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Salute

Messaggi e video telefonici nell’era coronavirus

Si dice che la verità renda liberi.

A monte è la libertà che rende liberi, di imparare pensare conoscere, e niente come la sua mancanza ci fa sentire orfani.

Bando alle ciance crepuscolari! Nell’attesa che altri giorni tranquilli spuntino dietro l’angolo, ben venga la musica dalle strade. Ci fa compagnia. Ci ricorda che non siamo soli.

Sfizi da consolazione al tempo del coronavirus

Queste sono le considerazioni di una donna che si trova sul ciglio della terza età, ad una spanna o due dall’era quarta. E non state a sottilizzare. È una fortuna che i varchi tra una fase e l’altra non siano decretati da Greenwich.

Attraverso diligente questo periodo opaco perché voglio uscirne presto, e specialmente viva, ché tanto c’è da fare. Le consuetudini che anch’io, come tutti, ho dovuto sospendere saranno più apprezzate dopo l’astinenza.

Figli e nipoti li vedo e li seguo su whatsapp, e così i parenti e gli amici di sempre, più vicini ora che sembrano lontani. Condividiamo furiosi scambi di video: bizzarri, ironici, commoventi, scostumati, patriottici. Sono questi i talismani contro la balìa dei pannolini parabocca paravirus. L’ironia non manca e nemmeno l’amor patrio, ora che serve. Non ci resta che ridere, direbbe Massimo Troisi, della follia collettiva, positivamente contagiosa, per non disperdere il gusto tutto nostrano per la vita.

Le care abitudini

Coraggio, che ne abbiamo viste di peggio! Finito il coprifuoco torneremo ad organizzare con maggior entusiasmo i viaggi, gli incontri con gli amici, a frequentare la palestra, il cinema, per non parlare dei nipoti da baciottolare.

Intanto, c’è da rispolverare le passioni che si possono coltivare in casa, persino quelle che negli anni sono state trascurate. E magari a trovarne di nuove.

Diceva Goethe.

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità magia forza. Comincia ora.

Ecco. Cominciamo ora.

Passioni d’arte, musica e manufatti

Io ne ho avute di passioni, ma la maggiore, costante e irrinunciabile, è la scrittura.

E non solo perché ho molto passato alle spalle e voglio condividere le aspettative sul resto di vita che mi sarà concesso dal destino e dalla salute.

Una mia vecchia amica diceva che sono talmente fissata che scriverei anche gli elenchi telefonaci e gli orari ferroviari. Non è vero, ovvio.

Provate anche voi. Non a scrivere elenchi ed orari, ma pezzetti di vita, diari, le piccole e grandi cronache quotidiane da mettere sul profilo, sul blog o dove vi pare. E non preoccupatevi, nessuno si aspetta un novello Dante.

Se scrivere non fa per voi, ricorrete ad altre risorse. Tutti abbiamo dei talenti. Cercate il vostro, ora che il tempo vi avanza. Potrebbe essere la musica, i manufatti artistici, artigianali o chissà cos’altro. Non disdegnate il Faidate. Potreste riparare il motorino, una sedia sgangherata e magari costruire un bel castello con la plastica

Hai voglia di sbizzarrirti!

Alimentazione. Consolazione e Salute

Oggi mi faccio un pranzetto con i baffi. Riso cantonese rivisitato: uovo strapazzato, piselli, gamberetti. E stasera pasta condita con l’amato, dissacratissimo pesto. Sì, perché lo compro già fatto e ci aggiungo pure qualche pomodorino.

A me va bene così e sui gusti….

Musica nelle strade deserte.

Dalla finestra ntra a tutto volume l’azzurro da pomeriggio di Celentano; a seguire, i voli blu di Modugno. Che dire? Mai, prima d’ora, quei colori hanno avuto tanta volontà, e capacità, di commuovermi.

Qualche attimo di sospensione ed ecco il silenzio militare di Nini Rosso.

Evvai che do la sveglia con il concerto d’Aranjuez!

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