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L’età bisbetica negli anziani

L’anzianità è una bisbetica democratica. Bisbetica, sì, perché c’è sempre da ridire sul comportamento dei muscoli, le giunture, i crampi notturni ecc ecc. Ed è democratica giacché, prima o poi, coglie tutti quelli che al vitale treno in corsa restano agganciati.

Dietro le quinte

Una della grandi emozioni della mia vita, l’ho provata dietro le quinte di un teatro.La semioscurità era punteggiata da viavai farneticanti, calpestii ansiosi, fruscio di lunghe gonne. Qualche spiraglio mostrava il pubblico in attesa.Poi il palco si è illuminato. Il sipario è scivolato ai bordi della scena. Stava per essere rappresentato ‘Le nozze di Figaro’ di Beaumarchais. Gli attori hanno dato il via a dialoghi che conoscevo a memoria. Dalla sala buia emergevano le persone sedute in prima fila.Ebbi la sensazione, mentre seguivo lo spettacolo da un angolo buio, di assistere al senso della vita. È stato indimenticabile.

Luce riflessa

Quando andai in pensione mi sembrò di vivera di luce riflessa, come quella sera. Però senza emozioni.A lungo ero stata protagonista di me stessa, pigiata da quotidiani esigenze in mezzo a comprimari, partecipanti, spettatori legati alle mie vicende, ed io alle loro, da una distanza più o meno ravvicinata.Conoscevo persone che avevano superato gli 80 anni e lavoravano vispe e attive. Cosi avrei fatto anch’io. Sembrava non finisse mai, invece dovetti cedere alle imposizioni della salute.

Una come me

Non che fosse sgradevole tutto quel tempo libero, però mi sentivo spaesatafiacca, in colpa e pure inutile. Non era ancora iniziata la filata dei nipoti.Affrontai un trasloco furioso cui seguirono mesi a dimensionare gli spazidella nuova casa all’uso e consumo di tutto l’ambaradan che mi porto appresso.

Presi a ciondolare tra pensieri e oggetti da sistemare. E scrivevo. Non facevo altro. Calmati i bollori, il mio organismo calò nel pendio opposto. Ero ingrassata, le gambe dolevano, vedevo le ‘lucciole’ quando mi alzavo dalla sedia.

Mi misi con buona lena a sezionare ordinatamente le attività delle giornate: colazione, ginnastica, pulizia, spesa, cucina, scrittura, amici.

Il denaro era più contato di prima, però concedeva qualche ventura il cui costo stava nel tempo che m’avanzava. Avrei potuto fare l’apprendista in qualche bottega artigiana e andar per mostre e poi c’era il teatro e qui e là e questo e quello….

Dovetti limare quei progetti per ridurli nella misura che il carico degli anni suggeriva.Oggi sono una curiosa rumentina. Prima dell’epidemia uscivo per andare dai nipoti, incontrare vecchi amici sotto i portici di piazza della Repubblica. Si comprava un libro, capitava che si pranzasse dal cinese dietro l’angolo. Qualche volta ci ritrovavamo a consumare il pranzo della domenica dalla più talentuosa a cucinare.Sarà bello rivedere i nipoti e gli amici, ritrovare le care consuetudini.

Una come voi

Una volta liberi dagli impegni lavorativi, anche voi avrete pensato di fare, disfare, riorganizzarvi la vita,Ora che il palcoscenico è spento, quella vita che abbiamo preso a bracciate e boccate, quella dove gli esami non finiscono mai, prosegue oltre noi.Va avanti per conto suo.Seduti dietro le quinte, abbiamo una visione d’insieme che mancava quando eravamo sul fronte del ‘come fai sbagli’. Potremmo chiederci se la nostra parte sia stata ben assolta, fare confronti, ricavare moniti, insegnamenti. E magari partecipare alle rappresentazioni altrui,

Affrettati lentamente

Il mio motto è festina lente – affrettati lentamenteNon so voi, ma io ho sempre detestato gli incitamenti a fare le cose inj fretta e furia. Non perché io sia una perfezionista. O meglio, lo sono nelle cose che amo e su quelle m’impunto. Ma anche dove sono ciabattona ho bisogno del mio ritmo.Con me non funziona il bastone, e neppure la carota. Non mi tiro indietro davanti a ciò che sento come un dovere, ma perdo le coordinate nell’usare tempi e spazi alla maniera altrui. Niente arriva a maturazione col fiato altrui sul collo.Nel mio tranquillo tran tran trovo sempre il modo di compiere tutto il mio daffare. Oddio, Proprio tutto…. Insomma,

La ricetta del… dopolavoro

Parodiando le ricette di cucina, ecco un procedimento utile:

Ungere le ore con grate faccende, aggiungervi qualche nipote, se li avete, condire di buonumore, lasciar riposare e servire.

Volete sapere quali sono le ‘faccende grate’? Frugate nella vostra dispensa mentale e tirate fuori qualche spezia con cui spolverare e lucidare le giornate.Rammentate la parabola dei talenti? Li volete riportare intonsi?Non voglio dire che dovete dirigere un film a 89 anni, come Clint Eastwood.Che poi, finché c’è il tempo di provare altre misure, chi lo sa…

‘Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga una vita.’

Questo diceva il mio caro Oscar.Ed io aggiungo: prima si impara, meglio è

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Controllo, somministrazione e monitoraggio dei farmaci negli anziani

E’ molto importante il controllo, la somministrazione e il monitoraggio dei farmaci prescritti dal medico in caso di patologie. È un punto chiave della cura il rispetto degli orari in cui somministrare i farmaci . In caso di una persona anziana non autosufficiente è necessario affiancargli un caregiver o comunque una persona specializzata nella cura della sua patologia,che lo aiuti a rispettare gli orari delle cure mediche e che sia in grado di prestare assistenza in caso di necessità .

Problemi di terapia negli anziani

L’aspettativa di vita aumenta nel corso degli anni. E ciò è dovuto, in gran parte, grazie ai progressi della medicina e ai farmaci sempre più efficaci.

In cambio, i progressi non sempre risolvono tutte le difficoltà. In effetti, i cambiamenti fisiologici del corpo influiscono notevolmente. Questo è il caso del modo in cui i farmaci vengono metabolizzati e / o assorbiti.

Di seguito spieghiamo un problema che è possibile incontrare:

Diversità farmacologica .

Abbiamo visto che ci sono medicine sempre migliori. Tuttavia, ci sono anche più varianti. Ciò semplifica la somministrazione sia a casa che negli ospedali.

Gli anziani che non possono badare a se stessi .

Ognuno di noi, ha una diversa situazione personale e familiare. E, in molti casi, c’è bisogno dell’aiuto dei membri della famiglia per svolgere attività di base, come l’assunzione di un farmaco. Questo fatto, insieme agli obblighi lavorativi dei loro caregiver, rende difficile la somministrazione di farmaci. Ecco perché ci sono aziende che si prendono cura di persone. Il nostro obiettivo è essere in grado di aiutarti e raggiungerti quando hai bisogno di noi.

Eccesso di farmaci.

A partire dall’età di 65 anni, molte persone assumono medicine ogni giorno. Non solo, ma quasi la metà dovrebbe assumere 4 o 5 farmaci diversi per ogni tipo di disturbo. E cosa implica questo eccesso di farmaci? Da un lato, potrebbero esserci maggiori complicazioni. E dall’altro, potrebbero esserci disabilità cognitive nelle attività quotidiane o interazioni farmacologiche serie.

Come controllare i farmaci negli anziani

Ci sono alcuni compiti e azioni che possono essere eseguiti per il controllo dei farmaci negli anziani. E’ talvolta consigliabile rivolgersi e chiedere aiuto a personale qualificato nel caso in cui non si sia sicuri di sapere come mantenere un buon controllo dei farmaci da assumere o da far assumere ai propri cari quotidianamente.

Ecco alcuni consigli per aiutare a semplificare il controllo dei farmaci della persona amata:

Usare un organizzatore di medicinali. Ne esistono divisi per giorni , mattina, pomeriggio e sera.
Avere sempre con sè l’elenco di tutti i farmaci da assumere o far assumere durante la giornata. Ciò include anche la dose, la quantità e la frequenza dell’assunzione.
Andare nella stessa farmacia per acquistare i farmaci è molto utile, poiché semplifica notevolmente il controllo dei farmaci. E quella relazione con il farmacista aiuta perché hanno informazioni molto dettagliate sui farmaci. E, in caso di dubbio, sapranno rispondere chiaramente e offrire suggerimenti.
Elencare gli effetti collaterali che possono causare l’assunzione di farmaci. In questo modo, sarà più facile identificare eventuali complicazioni che possono sorgere.
Chiedere al medico se poter assumere le medicine contemporaneamente. Non è sempre possibile, ma ci sono molti farmaci che possono essere regolati per assumere contemporaneamente. Ciò semplifica il controllo e la somministrazione dei farmaci e semplifica il processo.

Considerazioni per la somministrazione di farmaci agli anziani

Vogliamo sottolineare ancora una volta l’importanza di un buon follow-up sull’assunzione di farmaci che le persone dovrebbero portarsi dietro. Come caregiver, devi sapere come monitorare i farmaci e, allo stesso tempo, capire come devono essere somministrati. Per questo motivo riteniamo opportuno prendere in considerazione questi punti:

Non è necessario saltare gli orari o modificare la dose dei farmaci.
Per evitare la perdita di qualsiasi pillola o fiala, è necessario aprire le lattine su una superficie piana priva di elementi.
Nessuno dovrebbe mai prendere la medicina di un’altra persona.
Collocare i farmaci in luoghi in cui i bambini e / o gli animali non possano accedere.
Conserva i rispettivi farmaci in aree ben separate.
Conservare i farmaci in luoghi in cui non sono soggetti a umidità o calore.
Andare dal medico in caso di dubbio.
Non mescolare i farmaci e, naturalmente, buttare via quelli che sono scaduti.

Aiuto professionale per il monitoraggio dei farmaci

E’ molto importante che il familiare sia affidato alle cure di persone o strutture serie e competenti. Per questo motivo, dovete affidarvi a persone con la massima attenzione, qualità umana e professionalità per prendersi cura della salute della persona amata.

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Le Case di Riposo per anziani

Cinque dei miei anni infantili li ho trascorsi in un collegio che è stato trasformato in pensionato per anziani.

Ci passavo davanti, ogni tanto, e mi chiedevo se il bel giardino fosse stato mantenuto. E la conca di pietra e il caco, (o diospero come si chiama da noi, a Firenze)? Pensavo di entrare a curiosare, un giorno o l’altro, per controllare se mi piacerebbe viverci.

Non l’ho fatto, ancora, però ho visitato altre case di riposo.

Due case di riposo.

Una sembrava eccellente. Vi accompagnai un amico attore. Era una bella villa. La domenica si faceva musica, teatrino. L’altra, altrettanto bella, sembrava più seriosa C’era gente che chiacchierava, qualcuno giocava a carte.

L’unione fa la forza.

Col tempo ha perso efficacia il fiero motto ‘Chi fa da sé fa per tre.’ Quando le giunture protestano e la muscolatura fa le bizze, è inutile fare gli eroi. Prima o poi dovremo accettare l’aiuto altrui. Che ci piaccia o no è così per tutti

Perché no?

Potrebbe essere una buona esperienza provare un periodo di soggiorno in una casa di riposo. Vi si incontrano persone che hanno condiviso le stesse esperienze ed altre che hanno storie diverse da raccontare.

Perché lasciare a candire le qualità che abbiamo guadagnato affrontando la sfida-corrida col toro-vita. Tutti ne siamo usciti con qualche ammaccatura, in anni di batoste maturate sul campo.

Non vi ricordate? Le riepilogo io. Voi correggetemi, dove sbaglio.

Fare e disfare

Scagli la sua pietra chi non ha preferito, in gioventù, misurarsi con gli ostacoli piuttosto che accettare le esperienze di chi li aveva già affrontati.

Spenti gli azzardi del rifiuto, si arriva nella lunga età di mezzo, ben forniti del solito bagaglio di certezze: io farò di più, noi faremo meglio…

Eccoci al più bieco esempio di contrappasso dantesco: il ‘Come fai sbagli’ che abbiamo imposto al genitorame, ha voltato la faccia contro di noi. C’è solo da portare pazienza; prima o poi tocca anche all’amata prole.

Chiamati all’opera, era tutto un ingollare richiami alla disciplina, per il timore di non essere all’altezza. Volevamo essere presenti, in riga comediligenti soldatini di cui ci si può, ci si deve fidare. Così ‘facendo’ abbiamo accumulato punti e medaglie per andare avanti fino a non distinguere ciò che eravamo da ciò che facevamo.

E avanti siamo andati fino alla pensione.

Gente per tutte le stagioni

Il non compiuto, il non vissuto, insieme a qualche malfatto in fretta e furia di cui ci siamo accorti in ritardo, sciuperanno per anni a venire il concetto che ciascuno di noi ha di sé.

Non sia questo ad abbatterci. Ci vuol altro! Siamo gente ‘per tutte le stagioni’, noi. Ne abbiamo passate tante! Non dobbiamo farci da parte, smunti e derelitti.

E poi: ‘Non sono le razze più forti che sopravvivono, ma quelle che si adattano al cambiamento.’ Capito?

Ho accorciato la citazione, ma il senso è questo. Poco conta che sia di Darwin o che gli sia stata attribuita da un biografo. Stando così le venture umane, scegliamo con attenzione le opportunità che ci vengono offerte, accioché si sia accolti a modo, come avrebbe detto mio nonno.

Ci sono delle lunghe liste. Conviene pensarci, informarsi.

Vispi e desti in ciccia rughe curiosità

È vero che siamo ‘alla frutta’, ma il galateo avverte che c’è ancora il dolce, il caffè e magari il grappino, per chi lo regge.

‘A me piace il dolce.’ diceva una splendida, giovanissima Jane Fonda nel film ‘La ronde’, per adeguarsi alle birichinate dello sposo

Anche se abbiamo superato le bollenti soglie sottintese nel film, gustiamo quanto possiamo di ciò che resta del banchetto vitale. Perché rinunciare ad una fetta di partecipazione se abbiamo possibilità da recuperare ed energie da sfruttare?

Niente impedisce di misurarsi con una vita che ancora si ripropone, che non ci ha dimenticati, se non siamo soddisfati di quella che conosciamo.

Lo so bene, io

Ormai sessantenne, i figli indipendenti, mi presi un periodo sabbatico perché volevo provare un diverso modo di vivere. Molti i motivi di quella decisione e non tutti si realizzarono; però feci esperienze che hanno arricchito i miei ricordi. Non tornai indietro e di questo non mi pento.

Quel che resta del tempo

A me piacerebbe un luogo ameno. Giardino e una camera singola, possibilmente. E niente bromuro nel tè. Non nel mio. Del buon cibo, nuove amicizie, nuovi stimoli, storie nuove, nuovi punti di vista e l’assistenza sanitaria.

Insomma, un contesto piacevole. Potrebbe andare anche un luogo rustico, campestre, purché non somigli ad un caseggiato dormitorio periferico.

Tanto meglio se tra le persone che vi albergano scopro qualche mente con roba fina, qualche etichetta da rilustrare. Ma vanno benissimo anche i comuni vegliardi come me. E chiudo una porta, non un portone, quando ho bisogno di silenzio.

Chiedo troppo?

Sto cercando una siglia che riunisca noi della terza e quarta età.

Potrebbe essere: ‘Confederazione Assistenza Vegliardi Italiani’

Oppure: ‘Anziani di tutta Italia uniamoci. Anzi, di tutto il mondo. Perché porre limiti alla Provvidenza?

Si accettano suggerimenti

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I migliori camminatori per anziani

La mobilità e i problemi che ne derivano sono una delle maggiori preoccupazioni di tutte le famiglie per quanto riguarda la salute dei loro cari.

Con l’aumento dei disturbi che colpiscono le articolazioni e altre facoltà che rendono possibile il movimento, è una costante negli anziani.

Questi problemi sono molto problematici poiché incidono direttamente sulla vita quotidiana della persona interessata e rappresentano un aumento significativo della dipendenza .

Quali alternative ci sono per porre rimedio a questi problemi?

Fattori da considerare

All’interno di questa sezione, è importante valutare correttamente le esigenze della persona interessata.

Una persona costretta a letto non è la stessa persona che ha problemi superficiali al ginocchio.

Quindi anche le soluzioni non possono essere le stesse. Allo stesso modo, dovremo anche tener conto della situazione della casa della persona anziana e dello spazio disponibile. Ad esempio, nelle persone costrette a letto, la possibilità di acquistare una gru è direttamente correlata allo spazio della stanza a causa delle dimensioni di questo prodotto.

Infine, la disponibilità economica è un’altra variabile importante, poiché alcune alternative sono davvero costose, un fatto che rende molto difficile il loro accesso alla maggior parte della popolazione.

Walkers per gli anziani, la migliore alternativa

Tenendo conto di tutti i fattori sollevati nella sezione precedente, uno degli accessori più utili ed efficaci per le persone anziane con problemi di mobilità sono i camminatori per gli anziani .

Questi dispositivi (di dimensioni ridotte), sono un punto di supporto ideale per gli anziani in qualsiasi circostanza (a casa o all’estero). Inoltre, il suo prezzo è abbastanza conveniente per tutte le famiglie.

I camminatori per gli anziani sono un elemento di movimento che fornisce stabilità e comfort agli utenti e alle famiglie, evitando loro di preoccuparsi ( cadute , inciampi, ecc.).

I migliori camminatori per anziani

Ma non tutti i camminatori per persone anziane svolgono le stesse funzioni (ci sono dimensioni, materiali e funzionalità diverse), quindi conoscere alcuni esempi può essere di grande aiuto:

Walker con freni : grazie a questo prodotto, la stabilità di una persona anziana con problemi di mobilità sarà molto più sicura. Grazie ai freni, il controllo del deambulatore (evitando qualsiasi salto in eccesso) sarà più facile.

Walker per adulti : accessorio standard che garantirà supporto in ogni circostanza.

Deambulatore con sedile : grazie al sedile incluso nel dispositivo, il comfort e il comfort del deambulatore saranno molto più elevati. Inoltre, uscire (per una passeggiata per strada) può essere fatto più regolarmente poiché il vecchio può riposare in qualsiasi momento.

Walker senza sedile : un complemento dalle dimensioni ridotte che, grazie ai suoi materiali, è maneggevole (pesa pochissimo, facilitando il trasporto).

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Uso di pannolini negli anziani

Nel corso degli anni, l’incontinenza urinaria diventa uno dei maggiori incubi e mal di testa per le persone anziane.

Situazione che genera molto disagio, non solo fisico, ma anche mentale quando si comprende che l’aumento delle limitazioni aumenta la dipendenza di cui soffrono e influisce sulla loro autostima.

È una sensazione molto frustrante per la persona che la soffre, e anche per le famiglie.

Nonostante ciò, oggi esistono metodi per ridurre gli effetti della fuoriuscita di urina, nel modo meno invadente e confortevole.

L’uso dei pannolini per gli anziani è uno dei più comuni che andremo a descrivere in questo articolo .

Perché appare l’incontinenza urinaria?

L’ incontinenza urinaria o la perdita del controllo della vescica è un problema molto comune nella popolazione anziana (sebbene possa comparire a qualsiasi età).

Sorge come conseguenza di una pressione all’interno della vescica che è superiore alla pressione che esiste nell’uretra.

Questa patologia appare più frequentemente nella popolazione femminile.

Cosa possiamo fare per l’incontinenza urinaria negli adulti?

Come abbiamo precedentemente commentato, la perdita di urina negli adulti più anziani causa molti svantaggi , in particolare l’autostima.

Quindi trovare alternative è essenziale per superare questo piccolo ostacolo quotidiano e ottenere conforto e tranquillità. Una delle alternative che ha acquisito maggiore rilevanza negli ultimi tempi è l’uso dei pannolini negli anziani .

Quando usare i pannolini per gli anziani?

La prima cosa che dovremmo fare è stabilire un orario regolare per andare in bagno (mai un periodo di tempo molto lungo tra un ciclo e l’altro) e cercare di rendere la strada per il bagno il più breve possibile per evitare problemi con le limitazioni degli anziani.

Questi suggerimenti dovrebbero essere applicati, con l’aiuto di un caregiver o no.

E se vediamo che sono insufficienti e che l’incontinenza urinaria è ancora un problema, è quando dovremmo considerare l’uso dei pannolini per gli anziani.

Uno dei metodi più efficaci per contrastare i suoi effetti.

Tipo di pannolini per gli anziani

Ammollo : sono posti tra il letto e il paziente e servono principalmente per proteggere il letto dalla fuoriuscita di urina.
Pannolino stretto : regolabile con strisce adesive utilizzate in modo simile ai bambini.
Pannolino intero : con una forma simile a quella degli abiti precedenti, per facilitarne l’uso e migliorare il comfort.

Buona cura per superare la dipendenza

L’uso dei pannolini per gli anziani è quasi inevitabile in caso di grave dipendenza. Ed è, come abbiamo già visto, il modo più rapido ed efficiente per affrontare l’incontinenza urinaria.

Trascurare, nelle persone con limitazioni significative (fisiche e mentali) è uno dei principali handicap per continuare con uno stile di vita sano e proteggere il loro benessere. Per questo motivo, ricorrere a cure professionali che siano sempre attente alle esigenze della persona anziana , aiuterà a non aggravare la loro dipendenza.

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Problemi di vista negli anziani

I problemi di vista nelle persone anziane non sono un problema minore, la realtà oggi è che è un insieme di patologie molto comuni tra la popolazione. Ed è che la perdita della vista è una delle conseguenze più comuni dell’invecchiamento .

Secondo alcuni studi, il 18% delle persone con più di 65 hanno una qualche forma di disabilità visiva (dove 8% ha un grave deficit). Dati che confermano la necessità di spiegare le cause e i fattori che spiegano la permanenza dei problemi di vista tra gli anziani.

Problemi di vista più frequenti negli anziani

Sebbene ci siano vari fattori e cause che spiegano la progressiva diminuzione della visione nella popolazione anziana, i più comuni sono i seguenti:

cataratta

È un’opacità nella lente naturale dell’occhio (situata dietro l’iride e la pupilla).

È senza dubbio la principale causa di perdita della vista nel segmento di età di oltre 40 anni ed è strettamente correlata all’invecchiamento.

E i suoi sintomi principali sono: visione leggermente sfocata, lampi di luce, visione doppia, ecc.

glaucoma

È una malattia che colpisce direttamente il nervo ottico e si verifica generalmente quando il liquido si accumula nella parte anteriore dell’occhio causando un aumento della pressione che danneggia la vista.

Il glaucoma è la principale causa di cecità nella popolazione anziana . I principali sintomi di questa patologia (che ha varie tipologie): arrossamento, dolore agli occhi, visione offuscata e mal di testa sono alcuni dei sintomi del glaucoma.

Presbiopia o “visita stanca”

La vista stanca è un problema visivo che deriva dall’invecchiamento.

La sua causa si trova nella diminuzione dell’elasticità della lente che provoca una crescente difficoltà a vedere chiaramente vicino agli oggetti tra gli altri sintomi.

Il suo trattamento è molto semplice, con lenti adattate per evitare di affaticare gli occhi e cadere nell’affaticamento degli occhi.

Degenerazione maculare

Patologia che colpisce la parte centrale della retina (la macula) e causa la perdita della vista nella parte centrale e la deformazione del prisma ottico .

È una delle principali cause di cecità nella popolazione adulta e i suoi sintomi principali sono: riduzione dell’acuità visiva, perdita di sensibilità, deformazione delle linee rette, ecc.

Prima dei problemi di vista, attenzione

I problemi di vista negli anziani possono generare un livello molto elevato di dipendenza. Ed è che la visione è la chiave per la stabilità e le molteplici capacità di tutti noi.

Per questo motivo, prima di qualsiasi sintomo di un problema alla vista, è importante rivolgersi a uno specialista per fare una diagnosi e un trattamento adeguato.

Nelle persone anziane questa situazione è più importante e in molti casi sarà necessario ricorrere a un caregiver anziano per mitigare gli effetti dannosi della perdita della vista .

Ed è con il supporto adeguato che possono essere prevenute situazioni avverse per i nostri cari.

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Che tipo di formazione deve avere un caregiver anziano?

In precedenti pubblicazioni abbiamo già sottolineato l’importanza della formazione nel settore dell’assistenza domiciliare .

Ed è che lavorare con persone a carico non è un compito, tutt’altro che facile.

Richiede una preparazione e una vocazione speciali.

Inoltre, è importante sottolineare che l’assistenza domiciliare subirà un notevole aumento nei prossimi anni (a causa del progressivo invecchiamento della popolazione). Affrontare le sfide del futuro: preparazione, vocazione e dedizione.

Che cosa è essere un caregiver professionale

Il settore dell’assistenza domiciliare è, purtroppo, un settore molto precario che ha fatto sì che molte persone anziane (e famiglie) siano trascurate a causa della mancanza di preparazione o di un quadro di protezione legale.

La vulnerabilità degli anziani aumenta se non è possibile accedere a un servizio di assistenza domiciliare di qualità e rigoroso che garantisca un trattamento personalizzato, stretto e adeguato.

Un caregiver professionale, a differenza del caregiver informale (che non ha formazione o esperienza), è un professionista che ha formazione, esperienza e dedizione alla cura degli anziani.

Un caregiver professionale è uno che si dedica all’assistenza di persone a carico e che decide di agire in quel campo per vocazione o interesse (non per obbligo familiare, per esempio).

Che tipo di formazione deve avere un caregiver professionale?

Nonostante non vi sia alcun “obbligo” di accreditare un tipo di formazione per essere in grado di fungere da caregiver per gli anziani, è vero che è sempre più comune trovare profili con la formazione accademica.

La formazione più comune tra gli operatori sanitari è quella dell’assistente infermieristico o geriatrico.

Perché è importante la formazione?

Non bisogna dimenticare che le prestazioni del caregiver influenzeranno direttamente la salute e il benessere di una persona anziana , motivo per cui è estremamente importante che abbiano la formazione e gli strumenti per fare un buon lavoro.

Strumenti e procedure che possono essere acquisiti attraverso un programma di studio specifico e che completeranno l’esperienza che hanno già gli operatori sanitari.

Un caregiver ben addestrato sarà garante di un servizio di successo e sinonimo di tranquillità per le famiglie.

Perché grazie a questa preparazione, sarai più preparato ad “assumerti” la responsabilità del tuo lavoro e ad affrontare possibili problemi di giorno in giorno.

Completare l’assistenza con routine che possono essere molto utili per il benessere e la qualità della vita degli anziani.

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Vantaggi per l’assistenza domiciliare per gli anziani

Uno sguardo cerca sempre nei muri il ricordo di un passato che non viene mai dimenticato, di una vita piena e felice che non vuole fare i bagagli e uscire di casa.

Alcune persone, nel corso degli anni e in condizioni di salute peggiori, iniziano a smettere di essere autonome, o semplicemente si ammalano e hanno bisogno di più cure abituali.

È per questo motivo che i loro parenti a volte decidono di ammetterli in case di cura o centri medici specializzati.

In molti casi, tuttavia, queste persone anziane possono essere curate a casa propria attraverso i servizi di assistenza oraria delle famiglie.

A volte i membri della famiglia non sono incaricati di prendersi cura dei loro parenti anziani, non solo perché non hanno il tempo necessario, ma perché non hanno le conoscenze necessarie per fornire loro cure adeguate.

In questi casi, è anche consigliabile assumere servizi di assistenza domiciliare.

In questo modo, i membri della famiglia possono essere certi che la persona amata viene curata da uno specialista che fornirà tutto ciò di cui hanno bisogno.

Ci sono molti benefici nella cura degli anziani a casa.

Di seguito ne dettagliamo alcuni.

1. L’ assistenza domiciliare è conveniente :

un caregiver professionale, oltre ad essere conveniente, offre un’assistenza di alta qualità.

Nella maggior parte dei casi, mantenere i propri cari anziani a casa costa molto meno all’ora di quanto sarebbe mandarli in una casa di cura.

2. Offre alla famiglia il comfort di casa :

per molti familiari più anziani, la sensazione di essere a casa, dove si sentono a proprio agio e con la famiglia e gli amici che li circondano, può favorire il recupero.

Se tuo padre, tua madre o un membro della famiglia sono stati dimessi dall’ospedale di recente, l’opzione degli operatori sanitari per gli anziani consentirà loro di riabilitare con la comodità di essere a casa propria.

3. Consentire un’attenzione personalizzata :

i caregiver che si prendono cura dei propri cari a casa hanno un solo scopo e quello di garantire che si riprendano completamente o siano ben curati e accompagnati.

La persona amata riceverà l’attenzione personalizzata di cui ha bisogno per farli sentire completamente a proprio agio.

4.  Indipendenza, conforto e fiducia :

secondo uno studio, quasi il 90% delle persone anziane vuole invecchiare nella propria casa.

I servizi di assistenza domiciliare per anziani possono variare da promemoria di farmaci e assistenza alle attività quotidiane, preparazione dei pasti e shopping, ecc.

5. L’umore della persona anziana migliora:

l’incapacità di svolgere determinati compiti, non ricordare certe cose o la solitudine costante, può portare a una grave depressione nelle persone anziane.

La cura e, soprattutto, la compagnia di un caregiver, aiuteranno la persona anziana a sentirsi molto meglio emotivamente e ad essere più felice.

6. Maggiore aspettativa di vita:

trovandosi nel proprio ambiente e circondato da persone di fiducia e affetto, la persona anziana si sente accompagnata, percepisce di non essere sola, in modo da evitare problemi legati al reddito come la depressione.

7. Creare routine:

alcune malattie devono fare movimenti quotidiani, sia per migliorare la salute sia per rimanere attivi e indipendenti.

Con un caregiver a casa, è garantito che hai piena disponibilità a svolgere queste attività e non essere consapevole del fatto che tu possa occuparti o meno della persona anziana quel giorno.

8. L’assistenza domiciliare riunisce le famiglie:

in tempi di vecchiaia o malattia, un forte legame familiare è fondamentale.

Le famiglie sono un’ottima fonte di supporto emotivo per le persone anziane. Sapere che la persona amata si trova in un ambiente sicuro e terapeutico può ridurre i sensi di colpa che si associano al carico del caregiver.

9. Assistenza domiciliare:

quando porti a casa un caregiver per prendersi cura della persona anziana, stai facendo molto di più che assicurarti il ​​miglior tipo di assistenza per loro.

Con un caregiver orario, offri al tuo familiare o amico la compagnia e l’assistenza professionale di qualità di cui ha bisogno.

10. Servizi di accompagnamento:

si raccomanda agli anziani di prendere aria all’aperto.

Il caregiver li accompagnerà in queste passeggiate e non saranno soli per la tranquillità dell’intero nucleo familiare.

Allo stesso modo, quando è necessario per la persona anziana frequentare le consultazioni mediche, la riabilitazione …

anche i caregiver saranno incaricati di fornire la compagnia di cui hanno bisogno.

11. Migliorare la qualità della vita per tutta la famiglia:

avere un familiare a carico e combinare le sue cure con le faccende quotidiane è senza dubbio una grande sfida che spesso può essere estenuante.

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Piedi e gambe gonfie negli anziani

Cause di gonfiore di piedi e gambe

Molti anziani avvertono gonfiore indolore nei piedi, nelle caviglie e nelle gambe. Questo di solito è causato da un accumulo anormale di liquidi nell’area o da una cattiva circolazione sanguigna .

I problemi di circolazione portano a sangue non scorre correttamente e si accumulano nelle estremità inferiori, provocando gonfiore e aumentando la probabilità di attacco di cuore.

A una certa età, il sistema linfatico perde anche poteri, che possono causare ritenzione di liquidi nella parte inferiore del corpo e nella zona addominale.

Gonfiore di piedi e gambe negli anziani: perché?

È comune che il gonfiore delle gambe si verifichi nelle persone anziane, le cause principali sono le seguenti:

Insufficienza venosa dovuta all’età avanzata
Malattie renali, cardiache o epatiche
Uso di alcuni farmaci come antidepressivi o regolatori della pressione sanguigna
Dieta povera
Vita sedentaria
sovrappeso
Costipazione abituale e acuta
menopausa

SIGNIFICATO DI PIEDI E GAMBE GONFIE NEGLI ANZIANI

Il gonfiore degli arti inferiori può essere un importante indicatore di gravi problemi di salute per i nostri anziani.

È molto importante consultare il medico quando osserviamo questa condizione nel paziente.

Principali sintomi di gambe gonfie negli anziani

Il gonfiore dei piedi e delle gambe è una condizione che influenza il benessere degli anziani e impedisce loro di svolgere normalmente i loro compiti quotidiani.

I principali sintomi associati alla sindrome delle gambe gonfie sono:

Gonfiore alle estremità inferiori: caviglie, ginocchia, piedi e gambe
Il gonfiore aumenta a fine giornata
Fatica
Sensazione di pesantezza
Prurito, formicolio e crampi alle gambe
Vene varicose
Gambe sensibili al tatto e arrossate
Fare attenzione a evitare le gambe gonfie negli anziani

Se aiutiamo gli anziani ad adottare una serie di abitudini sane, possiamo ridurre gli effetti del gonfiore degli arti inferiori:

Non incrociare le gambe
Indossa scarpe e abbigliamento comodi
Evitare indumenti stretti
Dormi appoggiando i piedi su un cuscino
Evitare il calore diretto alle estremità inferiori

Quando è inevitabile che il paziente passi molto tempo seduto, dobbiamo far posizionare le gambe in alto o su un poggiapiedi

Quando si è seduti, è molto importante muovere di tanto in tanto le caviglie e le dita dei piedi.
Fai la doccia al paziente con acqua tiepida e termina con acqua più fredda del normale, iniziando con la caviglia e finendo con la coscia (ripetere più volte)

Alla fine della giornata, applica un massaggio dai piedi alle cosce con un gel freddo e applicando una leggera pressione per favorire il flusso sanguigno.

Suggerimenti per la cura degli anziani con le gambe gonfie

La dieta e l’esercizio fisico svolgono un ruolo molto importante nel nostro stato di salute.

Le persone anziane che soffrono di gonfiore alle estremità inferiori dovrebbero prendersi molta cura della propria dieta e svolgere un minimo di attività fisica, al fine di ridurre la ritenzione idrica ed evitare una cattiva circolazione sanguigna.

CONSIGLI NUTRIZIONALI PER IL GONFIORE DELLE GAMBE NEGLI ANZIANI

Aumentare il consumo di frutta e verdura fresca
Riso integrale, pasta e pane, al fine di favorire l’ intestino ed evitare la costipazione
Evitare l’eccesso di sale
Evita di cucinare fritto
Utilizzo di spezie ed erbe aromatiche per arricchire il sapore dei piatti
Evitare salumi, piatti pronti, formaggi grassi, compresse di brodo, patate insaccate
Aumenta il consumo di asparagi, carciofi, ananas o indivia
Bere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno
Aumenta il consumo di legumi, germe di grano, noci naturali, banane, tra gli altri alimenti con potassio

ESERCIZIO FISICO PER GONFIORE DELLE GAMBE NEGLI ANZIANI

Il nuoto , in sella a una moto , yoga e pilates sono attività fisiche che aiutano a prevenire il gonfiore degli arti inferiori.

Bisogna sempre essere consapevoli delle possibilità fisiche del paziente.

Una semplice camminata a un ritmo moderato per 30 minuti al giorno può essere molto favorevole per evitare la ritenzione idrica e migliorare la circolazione sanguigna.

È fondamentale evitare gli sport che comportano una posizione prolungata senza muoversi (golf, ping pong …)

Possiamo anche trovare esercizi con meno intensità per alleviare la condizione di gonfiore di piedi, caviglie e gambe:

Cammina cambiando impostazione; dalle dita dei piedi ai talloni
Muovi le gambe come per andare in bicicletta da seduto
Camminare in punta di piedi
Squat (se non ci sono problemi al ginocchio)

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Assistenza agli anziani

Prendersi cura di anziani affetti da demenza può essere pesante

Perdita di memoria, capacità comunicative e cognitive sono i sintomi più comuni di molte forme di demenza negli anziani.

Sebbene l’Alzheimer sia il tipo più noto di demenza negli anziani, secondo la Società varie nazioni in Europa, ci sono più di 80 tipi di demenza, una malattia sempre più frequente a causa della maggiore aspettativa di vita.

Prendersi cura degli anziani con demenza può essere molto stressante a causa del declino cognitivo e della perdita delle capacità di vita quotidiana, specialmente quando l’attenzione cade su qualcuno della famiglia.

In caso di tali diagnosi, è fondamentale che la famiglia riceva consulenza e supporto sin dal primo momento.

In questo modo, molti degli effetti che la malattia ha su pazienti e parenti possono essere alleviati.

Poiché le demenze nelle persone anziane sono patologie irreversibili e progressive , è consigliabile prendere contatto con la malattia a poco a poco e imparare a identificare i sintomi della sua progressione.

Conseguenze della cura dei parenti affetti da demenza

Sindrome del badante

La sindrome del badante, identificata nel 1974, è il nome dato a una serie di sintomi che spesso compaiono nei badanti delle persone anziane con demenza . Spesso, coloro che sono responsabili di un adulto dipendente soffrono di stress, emicrania, irritabilità e insonnia, tra gli altri disturbi.

La comparsa di questo insieme di sintomi nel badante è un’indicazione che la persona è sopraffatta dalla situazione e ha bisogno di aiuto .

Tuttavia, in molte occasioni il parente nella cura di una persona affetta da demenza si sente in colpa perché tende a pensare che non sta facendo bene il suo lavoro, che dovrebbe avere più pazienza o che il suo obbligo è di prendersi cura del paziente da solo.

Quando si verifica questa situazione, viene inserita una dinamica che può portare alla depressione se non viene intrapresa alcuna azione.

Se è necessario rendere la vita lavorativa compatibile con la cura di una persona anziana affetta da demenza, le conseguenze non possono essere attese a causa del grande carico di lavoro di assistenza a vari obblighi.

I sintomi più frequenti nelle persone che soffrono della sindrome del badante sono i seguenti:

Sentirsi esausto
Sonno poco riposante
Disturbi dell’appetito
Dolore muscolare, alla testa o al collo
Ansia o palpitazioni
Irritabilità e sbalzi d’umore frequenti
Mancanza di attenzione per se stessi
Sensi di colpa
Mancanza di concentrazione
Assenza di vita sociale

I familiari che si prendono cura delle persone anziane con demenza dovrebbero cercare di evitare di cadere in questo disturbo, che può influire su se stessi, sulla persona malata e su coloro che li circondano.

Prendersi cura di chi se ne frega

Il primo compito di un badante è imparare a prendersi cura di se stesso per prendersi cura degli altri.

Pertanto, è necessario chiedere aiuto quando iniziano a manifestarsi i primi sintomi e anche prima che compaiano.

Con una buona organizzazione e distribuzione dei compiti tra i vari membri della famiglia, è possibile evitare il sovraccarico e le sue conseguenze .

Molte volte la famiglia non vuole ammettere il paziente in una residenza.

Le cause possono essere economiche o, semplicemente, perché non vuoi tenere la persona lontana.

È meglio avere assistenza domiciliare , poiché i badanti delle persone anziane hanno esperienza in pazienti con demenza e altre disabilità.

Per alleviare il carico di lavoro, è possibile assumere un caregiver per gli anziani per coprire la nostra giornata lavorativa, per occuparsi di altri obblighi o per avere tempo per noi stessi .

Quest’ultimo è, come abbiamo già detto, molto necessario per evitare un sovraccarico.

Suggerimenti per la cura di una persona anziana con demenza
Quando i membri della famiglia sono responsabili della cura del paziente, la mancanza di esperienza e conoscenza, insieme a emozioni negative come tristezza e frustrazione, portano all’esaurimento mentale e fisico.

Se decidi di assumerti la responsabilità delle cure di una persona anziana con demenza, devi essere pronto ad affrontare momenti difficili .

Allo stesso tempo, i compiti a casa possono essere molto gratificanti se segui questi suggerimenti:

Ai primi sospetti che un membro della famiglia possa sviluppare un qualche tipo di demenza, si rivolge al suo medico per poter diagnosticare la malattia in tempo.

Attualmente, ci sono molti farmaci che possono ritardare l’evoluzione dei sintomi.

Nelle prime fasi, il malato non avrà bisogno di una supervisione costante e può condurre una vita praticamente normale.

Entrambi, e il resto della famiglia coinvolta, dovreste iniziare a seguire alcune routine di base in cura.

Le persone di cui ti fidi e l’ambiente circostante del paziente dovrebbero conoscere la situazione in modo che non siano sorpresi se osservano cambiamenti nel comportamento del paziente. Tuttavia, prova a preservare la tua privacy . All’inizio, è consigliabile concordare con il paziente che verrà informato.

Man mano che la malattia progredisce, le tue responsabilità aumenteranno: dalla cura delle questioni finanziarie o amministrative all’aiutarti a mangiare e pulire.

I poteri dovrebbero essere disponibili al momento opportuno.
Quando la capacità comunicativa e cognitiva inizia a risentirne, dovrai essere molto paziente.

Evitare di trattare il paziente in modo approssimativo .

Il tempo di pulizia è di solito uno dei più stressanti per la persona malata e il caregiver. È essenziale preservare il più possibile la tua privacy e pulirla con discrezione e sensibilità.

L’aggressività è di solito un altro dei sintomi della demenza. Cerca di rimanere calmo e non pensare che il paziente stia cercando di infastidirti.

Non sgridarlo come un bambino. Da quando ha perso le sue capacità cognitive, non può imparare.
Chiedi aiuto a un familiare o amico fidato ogni volta che ne hai bisogno. Molte volte, semplicemente uscire per un caffè può aiutarti a liberare la mente.

La pubblica amministrazione della tua località può informarti sull’aiuto alla dipendenza a cui potresti avere diritto e su come richiederlo. Ricorda che non sei solo.