dotata di uno spazio esterno, conviene approfittarne. Gli esercizi di respirazione e meditazione eseguiti all’aperto possono migliorare il metabolismo e la frequenza cardiaca.

4. Esercizio fisico

Eseguire giornalmente alcuni esercizi fisici è essenziale nell’età avanzata. Una corretta e costante attività fisica riduce il rischio di malattie cardiache, diminuisce il grasso corporeo, controlla il colesterolo, migliora l’equilibrio e il sistema immunitario.

Per questo motivo, consigliamo la geronto-ginnastica, un metodo studiato specificatamente per allontanare il declino del corpo in età avanzata.

5. Yoga, tai chi, pilates

Strettamente legate al punto precedente, queste discipline sono molto utili per mantenere in forma un fisico in età avanzata e prevenire eventuali infortuni. Tuttavia, le persone anziane con problemi alle ossa o alle articolazioni dovrebbero consultare un medico prima di iniziare una di queste pratiche, in modo da eseguire soltanto gli esercizi raccomandabili per la propria condizione fisica.

6. Pulire e riordinare la propria casa

Eseguire la pulizie di casa può essere un’occupazione utile perché garantisce del movimento e migliora il comfort quotidiano. Vivere in un contesto disordinato può danneggiare la concentrazione e l’umore di individui particolarmente ansiosi. Queste persone ricavano soddisfazione e tranquillità dal lavoro svolto per rendere la propria abitazione pulita ed ordinata. Inoltre avranno maggior facilità nel ritrovare gli oggetti di cui possono aver bisogno.

7. Adattare l’appartamento

L’appartamento di una persona anziana deve essere accessibile ai suoi spostamenti.

È fondamentale controllare i gradini, gli spigoli e le sporgenze dei mobili, i cavi elettrici sciolti e tutto ciò che potrebbe procurare pericolosi incidenti domestici.

Per rendere un’abitazione adatta ai movimenti di una persona anziana occorre studiare il modo migliore di posizionare i mobili per evitare che intralcinoil passaggio. Nelle abitazioni su più pani converrebbe prevedere la possibilità di installare un montascaleper scongiurare un eventuale infortunio, semplificare l’accesso alle stanze ed eliminare la fatica di salire e scendere i gradini.

8. Musicoterapia

Ascoltare la musica preferita è un’ottima terapia, molto efficace nel migliorare l’umore e provocare benefici emotivi.

9. Un centro di bellezza casalingo.

Ecco un’attività perfetta per allentare la tensione. Per coccolarsi può essere sufficiente un lungo bagno, con una temperatura corretta, accompagnato da sali da bagno e candele ed aromi o incensi che profumino lo spazio. Potete anche applicare dei massaggi. Quelli al viso serviranno a diminuire i danni provocati dallo stress; quelli al corpo per sciogliere la muscolatura dolorante.

10. Dipingere

Disegnare è un esercizio che facilita la concentrazione delle persone anziane, stimolando la loro parte creativa e quella logica.

11. Terapia della risata

È una terapia molto efficace con grandi effetti psicologici e fisici che sviluppano la nostra immaginazione e sbloccano le tensioni.

12. Nuovi hobby

Misurarsi con qualche passatempo è un’attività che può aumentare la memoria e la creatività del vostro paziente, migliorandone l’umore e l’autostima. Una persona sarà dotata per lo studio di uno strumento musicale, un’altra ricaverà maggior soddisfazione nell’applicarsi al giardinaggio. Osare nuove sfide porterà comunque un grande giovamento L’importante è scegliere la disciplina adatta a mantenere attive le capacità cognitive e motorie della persona di cui vi occupate.

13. Il bagagliaio dei ricordi

Usare dei trattamenti per migliorare la memoria è essenziale, soprattutto nell’età avanzata. Mantenere attive le capacità mnemoniche aiuta a preservare i ricordi, e quindi l’identità, nelle persone anziane, oltre a procurare molti benefici dal lato emotivo.

In relazione a questo punto, sarebbe molto interessante approfondire esercizi che potenzino le sue reminiscenze.

14. Giochi di memoria

Questi esercizi servono ad attivare la mente e quindi a ridurre il declino cognitivo nell’età avanzata. Esistono molti passatempi, puzzles e giochi di memoria per adulti. Si tratta di scegliere quelli le cui difficoltà possone essere affrontate dal proprio paziente.

15. Nuove tecnologie

Molte persone anziane hanno voglia di misurarsi con le nuove tecnologie.

Sarebbe opportuno incoraggiarli ad apprendere il funzionamento degli attuali strumenti di comunicazione, perché sappiano che vi sono molti modi per rimanere in contatto con amici, familiari e, più in generale, con il mondo esterno.

Aiutare un anziano ad aprirsi alla partecipazione sociale può mitigarne la solitudine. Si può scegliere tra una vasta gamma di possibilità per mantenere attive più a lungo le sue prestazionimentali e psicologiche.

16. Artigianato

Le persone anziane dovrebbero dedicarsi a qualche attività artigianale che rafforzi la loro memoria e stimoli la concentrazione. Oltre ad aiutarli a passare il tempo, dedicarsi a modellare l’argilla o combinare dei collages, ritagliando riviste e altri materiali per realizzare delle composizioni, li farà sentire attivi e quindi più energetici.

17. Danzare

È stato dimostrato che la danza porta molti benefici alle persone anziane, non solo perché ne migliora le condizioni fisiche, ma anche per abituarli ad esercitarsi nei movimenti idonee alla deambulazione.

18. Scrittura

Scrivere migliora l’attenzione di una persona anziana, favorisce le sue capacità fisiche e cognitive mantenendo attiva la mente ed al livello cognitivo ne stimola il pensiero critico. Può essere interessante e terapeutico applicarsi in un diario dove riversare le piccole vicende quotidiane o per riportare alla memoria episodi della vita passata.

19. Giochi da tavolo

Come per i giochi di memoria, anche i giochi da tavolo sono ottimi passatempi per attivare la mente. Carte da gioco, scacchi, dama scarabeo puzzles, bingo, domino e molti altri giochi da tavolo possono aiutare la concentrazione nell’età avanzata.

20. Mantenere rapporti umani

È importante che una persona anziana mantenga relazioni interpersonali. Restare in contatto con amici e familiari, attraverso qualunque forma di comunicazione, come telefonare, scambiare foto o chiacchierare su skype, può aiutarli a non sentirsi isolati.

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Assistenza agli anziani Salute

20 consigli utili per prendersi cura degli anziani

L’aumento dell’aspettativa di vita significa che un numero sempre maggiore di esseri umani sta raggiungendo un’età avanzatata. Di conseguenza, abbiamo la necessità di un maggior numero di persone che dovranno occuparsi di loro.

Riportiamo di seguito consigli utili che familiari e figure professionali potranno prendere in considerazione nel caso in cui dovessero lavorare come badanti per anziani che non possono avere cura di se stessi, a causa di una malattia o dell’età molto avanzata.

Suggerimenti per chi lavora come caregiver

Coloro che decidono di lavorare come badante per anziani devono eseguire il loro lavoro nel modo più semplice ed efficace, senza che ciò comporti un eccesso di usura fisica quotidiana.

Prima di dedicarvi a questa attività, coloro che si accingono a lavorare per la cura degli anziani dovrebbero seguire alcuni suggerimenti, necessari per aumentare l’efficacia del loro lavoro.

Vediamo insieme alcune raccomandazioni di base che aiuteranno ad intraprenderenella maniera migliore il lavoro di caregiver.

1. Formazione

È necessario disporre di una formazione adeguata per lavorare come badanti per anziani. Chi sta iniziando ad esercitare questa attività dovrebbe disporre di alcune competenze professionali. In questo caso sono avvantaggiati infermieri, tecnici geriatrici, psicologi o, comunque, l’essere dotati di esperienze precedenti nella cura di una persona anziana.

2. Conoscere la storia medica

Un fattore fondamentale per coloro che si accingono a svolgere il lavoro di badante per anziani è la perfetta conoscenza dei disturbi della persona di cui si devono occupare. È essenziale avere sempre a disposizione le medicine necessarie alla sua salute e gli orari e le dosi per la loro somministrazione giornaliera.

3. Forza mentale

Il lavoro di caregiver presso una persona anziana richiede una grande stabilità psicologica per non lasciarsi coinvolgere da ciò che si può essere costretti a vedere o sentire.

Prendersi cura di un anziano, specialmente di un parente, significa essere preparati a gestire le situazioni emotive a cui può capitare di dover assistere.

4. Forza fisica

Chi lavora come badante di una persone anziana deve possedere una buona condizione fisica. La salute è la chiave necessario per affrontare le fatiche di chi si prende cura attivamente del benessere di un’altra persona. Ecco perché è necessario occuparsi del perfetto stato della propria salute.

5. Un corretto riposo

Riposare correttamente è utile al benessere psicofisico. Per questo motivo, un badante dovrebbe dormire 7 – 8 ore ogni notte. Mantenersi in forma aiuta a svolgere il compito di badante nel miglior modo possibile.

6. L’importanza degli orari

Lavorare come badante non deve interferire nella sfera personale. È importante rispettare il tempo necessario al cibo, seguendo una dieta equilibrata, e quello da dedicare al riposo ed alla cura personale per mantenere la migliore condizione piscofisica.

7. Programmare gli orari

Pianificare le attività da svolgere è essenziale in ogni professione, ma lo è in special modo per chi si prende cura di una persona anziana. Ecco perché sarà utile prestabilire un piano di assistenza per distribuire correttamente il tempo e gli sforzi da impiegare in ciascuna delle operazioni da eseguire. Riservare il tempo necessario ai pasti ed al riposo vi aiuterà ad assistere nel miglior modo l’anziano di cui vi state prendendo cura.

8. Tempo per se stessi

Lavorare come badante per le persone anziane è un’attività molto faticosa e può ledere la salute psicofisica. È necessario, finito l’orario di lavoro, trovare il tempo da dedicare a se stessi per tornare alla propra occupazione più rilassati ed energici.

9. Chiedere aiuto

Capita di non essere in grado di assolvere da soli ad alcune attività necessarie al lavoro che state svolgendo. Quando ne siete consapevoli dovrete chiedere il sostegno dei parenti della persona anziana, oppure dei colleghi, se esercitate le vostre mansioni in una clinica geriatrica. Chiedere aiuto tempestivamente è essenziale per adempiere correttamente al proprio lavoro.

10. Attività

Quando è possibile, cercate di mantenere occupata la persona anziana di cui vi occupate. Svolgere insieme alcune attività aiuterà il vostro paziente a trascorrere le giornate in modo piacevole e divertente. Nel caso di alcune malattie, come l’Alzheimer, sarà utile ricorrere ad alcuni esercizi che possono promuovere la memoria della persona di cui vi state occupando.

11. Non tutto è lavoro

Lavorare come badante per una persona anziana occupa sicuramente la vostra attenzione per molte ore della giornata. Per recuperare il vostro equilibrio, sarebbe utile usare il tempo libero facendo attività che vi consentano di staccare l’attenzione dall’impegno lavorativo.

12. Non abbandonare la vita sociale

Per lo stesso motivo, sarebbe necessario non abbandonare le abitudini di vita sociale. Mantenere i contatti con gli amici e la famiglia vi faranno dimenticare i problemi legati al lavoro.

13. Limitazioni

Per occuparvi efficacemente dei vostri pazienti dovete essere consapevoli dei vostri limiti.

La cosa migliore è non provare ad eseguire compiti a cui non siete stati preparati, poiché potreste danneggiare in qualche modo la salute della persona che vi è stata affidata.

14. Esprimere le proprie emozioni

Sebbene lavorare come badante per gli anziani presupponga un carattere calmo e deciso, non dovreste dimenticare quanto sia salutare esprimere le proprie emozioni. Sarebbe conveniente trovare il modo migliore per sfogarle, quando si rendesse necessario alla vostra stabilità psicofisica, purché ciò non costituisca un problema per il vostro paziente.

15. Assertività

Non abbiate paura di comunicare pensieri e sensazioni alle persone di cui vi state occupando, purché vi esprimiate in maniera adeguata e gentile.

Potrete rivolgere una critica costruttiva ai colleghi, oppure alla famiglia del paziente, se può risolversi con un beneficio al benessere vostro ed a quello del paziente.

16. Contare fino a 10

Può capitare, mentre svolgete il vostro compito presso un anziano, di sentirvi risentiti o offesi per vari motivi. Tuttavia, prima di reagire, ricorrete al vecchio, utile sistema di contare fino a 10, e magari anche fino a 20, per darvi il tempo di far sbollire il risentimento, in modo che non influisca in alcun modo sulla persona di cui vi occupate.

17. Problemi personali

Una delle cose da tenere in considerazione, come badante di una persona anziana, è la necessità di mettere da parte le preoccupazioni personali durante il turno lavorativo. Di qualunque genere siano, dovrete lasciarli fuori dalla porta per essere in grado di prestare tutta l’attenzione necessaria al paziente. Per questo motivo, è indispensabile che risolviate le vostre difficoltà al di fuori dell’orario di lavoro.

18. Comprensione e pazienza

Comprensione e pazienza sono qualità indispensabili per chiunque si prenda cura di una persona anziana. Potreste trovare pazienti soggetti a malattie degenerative, tendenti alla depressione o all’aggressività.

Dovrete essere sempre pronti ad usare tutta la fermezza e la pazienza necessarie ad affrontare qualsiasi tipo di situazione causata da una costituzione malata, fisicamente o psichicamente.

19. Gestire le risorse

Si possono usare vari tipi di risorse per gestire nel modo migliore la malattia della persona anziana di cui abbiamo cura.

Il badante provvisto di una formazione medica o infermieristica gestisce maggiori risorse per salvaguardare la salute del suo paziente. Le conoscenze di cui dispone lo possono aiutare nell’applicazione di cure svolte solitamente dai professsionisti.

20. Osservare la routine

Conoscere le consuetudini della persona di cui vi occupate può essere utile a comprenderne i bisogni, anticipando azioni e reazioni. Il semplice gesto di avvicinare un giornale o un libro nel momento delegato alla lettura quotidiana, quello di accendere il televisore quando viene trasmesso uno dei suoi programmi preferiti sono gentilezze che faranno star meglio la persona i cui vi occupate.

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Visite Mediche per anziani

La massa corporea degli anziani deve essere sempre sotto controllo.

È importante consultate regolarmente il nutrizionista o il vostro medico perché possa raccomandarvi le misure da seguire per eliminare l’obesità della persona anziana di cui vi state occupando.

Attualmente esistono delle soluzioni per prevenire i rischi derivanti da un eccessivo grasso corporeo, ma vengono applicate con successo soltanto nel fisico di persone giovani.

Questi trattamenti, come la riduzione dello stomaco, le diete ipocaloriche ed altri metodi, non vanno eseguiti sugli anziani.

Finora non esiste una casistica positiva.

Molto c’è ancora da studiare sulle reazioni di un organismo provato da un’età avanzata.

Terapie sostitutive

Ci sono casi in cui è possibile, nei casi di sovrappeso, applicare una terapia ormonale sostitutiva, basata sulla ricezione di quegli estrogeni che il corpo non produce più. Sono trattamenti specifici per le donne che hanno la necessità di contenere il peso corporeo. Portano anche altri vantaggi, ma

putroppo, l’assunzione di ormoni è ancora dibattuta scientificamente, in quanto è associata ad un preoccupante aggravamento di alcune malattie tumorali

Qualità della vita

Se volete che la persona anziana mantenga il giusto peso corporeo senza ricorrere a cure non sufficientemente testate, il vostro principale obiettivo consiste nel procurargli una buona qualità della vita.

I metodi per ridurre l’obesità in un fisico che si trovi in età avanzata, salvo particolari situazioni, dovrebbero limitarsi agli esercizi di mobilità idonei allo stato di salute dell’anziano, oltre all’apporto di vitamine, proteine e sali minerali da suddividere negli alimenti ingeriti nel corso della giornata.

L’attività fisica

L’esercizio fisico è essenziale quando si vuole ridurre l’accumulo di colesterolo e migliorare la sensibilità all’insulina

Con una dieta ben controllata e un esercizio fisico adeguato alla salute della persona anziana, potrete mantenere i vostri cari attivi e in forma per un lungo periodo.

Alimentazione

La miglior regola per mantenere in salute un anziano consiste nel mangiare poco e frequentemente, masticando con lentezza per digerire bene il cibo. Inoltre, non dovrebbe consumare meno di 2 litri di acqua al giorno.

È molto importante sostituire il burro con l’olio d’oliva, per cucinare. L’olio di oliva ha la facoltà di ridurre il colesterolo dannoso.

Se una persona anziana desidera fare uno spuntino tra un pasto e l’altro, la cosa migliore è quella di preparare un piatto contenente frutta o verdura.

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Anziani ben supportati

Una persona non autosufficiente ha bisogno di essere continuamente sostenuta ed accudita. Può occuparsene una persona di famiglia, purché sia abbastanza robuta da accompagnare il proprio congiunto in bagno ed aiutarlo nelle varie mansioni, altrimenti è meglio affidarsi ad una assistenza esterna. Esistino dei centri che offrono personale specializzato per assolvere a questi compiti.

Prodotti igienici.

I bagni frequenti sono essenziali per il benessere dell’anziano. È importante scegliere con attenione i prodotti di pulizia. La miglior soluzione sarebbe quella di ricorrere a prodotti neutri. Utilizzare prodotti con componenti chimici o additivi potrebbe mettere in pericolo l’epidermide delicata degli anziani.

Patologie delle articolazioni

Alcune patologie sono più ricorrenti negli anziani. Tra queste ci sono i problemi articolari.

La loro incidenza, più o meno grave, può influenzarne i movimenti e interrompere il sonno con dolori improvvisi.

Le articolazioni sono soggette ai movimenti del nostro corpo. Con l’età sopravviene l’usura, causando il loro indebolimento e quindi il dolore e la difficoltà di eseguire gli spostamenti.

Le articolazioni più frequentemente danneggiate sono quelle che si trovano nelle parti del corpo che devono sopportare il massimo carico: le anche e le ginocchia.

Principali sintomi

Ci sono varie specie di malattie articolari e ciascuna è riconoscibile dai sintomi che produce.

In generale, queste patologie si manifestano, all’inizio, con il dolore dell’articolazione infiammata.

Il progressivo deterioramento può portare alla rigidità della parte colpita, con conseguente mancanza di stabilità; alle deformazioni ossee che rendono penoso ogni movimento; alla perdita della massa muscolare.

Malattie articolari

Le malattie articolari non colpiscono solo i corpi degli anziani.

Di seguito elenchiamo le principali:

Artrite – Borsite – Sarcomi sinoviali – Febbre reumatica – Necrosi asettica

Disturbi articolari

I disturbi articolari possono creare molti problemi, specialmente nelle persone anziane. Oltre ai dolori, queste malattie provocano la perdita dell’equilibrio, creando un senso d’instabilità che può causare dannose cadute.